OCCHI VERDI A LECCO

pace e natura: 2 facce della stessa medaglia


Ieri sera, nel corso di una riunione politica, ho cercato di porre l`attenzione sui reiterati richiami del Papa alla necessità improrogabile di una riconcilizione tra uomo e natura. Infatti Bebedetto XVI da tempo non perde occasione per spingere ad: "Una revisione profonda e lungimirante del modello di sviluppo, che implichi una riflessione sul senso dell’economia e dei suoi fini, per correggerne le disfunzioni e le distorsioni. Lo esige -continua- lo stato di salute ecologica del pianeta; lo richiede anche la crisi culturale e morale dell’uomo, i cui sintomi sono da tempo evidenti in ogni parte del mondo". Il monito papale non è rivolto solo ai potenti della Terra, ma a tutte le persone di buona volontà, pertanto anche a quelle che si apprestano ad amministrare la nostra città. Alcuni dei partecipanti alla riunione (non chi l`aveva convocata) mi hanno guardato attoniti per poi riprendermi, come a dire: "se questo Papa è il tuo modello di riferimento, allora non ci siamo......" Beh! invito loro (come ho fatto) e tutti coloro che pensano di possedere un`idea compiuta di questo pontefice sulla base di alcune sue affermazioni, estrapolate e pompate dai media, a leggere il messaggio per la giornata mondiale della pace pronunciato lo scorso primo gennaio. Il titolo è estremamente evocativo: "Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato". Ritenevo superfluo scrivere dell`importanza, novità (rispetto il pensiero dominate, non certo rispetto i suoi predecessori) e attualità di tale messaggio, ma visto il pre-giudizio e la confusione ancora dilagante, nonchè l`omissione della maggior parte dei preti che guidano le nostre parrocchie, mi sono sentito in dovere di farlo.Alberto Valsecchi