Verenice

La mia cucciola ha compiuto 18 anni


La festa, anzi le due feste (una per i grandi e una per gli amici) ci hanno tenuto impegnate in centomila preparativi, inviti, giri per cercare gli accessori giusti (e a me per cercare i regali da parte di tutti!!!). Una giostra di impegni per non pensare.Non pensare. Non pensare che i 18 anni sono un traguardo di cartone, sei uguale rispetto al giorno prima e a quello dopo. Eppure quante cose cambiano se la legge “è dalla tua parte” e le istituzioni ti devono proteggere, assistere, tenere per mano al posto della tua famiglia… Se sei a casa con i tuoi, 18 anni sono solo l’emozione di poter firmare la giustificazione a scuola, poter prendere la patente, tornare a casa all’ora che vuoi (o quasi!!!).Ma la mia cucciola lo sa che per lei 18 sono un’altra cosa.Nella sua stanza, in mezzo a centomila vestiti scartati sul letto, ridendo e piangendo dalla rabbia per non avere “niente da mettere”, improvvisamente si volta verso di me e mi dice: ho paura.Nei suoi occhi lo smarrimento, la sua vita profondissima come il buio del cielo fra le stelle, da domani sarò una delle tante, da domani dovrò cavarmela da sola, lo so che me la cavo da sola già da un pezzo ma da domani un errore potrebbe essere molto più grave, da domani ci sarò solo io a pensare a me, al mio destino che sappiamo sarà più breve di quanto comunque si vorrebbe.Non è così, le dico, e lo sai. Non sarà da domani cucciola, non da domani. Io ci sono e continuerò a esserci. Finché vorrai ci sarò… e pure se non vorrai!Finalmente mi sorride. Per una volta le ho detto la cosa giusta. Lo sento nella forza del suo abbraccio, mi manca il fiato, mi stritola come volesse portarmi con se, nell’abisso della sua paura di morire. A 18 anni.