OCCHI VERDI A LECCO

Bisogno di spazio


Più di 60 milioni e sentirseli tutti addosso. Fratelli d’Italia. Sono lì quando cerchi un parcheggio, ti metti in coda all’anagrafe, provi a iscrivere tuo figlio all’asilo. Sono in trappola con te sul raccordo anulare e nell’ingorgo di Mestre, scelgono la tua data intelligente per partire e tornare, ti fanno aspettare sei mesi per una risonanza magnetica. Centonovantaquattro esseri umani ogni chilometro quadrato contro gli 81 della Spagna, che è grande tre volte. Nei giorni buoni gli vuoi bene, a quei 60 milioni, e sei fiero di fare parte di una nazione che cresce e accoglie. Nei giorni bui ripensi a quello che ti hanno raccontato sulla Pianura Padana, l’unico territorio in Europa dove non riesci a fare mille metri senza vedere una casa, e ti monta una disperata nostalgia di orizzonti vuoti. In quei giorni vedi quanta immondizia produce questo piccolo paese con le città farcite di gente, fai rapporti deludenti fra risorse e inquinamento, perdi l’entusiasmo per i numeri e ti senti meschino. Ci sono esperti che da anni parlano di sovrappopolazione in quanto la cifra ideale di residenti, considerando un territorio bello ma scomodo, si aggirerebbe sui 40 milioni. E allora non capisci gli altri esperti che invitano alla riproduzione per evitare l’estinzione. Siamo tanti, siamo pochi? Dobbiamo fare figli oppure vedere crescere i figli degli immigrati? Pare che nel 2.050 si possa ipotizzare al Nord una presenza straniera di almeno la metà dei cittadini. E questo è bellissimo pensando a che cosa ha fatto l’America con i suoi fratelli venuti da lontano, ma lì c’erano le praterie spazzate dal vento, qui ci sono i serpenti di lamiera delle tangenziali di Milano. A 60 milioni di persone bisogna garantire anche aria e cielo. Ci meritiamo tutti la giusta distanza.Viviana Ponchia "Il Giorno" 28 aprile 09