OCCHI VERDI A LECCO

La dove c'era l'erba


Il popolo di Internet è chiamato a vigilare sulla salvaguardia delle aree verdi. Anche i cittadini della Provincia lecchese potranno usufruire del blog geofotografico "ladoveceralerba", una innovativa iniziativa del Gruppo Verdi della Regione Lombardia per raccogliere segnalazioni e interventi in difesa dell'ambiente. Si tratta di uno strumento telematico a disposizione di tutti, attraverso il quale vigilare sullo stato di zone da porre sotto tutela, a rischio e non, condividendo le informazioni e le testimonianze raccolte dagli utenti. L'utilizzo è semplice, si tratta di individuare le aree verdi, attrezzate e non, i prati, i parchi, i boschi, in città e in montagna, scrivere una descrizione dell'area e un commento e punzonarla virtualmente su una cartina on line. Già ribattezzato come il "google" per la difesa del territorio dal cemento dai suoi promotori, i consiglieri regionali Giuseppe Civati e Carlo Monguzzi, il progetto ha lo scopo di formare un vero e proprio archivio di informazioni visive da consegnare poi alla Regione. Il blog è visitabile al sito www.ladoveceralerba.org, e si rivolge anche agli abitanti del nostro territorio, di cui si attendono le prime segnalazioni, visto che, come sottolinea il segretario dei Verdi della Provincia di Lecco, Alberto Valsecchi (nella foto), la situazione non è buona, soprattutto in città: «Il poco verde urbano che abbiamo a disposizione è da difendere e soprattutto da arricchire perchè ha effetto diretto sul microclima. Non dobbiamo dimenticare che è in città che passiamo la maggior parte del tempo, per questo dobbiamo trovare soluzioni per migliorare la situazione. Si dovrebbero incentivare i privati a piantumare nei loro giardini e sui bordi delle strade piante sempreverdi e sempre i privati dovrebbero porre riguardo a non tagliare piante o alberi che rappresentano un patrimonio collettivo».Il cemento a Lecco sarebbe troppo secondo i Verdi, che portano in evidenza qualche esempio concreto: «Prendiamo ad esempio i cimiteri - continua Valsecchi- All'estero sono ricchi di vegetazione, mentre da noi completamente cementificati. Le siepi sono sottoutilizzate come arredo urbano, mentre rappresentano un valido strumento di spartitraffico che oltre ad abbellire aiuta a rendere più salubre l'ambiente».La Provincia 31/03/2009