OCCHI VERDI A LECCO

Basta con i dati falsi


Nell'intervista all'assessore all'ambiente del Comune di lecco, pubblicata nei giorni scorsi, ci si gongola per la diminuzione delle polveri sottili nel 2008 rispetto al 2007, scrivendo: “merito dell'inverno piovoso e dei venti....., ma non solo” si aggiunge. Appunto, non solo: infatti il modo più semplice per non registrare sforamenti dei limiti di legge è non considerarli. I dati disponibili sul sito dell'Agenzia Regionale, relativi alla media giornaliera della centralina di via Amendola, sono solo 335 su 366 (anno bisestile) da qui l'immotivato ottimismo. Il numero minimo delle violazioni di legge è quello che deriva incrociando le rilevazioni del pm10 in via Amendola con quelle in via Sora a San Giovanni. Ecco che così appare una realtà ben diversa da quella dipinta nell'intervista. Ben 48 superamenti del limite (per ora fissato a 50 mg/mc e superabile solo 35 volte in un anno) e addiritura 239 sfondamenti del livello (20 mg/mc) oltre il quale l'Organizzazione Mondiale per la Sanità afferma essere a rischio la salute umana. Quest'ultimo riferimento è sempre taciuto, ma non per questo meno importante, a meno di ritenere i medici inferiori ai parlamentari in tema di salute. Giustamente l'assessore affermava che i cittadini devono cambiare abitudini; ma non credo sia dando un'immagine edulcorata della realtà che li si sprona a farlo.Ma voglio cogliere anche un punto positivo emerso nell'intervista. La valutazione che si starebbe facendo al fine di prevedere la corsa di ritorno a casa del piedibus che accompagna quotidianamente i bambini a scuola. E' uno dei provvedimenti per ridurre l'inquinamento cittadino che ho sollecitato anche su “La Provincia” dello scorso 14 gennaio. Si offrirebbe così una valida alternativa alle automamme che invadono le strade all'uscita delle scuole. Confidiamo che i tempi di valutazione siano brevi e l'esito positivo.Infine, al segretario circoscrizionale della Lega che, da queste pagine, accusa i Verdi di preferire disagi logistici causati dalla neve piuttosto che l'inquinamento, rispondo che, messa come la mette lui, ha perfettamente ragione: tra qualche disagio negli spostamenti a causa di una nevicata e la tutela della salute scelgo senz'altro la salute. Ma credo che chi amministra dovrebbe più semplicemente usare sabbia, ghiaia e sale quando serve e ripulire appena la neve scompare. Così non si farebbe torto a nessuno.Alberto Valsecchi (La Provincia 29.01.09)