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Un blog creato da verdilecco il 21/02/2007

OCCHI VERDI A LECCO

se chiedere la pace tra uomo e natura è chiedere troppo, io chiedo troppo.

 
 

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piccole cose di pessimo gusto

Post n°161 pubblicato il 13 Aprile 2010 da verdilecco
 
Foto di verdilecco

Gli interventi edificatori degli ultimi anni a Lecco sono brutti esteticamente, eccessivi volumetricamente, inopportuni demograficamente, infelici viabilisticamente.
Ho tuttavia l'impressione stia prendendo corpo l'idea che i vecchi, immensi capannoni fossero meno impattanti. Ho vissuto ai loro piedi per 25 anni. Esteticamente orribili, oltre la vista ferivano l'udito: un rumore sordo e persistente ne usciva 24 ore su 24, interrotto da improvvisi colpi di ferro su ferro che squarciavano l'aria. L'occasione per riqualificare intelligentemente quegli spazi è purtroppo stata imperdonabilmente gettata alle ortiche, ma da qui a rimpiangere l'estetica della SAE ne passa. Forse, come spesso accade, il passato è edulcorato dall'azione del tempo, e ciò che era detestabile, almeno ai sensi, si ricopre di quella patina giallastra che contraddistingue le foto d'epoca. Aurea di nostalgia che trasforma il vetusto in antico. O forse, più semplicemente, la memoria della ricchezza che in quei capannoni veniva prodotta basta a cancellarne la bruttezza e i danni.
Oggi i tempi sono cambiati, l'economia lecchese non è più quella di trenta anni fa e chi redigerà il nuovo PGT dovrà guardare al futuro, individuare nuove vie di sviluppo della città. Non si dovrà dimenticarne la storia economica, ma sarà bene evitare di farsi prendere dalla nostalgia e dalla tentazione di usare l'urbanistica quale strumento di accanimento terapeutico volto a mantenere in città industrie decotte.
Io mi orienterei all'Università (Politecnico, ma anche una facoltà di medicina all'interno dell'ospedale, avrebbero le carte in regola per sviluppare corsi di richiamo internazionale) e ad un turismo di qualità. Lecco città universitaria, della vela e della montagna, per dirla con uno spot. Su questo mi piacerebbe si aprisse un serio, approfondito dibattito.

Alberto Valsecchi

 
 
 

i verdi scelgono brivio

Post n°160 pubblicato il 23 Marzo 2010 da verdilecco
 

 
 
 

quando la memoria inganna

Post n°159 pubblicato il 19 Marzo 2010 da verdilecco
 
Foto di verdilecco

Non si discute: gli interventi edificatori degli ultimi anni a Lecco (su tutti quelli nell'ex area Sae) sono brutti esteticamente, eccessivi volumetricamente, inopportuni demograficamente, infelici viabilisticamente.
Ho tuttavia l'impressione che stia prendendo piede l'idea che i vecchi, immensi capannoni (in particolare sempre quelli della Sae) fossero meglio. Beh! questo è troppo. Lo dice uno che ha vissuto ai loro piedi per 25 anni. Erano orribili: un lungo, continuo ammasso di eternit (amianto) e ondulato di lamiere sostenuti da tralicci, che correva da viale Montegrappa e via Tonale troncato solo da Corso Promessi Sposi. Oltre la vista ferivano l'udito: un rumore sordo e persistente ne usciva 24 ore su 24 ore, interroto da improvvisi colpi di ferro su ferro che squarciavano l'aria. Questa montante nostalgia sa molto di ideologico e di strumentale. L'occasione per riqualificare intelligentemente l'area è purtroppo stata imperdonabilmente gettata alle ortiche, ma da qui a rimpiangere i capannoni come meno impattanti ne passa. O forse più semplicemente, come spesso accade, il passato è edulcorato dall'azione del tempo, e ciò che era incontrovertibilmente detestabile, almeno ai sensi visivi e uditivi, si ricopre di quella patina giallastra che contraddistingue le foto d'epoca. Patina di nostalgia che trasforma il vetusto in antico. Tuttavia il doveroso sforzo mnemonico dovrebbe ricondurre la discussione su binari più realistici e quindi più proficui.

Alberto Valsecchi

 
 
 

piccole cose di buon gusto

Post n°158 pubblicato il 18 Marzo 2010 da verdilecco
 
Tag: smog
Foto di verdilecco

Quando la concentrazione di polveri sottili nell'aria permane per più giorni a livelli dannosi per la salute, i politicanti si dividono e accapigliano tra i fautori di misure tampone (contingibili ed urgenti in linguaggio giuridico) e i sostenitori di misure strutturali. Il fatto è che non appena il pericolo cala, le une come le altre vengono frettolosamente ricollocate dove erano giaciute sino a pochi giorni prima: nel dimenticatoio. Il nulla di fatto di questa partita, che si gioca sulla pelle dei cittadini, cela un peccato non meno grave: la totale assenza dei piccoli interventi di ordinaria amministrazione che, se non risolvono il problema aiutano ad alleviarlo. Mi riferisco ad esempio a quella che dovrebbe essere la normale, periodica pulizia delle strade. Abituati a girare per le vie lecchesi col sedere incollato ai sedili delle auto forse non ci si fa caso, ma ai bordi delle strade è tutt'oggi accumulata polvere, sabbia e ghiaia gettata in quantità industriale in occasione della copiosa nevicata dicembrina. Anche quella roba li, sollevata ad ogni passaggio veicolare, è inquinamento atmosferico, è veleno che inaliamo.
Il comune, così tempestivo nel buttare tonnellate di conglomerato per consentire al traffico di non arrestarsi, attende poi mesi, quando non i temporali estivi, per lavare le strade e ridare sollievo ai polmoni dei lecchesi messi a dura prova da polveri invernali ed ozono estivo. Vorrei conoscere se e come i candidati sindaci intendono muoversi tra ordinanze, politiche strutturali e ordinaria amministrazione per risolvere l'annoso e nefasto problema. Ad oggi non li ho ancora sentiti annoverare la questione tra le priorità. Mancano meno di 2 settimane al voto, poche ma sufficienti per una conversione in corso d'opera. Io lo auspico per il bene di chi abita e vive questa città che merita di essere più rispettata da chi la amministra. 

Alberto Valsecchi

 
 
 

i verdi non ridono più

Post n°157 pubblicato il 11 Marzo 2010 da verdilecco
 
Foto di verdilecco

In provincia di Lecco gli elettori non troveranno sulla scheda per le regionali il simbolo dei verdi.
Il motivo di tale assenza è che con le nostre sole forze e rispettando, sia da un punto di vista formale
che sostanziale, le leggi vigenti in materia di raccolta e di autenticazione delle firme, non siamo riusciti a raggiungere il numero minimo richiesto dalla normativa elettorale, stabilito il non di meno di 1000 firme.
Augurandoci che la legge sia veramente uguale per tutti esprimiamo il nostro rammarico per la mancanza del simbolo dei verdi in un momento in cui i temi ambientali, con i relativi risvolti sull'occupazione e la salute, sono prioritari ed urgenti.
Si scusiamo con i cittadini per non essere riusciti, nonostante l'impegno profuso, a raggiungere le fatidiche 1000 firme, ma per noi il fine non giustifica i mezzi e  legalità ed onestà sono ancora valori importanti.
Ringraziamo tutti coloro che firmando per noi ci hanno manifestato la loro fiducia.

Rocco Pugliese

 
 
 

Lombardia batte Grecia

Post n°156 pubblicato il 03 Marzo 2010 da verdilecco
 
Foto di verdilecco

Parallelismi europei: la Grecia ha taroccato i dati finanziari, la Lombardia quelli dei veleni nell'aria.
La Grecia mette a rischio i risparmi di tante persone, la Lombardia danneggia la salute di tanti cittadini.
Per fortuna in mezzo a tanta deprimente, dolosa e pericolosa leggerezza c'è ancora qualcuno che fa il suo mestiere. Grazie a quei pochi giornalisti che hanno a cuore la verità e l'etica professionale il Corriere della Sera ha sollevato il velo sull'imbroglio messo a segno a spese dell'UE e, soprattutto, dei polmoni dei Lombardi da una Regione sempre più spregiudicata ed incurante delle regole.
ARPA: Agenzia Regionale Protezione Ambiente? Boh! L'impressione è che protegga la poltrona di chi non prende provvedimenti seri a tutela della salute pubblica.
Tutto il mondo è Paese, ma non in tutto il mondo chi respira rischia la propria incolumità

 
 
 

a proposito di piselli

Post n°155 pubblicato il 01 Marzo 2010 da verdilecco
 
Tag: salute, smog
Foto di verdilecco

Tempo fa una ricerca annunciava la riduzione delle dimensioni del pene degli orsi polari, causa inquinamento. Oggi, lo stesso restringimento si è notato per il pene dei maschietti italiani misurato a riposo a oltre 2000 ragazzi dai 18 anni in su.

Gli studiosi hanno misurato il birillo di 2123 ragazzi diciottenni delle scuole superiori di Padova e provincia ed è risultato che, in media, la lunghezza del pene a riposo si è ridotta del 10% negli ultimi sessant’anni: vale a dire si è passati da 9,7 centimetri a 8,9. Cinquantadue ragazzi, poi, (il 30,7% dei quali obesi) avevano il pisello a riposo di 6 centimetri e i ricercatori l’hanno definito “micropene”.

Carlo Foresta, autore dello studio e direttore Centro regionale di crioconservazione dei gameti maschili dell’Università degli Studi di Padova, spiega che sotto accusa è l’inquinamento ambientale e i suoi effetti “anti-androgenici”. L’inquinamento danneggia lo sviluppo e la funzione dell’apparato sessuale maschile già nel periodo embrionale. La riduzione di androgeni è causa anche dello sviluppo di tumori e dell’aumento della sterilità.

Non è dato sapere se l'infungibile strumento quando adeguatamente sollecitato, recuperi o meno centimetri.

 
 
 

un po' di chiarezza tra i veleni dell'aria e quelli della cattiva informazione

Post n°154 pubblicato il 16 Febbraio 2010 da verdilecco
 
Tag: salute, smog
Foto di verdilecco

Vorrei fare un po' di chiarezza tra i veleni dell'aria e quelli della cattiva informazione.

  • Si è detto e scritto che lo smog causa meno tumori che il fumo di sigaretta. Può darsi, ma questo non vuole dire che la sua azione cancerogena sia nulla, anzi è vero l'esatto contrario. È bene poi ricordare che l'azione cancerogena del tabagismo è moltiplicata dall'inquinamento atmosferico (vivere in una città inquinata non fa bene, fumare e vivere in una città inquinata fa malissimo). La Lombardia è la regione dove si muore di più per tumore, non mi risulta sia quella dove si fuma di più, mentre è certo che è quella più inquinata. Soprattutto, mentre uno può scegliere di fumare o meno, non abbiamo possibilità di scelta per l' aria che respiriamo.

  • I cartelloni pubblicitari della Regione Lombardia che tappezzano i muri delle città in questi giorni sostengono che l' inquinamento fosse molto peggio negli anni 70 e 80 e che sia diminuito negli ultimi anni. In realtà solo alcuni inquinanti sono diminuiti (benzene, biossido di azoto, anidride solforosa e anidride carbonica); altri non erano del tutto studiati, come il cadmio, altri sono aumentati, come l' ozono. Inoltre un tempo non erano misurati il Pm10 né tanto meno il Pm2,5.

  • Infine, l'ultima querelle verte su quanti ricoveri sono causati dallo smog. Il punto non è se registriamo 20, 40 o 100 polmoniti o infarti in più al giorno o almeno non è solo questo: il problema è che ormai camminando per la città ci bruciano gli occhi, le faringiti si sprecano e il fiato corto aumenta, negare l'emergenza aria ha poco senso di fronte a una realtà evidente a tutti quelli che vogliono percepirla.

E' proprio vero, le nostre città sono poco sicure: il pericolo più grande lo corriamo respirando e questa non è sicuramente un'iperbole.

Si usa dire che la salute viene prima di tutto. Speriamo sia così anche per i quattro candidati sindaci di Lecco; e speriamo che gli elettori premino chi, tra loro, proporrà le politiche più serie per guarire la mal-aria.

Alberto Valsecchi

 
 
 

rap poesia: l'apologia della crescita

Post n°153 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da verdilecco
 

 
 
 

e se i morti potessero votare

Post n°152 pubblicato il 23 Gennaio 2010 da verdilecco
 
Tag: salute, smog
Foto di verdilecco

Si mantengono ampiamente sopra la soglia di attenzione (50 mg/mc) le concentrazioni di polveri sottili in città e in provincia di Lecco, come in tutta la Lombardia. I livelli di Pm10 registrati da Arpa risultato pericolosamente elevati. Il solo Pm 10 provoca un aumento dei decessi dello 0,7% ogni 10 microgrammi per metro cubo in più. Stante la situazione attuale nel lecchese siamo attorno al 5,6 % di morti provocati solo dal PM10. Tra polveri sottili, ozono e altri inquinanti, i morti a Lecco e provincia sono sicuramente centinaia all'anno. Regione, Provincia e Comuni latitano.

In questi giorni di sondaggi politici e discussioni sull'imminente voto per le regionali e le comunali, ancora una volta il consenso per gli ecologisti si prospetta basso.

Cambierebbe qualcosa se potessero votare anche i morti per smog? Vedo la scena. Un lecchese morto avvelenato entra nel seggio elettorale e sussurra: “Lo smog? Culpa dei bingo bongo” e, conseguentemente, vota.

Alberto Valsecchi

 
 
 
 

CANTICO DELLE CREATURE

 

IN EQUILIBRIO

Secondo molte medicine gli uomini sono creati per vivere e per funzionare in armonia con se stessi e con il loro ambiente. Ogni persona e quindi l'intera collettività influenza lo spazio intorno e al tempo stesso ne viene influenzata. Ogni individuo e tutta l'umanità nel suo insieme hanno pertanto la possibilità di elevarsi, facendo evolvere la creazione. La corrispondenza tra uomo e natura è la condizione necessaria per la salute e quindi deve essere abbandonata la credenza che l'io sia un tutto unico separato dagli altri organismi.

 

LE NUOVE FRONTIERE DEL CAMBIAMENTO

La missione mondiale dei Verdi è sempre più quella di diffondere consapevolezza e di cambiare le politiche e gli stili di vita per costruire un’alternativa culturale, etica, economica e sociale in armonia con i cicli naturali. Ciò è condizione essenziale non solo per salvare il pianeta ma anche per  garantire il benessere dei cittadini, sempre più minacciato da una crescita quantitativa incontrollata.
Quella che ci proponiamo è la politica della qualità e dell’armonia, di un benessere vero non minacciato dall’inquinamento, dagli sconvolgimenti climatici dalle guerre e dalle ingiustizie.

 
 
 
 

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