Post N° 71
Parla piano, con una dolcezza antica.
Post N° 70
Sulle labbra della donna rimane l’ombra di un sapoe che la costringe a pensare “acqua di mare, quest’uomo dipinge il mare con il mare” – ed è un pensiero che dà i brividi.
Post N° 69
Potrebbe essere la perfezione – immagine per occhi divini – mondo che accade e basta.
Post N° 68
Piccolissime, segrete connivenze che dicono la paradossale felicità di vivere, nel momento stesso in cui illuminano la tragica assurdità della vita.
Post N° 67
L’uomo costruisce cose perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo.
Post N° 66
…tornata a casa rileggevo tutto ad alta voce. Perché? Per la meraviglia. Le parole pronunciate si mettevano a esistere al di fuori di me, vivevano veramente. E poi mi sembrava che fosse un atto d’amore, che fosse l’amore stesso. Ho sempre avuto l’impressione che l’amore per i libri passi attraverso l’amore tout court.
Post N° 65
Basta con i compagni di giochi, vogliamo compagni di essere.
Post N° 64
…il piacere della ripetizione, la gioia di un nuovo incontro, la messa alla prova dell’intimità.
Post N° 63
Con lo sguardo sempre più distante, come l’esploratore che da un pezzo ha smesso di pensare alla terra natale.
Post N° 62
E’ una tristezza immensa, una solitudine nella solitudine, essere escluso dai libri. Anche da quelli di cui si può fare a meno.