OCCHI VERDI A LECCO

Cogliamo l'attimo: stringiamo un patto


Vi sono temi e problemi che, seppur non peculiari della categoria, associazione, gruppo di appartenenza, investono ciascuno di noi in quanto persona che abita questo pianeta e questa provincia. Poche settimane fa due giornali, uno locale e uno nazionale, titolavano in prima pagina rispettivamente così: “Allarme tumori del sangue: raddoppiati in provincia di Lecco” e “Vertice ONU sul clima. Obama: rischiamo la catastrofe”.Il primo pezzo spiegava come, i medici dell'oncologia del Manzoni, lanciassero l'allarme dopo aver costatato l'incredibile aumento delle patologie tumorali del sangue (linfomi, mielomi e leucemie) in provincia di Lecco, attribuendone la responsabilità a cause prevalentemente ambientali. Il secondo articolo metteva il dito nella piaga della drammatica portata del problema global warming e la lentezza irresponsabile dei grandi del mondo nel prendere soluzioni adeguate. Prima e dopo questi articoli, un susseguirsi di allarmi e richiami ad un impegno più stringente lanciati dal mondo medico, scientifico e dall'ONU. L'inquinamento prodotto da una attività umana senza scrupoli, che ha nel mero tornaconto economico a breve termine l'unica stella polare, sta presentando il conto: ed è un conto estremamente salato. E' un conto fatto di milioni di vite umane spezzate per le malattie e per le catastrofi ambientali; di emigrazione crescente per fuggire a terre divenute sempre più povere ed inospitali; di lotte e guerre per l'accaparramento di risorse vitali come l'acqua. Non possiamo più fingere che questo sia un problema che non ci riguarda. Politici, scienziati, giornalisti, insegnanti, preti, tutti dobbiamo mettere in atto azioni volte a creare consapevolezza dei rischi che corriamo e dei danni che già si manifestano. La salvaguardia della salute e del benessere fisico è precondizione su cui non possiamo più glissare. Non possiamo più rimandare una conversione ecologica dell'attività economica e degli stili di vita: è ora di abbandonare i vecchi modelli di sviluppo e di abbracciarne di nuovi e moderni, più attenti al benessere delle persone anziché alla crescita del PIL. A livello planetario questa consapevolezza sta crescendo. Vedremo se il prossimo appuntamento di Copenaghen saprà trasformare i buoni propositi in fatti concreti. I Verdi, continueranno a fare la loro parte, ma da soli faranno ben poco. Non è più prorogabile il momento di unire le forze per sconfiggere il male che affligge tutti, indipendentemente da credenze politiche e religiose, status sociale e lavoro svolto: l'inquinamento.Cogliamo l'attimo: facciamo che l'imminente campagna elettorale possa servire a sancire un patto tra tutti i contendenti riguardo una comune ed efficace lotta allo smog a favore della salubrità e vivibilità della nostra regione e della nostra città.Alberto Valsecchi