Si sono fermate le parolenon scorrono piùsono diventate uno sforzonon volano più alte come aquiloninon hanno più riflessi di arcobaleno.Le parole adesso sono pesantisono nere e appiccicose come catramesono un flusso che non trova più uscitaristagnano per secondi, minuti, molti minuti,troppi minuti.Ormai la poesia è in gabbiasbarre fatte di paurapaura fatta di buiopaura del niente che vedi, senti, tocchi,ma è niente, non leggi niente,non c’è niente dall’altra parte.Timore di feriretimore di soffrirepuò essere così semplice basta una carezzaeppure così difficilenon so neanche dove sei.Non posso leggere nei tuoi occhio interpretare il tuo sorrisopotessi vedere un gestopotessi sentire il tuo respiroinvece solo il niente.Chiudo gli occhiecco, forse ancora il ricordo di un sognole mie mani, il tuo viso, il tuo profumo esento il calore di un bacio,un bacio mai datola promessa che sarà il più dolceil più dolce di tutti.
E buio fu
Si sono fermate le parolenon scorrono piùsono diventate uno sforzonon volano più alte come aquiloninon hanno più riflessi di arcobaleno.Le parole adesso sono pesantisono nere e appiccicose come catramesono un flusso che non trova più uscitaristagnano per secondi, minuti, molti minuti,troppi minuti.Ormai la poesia è in gabbiasbarre fatte di paurapaura fatta di buiopaura del niente che vedi, senti, tocchi,ma è niente, non leggi niente,non c’è niente dall’altra parte.Timore di feriretimore di soffrirepuò essere così semplice basta una carezzaeppure così difficilenon so neanche dove sei.Non posso leggere nei tuoi occhio interpretare il tuo sorrisopotessi vedere un gestopotessi sentire il tuo respiroinvece solo il niente.Chiudo gli occhiecco, forse ancora il ricordo di un sognole mie mani, il tuo viso, il tuo profumo esento il calore di un bacio,un bacio mai datola promessa che sarà il più dolceil più dolce di tutti.