OCCHI VERDI A LECCO

Esposto mal-aria


L'aria è irrespirabile: un esposto contro i sindaci Una denuncia di quindici pagine in procura invita i magistrati a indagare sulle responsabilità degli amministratori. Alberto Valsecchi: «Siamo alla canna del gas e chi ci governa non ha fatto niente per impedirlo, ora basta».L'ambiente va a quel paese e l'aria che respiriamo è irrespirabile: sul banco degli imputati tutti i sindaci della provincia di Lecco e i loro assessori alla partita, compresa ovviamente l'ente Provincia. Ce li manda - spera - con un esposto recapitato in procura l'altra mattina, il presidente provinciale dei Verdi, Alberto Valsecchi che consegna a questa provocatoria iniziativa la speranza di dare una scossa all'inerzia su un problema gravissimo, a suo dire mai affrontato. L'accusa: i primi cittadini che per legge sono chiamati a tutelare la salute pubblica e in genere gli amministratori comunali «non hanno mai fatto niente, a nessun livello per limitare o cercare di invertire la tendenza, in maniera strutturata e continuativa, di un inquinamento atmosferico che di giorno in giorno si fa più pesante e mortale».Valsecchi affida a questa clamorosa iniziativa, una delle prime in Italia, tutte le speranze della sua carriera politica finalizzata alla salvezza del nostro habitat, e si augura che il magistrato che si troverà tra le mani il fascicolo di quindici pagine, scritto e presentato dallo studio dell'avvocato Carlo Galli ( e sottoscritto anche da Elena Parolari, Viviana Guolo, Stefano Farina, Lucia Giroletti, Pierfranco Mastalli, Alessandro Magni, Eugenio Invernizzi, Italo Bonacina, Lucia Bolotta e Cristina Ragni) decida che valga la pena di di verificare le responsabilità penali per i reati «di omissione-rifiuto di atti d'ufficio e di emissione di gas vapori o fumo dal 2002 a oggi».Colpevoli dunque pure di inquinamento? «E sì - dice Valsecchi - perché nelle premesse dell'esposto si rileva il costante degrado dell'aria negli ultimi anni. Senza che sia stato fatto niente per frenare questo drammatico peggioramento che insidia la nostra salute. Non serve a niente piantare qualche albero o bloccare ogni tanto il traffico».Il ragionamento del presidente provinciale dei Verdi è questo: è necessario che tutti noi cambiamo il nostro stile di vita. «Siamo sulla strada verso il baratro e continuiamo allegramente o superficialmente a camminare verso quella destinazione. Se ci comportassimo come si fa con le medicine, leggendo attentamente gli effetti collaterali, saremmo stimolati ad astenerci dall'usare la macchina per fare anche solo cento metri e a perseverare in altri comportamenti suicidi. Gli effetti non sono o non sembrano immediati, ma si faranno sentire, e già ce ne accorgiamo, inesorabili».L'esposto però non se la prende con la gente ma con la classe politica che, ripete Valsecchi, «non fa il suo mestiere: ha il compito non di mantenere lo status quo - per questo basterebbero gli uffici comunali - ma di assumere coraggiosamente quei provvedimenti che obblighino di fatto la popolazione a cambiare abitudini e stili di vita». Non basta un'iniziativa una tantum, il ticket per entrare in centro o le targhe alterne quando siamo alla canna del gas. «Servono tante misure, tutte insieme. A volte si fa anche dell'ironia sull'allarme giudicato eccessivo. Ma avanti così e tra venti o trent'anni è la fine».Maura GalliLa notizia è stata riportata, oltre che su La Provincia di Lecco del 14.3.08 da cui è tratto l’articolo, da:La Gazzetta di Lecco del 15.3.08 Il Giornale di Lecco del 17.3.08Il Giornale di Merate del 18.3.08La Provincia del 16.3.08 e del 18.3.08La Gazzetta di Lecco del 29.3.08Potete leggere l’esposto integralmente qui.