Cara ProvinciaVoglio ringraziarti. Stavo pensando al mio intervento introduttivo per la prossima assemblea dei Verdi Provinciali quando, sfogliando le tue pagine, la mia attenzione è stata attratta dall’articolo: “Terzo millennio: il denaro unica ideologia sopravvissuta” (martedì 1 luglio pag. 8). Dopo averlo letto non ho avuto dubbi: aprirò l’incontro proprio con questo pezzo dell’avvocato Antonio Dostumi. Sono infatti assolutamente convinto che abbia colto magnificamente l’origine dei problemi che affliggono la nostra società.In particolare l’autore prende atto che il capitalismo non è più soltanto un sistema economico in quanto ha col tempo imposto un proprio sistema di valori ed una propria etica. Il suo potere uniformante ha reso simili popoli distanti per tradizioni e cultura imponendo loro medesimi modelli e stili di vita. Evidenzia come al capitalismo non serva il cittadino pensante ma il cittadino consumatore. Tuttavia, continua, il consumo presume un reddito che possa consentirlo ed è per questo motivo che la vera religione privata è divenuta il denaro (e con esso la crescita continua). Il cittadino non pensa ad altro perché solo possedendo potrà sentirsi parte del “sistema”. La verità è che il capitalismo ci vuole tutti eguali, pensare in proprio rende diversi, quasi eroici. Aggiungo: forse di eroi non ce ne sono così pochi come pare. Ad alcuni di essi vengono anche assegnati Nobel per l’economia, la pace, la letteratura, ecc. Tuttavia è evidente che tra riconoscimenti e possibilità di incidere concretamente la strada è molto lunga. E anche nel nostro territorio ci sono coloro cha hanno una visione del mondo diversa da quella dominante. Credo però che se si vuole incidere il primo passo da fare sia quello di unire le forze lasciando da parte invidie, gelosie e screzi personali. Alberto Valsecchi
L'ideologia sopravissuta
Cara ProvinciaVoglio ringraziarti. Stavo pensando al mio intervento introduttivo per la prossima assemblea dei Verdi Provinciali quando, sfogliando le tue pagine, la mia attenzione è stata attratta dall’articolo: “Terzo millennio: il denaro unica ideologia sopravvissuta” (martedì 1 luglio pag. 8). Dopo averlo letto non ho avuto dubbi: aprirò l’incontro proprio con questo pezzo dell’avvocato Antonio Dostumi. Sono infatti assolutamente convinto che abbia colto magnificamente l’origine dei problemi che affliggono la nostra società.In particolare l’autore prende atto che il capitalismo non è più soltanto un sistema economico in quanto ha col tempo imposto un proprio sistema di valori ed una propria etica. Il suo potere uniformante ha reso simili popoli distanti per tradizioni e cultura imponendo loro medesimi modelli e stili di vita. Evidenzia come al capitalismo non serva il cittadino pensante ma il cittadino consumatore. Tuttavia, continua, il consumo presume un reddito che possa consentirlo ed è per questo motivo che la vera religione privata è divenuta il denaro (e con esso la crescita continua). Il cittadino non pensa ad altro perché solo possedendo potrà sentirsi parte del “sistema”. La verità è che il capitalismo ci vuole tutti eguali, pensare in proprio rende diversi, quasi eroici. Aggiungo: forse di eroi non ce ne sono così pochi come pare. Ad alcuni di essi vengono anche assegnati Nobel per l’economia, la pace, la letteratura, ecc. Tuttavia è evidente che tra riconoscimenti e possibilità di incidere concretamente la strada è molto lunga. E anche nel nostro territorio ci sono coloro cha hanno una visione del mondo diversa da quella dominante. Credo però che se si vuole incidere il primo passo da fare sia quello di unire le forze lasciando da parte invidie, gelosie e screzi personali. Alberto Valsecchi