Creato da one.single.man il 19/05/2008
Sentenza: schiacciatelo piano, piano.

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Buon Natale

Post n°43 pubblicato il 24 Dicembre 2010 da one.single.man


Anche quest'anno non mi sono suicidato chissà se riuscirete nel vostro intento!


 
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La chiamano Scossa

Post n°42 pubblicato il 24 Marzo 2010 da one.single.man
 
Foto di one.single.man

La maggior parte delle tecniche di tortura a cui sono sottoposto si basa su questo principio: la prospettiva di un bene o di una via di uscita che viene sistematicamente frustratrata. Con l'andare del tempo questo produce, oltre che una terribile sofferenza, apatia e rasseganzione verso qualsiasi aspetto della vita, partendo da quella relazionale e sociale. Ad esempio una promozione promessa ch non avviene, una persona che sembra volerti aiutare ma ti abbandona all'improvviso, l'apparente volontà di voler giungere ad un accordo che si rivela falsa, la qualità relazionale con le persone che ti vivono vicino sembrano migliorare ma si trtta sempre di un inganno. Molti di voi che per caso leggete queste riche vi chiederete perchè non tenti un azione legale... la mia risposta è che l'organizzazione in cui opero è molto potente ed ancora non sento di avere i mezzi necessari per poter denunciare il loro crimine... di cui io non sono che una delle tante vittime.

 
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Come va?

Post n°41 pubblicato il 23 Febbraio 2010 da one.single.man
 

L'ipocrisia e la crudeltà di chi pratica il mobbing raggiunge liveli difficilmente immaginabili da chi nutre un minimo di rispetto per la dignità umana. Al dire il vero il mobber ha oramai completamente disumanizzato la figura del mobbizzato. Per un processo simile a quello che avviene in guerra la vittima non è in realtà un vero essere umano ma solo qualcosa che gli somiglia questo permette di rendere il sacrificio accettabile in vista di un vantaggio o un guadagno. Questo tipo di spersonalizzazione avviene anche nelle violenze di gruppo.

La tortura del "come va"?

Anche un apparente frase innocua come quella riportata sopra tra virgolette può essere uno strumento di tortura psisologica, un pugno nello stomaco una sadica scossa al tuo equilibrio interiore. Lo è senz'altro se chi pone la domanda sa bene che stai vivendo un inferno, che ti toglie la voglia di fare e addirittura di vivere! Lo scopo è quello di farti esplodere. Se per caso provi a dire quello che ti succede, ben coperto dal mutuo assenso di chi è complice (passivo o attivo) questi girerà la frittata in un attimo il succo del discorso sarà: non siamo noi a mobbizzarti ma sei tu che meriti di essere trattato come un rifiuto umano. C'è anche chi fa leva sui miei sentimenti religiosi affermando che "dovrei essere felice di essere maltrattato da tutti" la mia risposta è "come potrei essere felice del peccato che si sta commetendo"? Ma in genere cerco di eludere la domanda e fare qualche battuta che mi tiri fuori dalla situazione.

Il mio livello di stress sta nuovamente aumentando.

 

 
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La lotta è disperata ma continua

Post n°40 pubblicato il 14 Febbraio 2010 da one.single.man

Le vessazioni continuano. Dopo il mio trasferimento sono riusciti a creare una rete di delatori che controlla e filtra le mie relazioni interpersonali. La mia possibilità di accedere ad un minimo di indipendenza economica, che sia almeno al pari degli altri che hanno il mio stesso ruolo mi è preclusa, posso fare poco o niente con i soldi che ho. Cerco con tutte le mie forze di allargare il giro delle mie conoscenze. Deve esserci un punto di saturazione di questo sistema, ci dev'essere qualcuno capace di schifarsi di questa situazione. Quello che adesso cercano di fare è umiliarmi. Ostentano la superiorità del loro essere e sopratutto fanno di tutto farmi mancare ancora di più quello che non posso avere. Parlano del loro successo sul lavoro, nel sesso, ostentano una  felicità falsa e ipocrita che mi irrita terribilmente. Vogliono che io sia un caso esemplare, non si fermaranno, sono troppo orgogliosi e lo sono anch'io. Chissà se riusciranno a spingermi al suicidio, Aspettiamo, stiamo a vedere quello che succede... come se fosse un film.

 

 

 

 
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PART I Discussione con mobber on line (TUTTO VERO)

Post n°39 pubblicato il 03 Novembre 2009 da one.single.man

(12:06:42)U: ionon scappo da me stesso, se lo facessi soffrirei di meno, ma nonpotrei guardarmi allo specchio
(12:07:19)B: haisempre sofferto in c. eppure hai continuato
(12:07:33)B: nonhai mai voluto andare incontro alla felicità
(12:07:34)U: noncentra la mia sceltya
(12:07:46)U: centrala scelta degli alteri
(12:07:51)B: siinvece
(12:07:55)B: seitu non gli altri
(12:08:05)U: glialtri hanno scelto di farmi soffrire
(12:08:12)B: quandouno sta bene con se stesso, gli stanno bene anche le scelte deglialtri
(12:08:23)B: no,tu hai scelto di soffrire con loro
(12:08:27)U: tiho già parlato del mobbing
(12:08:32)B: lasciaperdere
(12:08:35)B: cambiala tua vita
(12:08:44)B: nonpuoi pretendere che gli altri cambino
(12:08:45)U:no
(12:08:51)U: èquesto il mio posto
(12:08:58)B: seitu he devi costruirti la felicità
(12:08:58)U:continuerò a lottare
(12:09:10)B: beneallora soffri pure, se è questo che ti piace
(12:09:23)B: ineffetti per l'essere umano è molto più facile scegliere il doloreche la gioia
(12:09:36)B: perchèci vuole coraggio a scegliere la felicità
(12:09:43)B: ecosta più fatica
(12:09:51)B: sembraassurdo ma è così
(12:09:55)U: tunegherai sempre la verità
(12:10:01)B: costadi più la felicità che il dolore
(12:10:19)B: perchèil dolore è sempre a portata di mano mentre la felicità bisognacercarla
(12:10:26)B: ovunquee con sacrificio
(12:10:52)B: hailottato tanto per cosa? per chi? perchè?
(12:10:57)B:conclusionedella lotta???
(12:11:05)B: sempree solo dolore
(12:11:07)U: senon l'hai capito ancora non mi conosci
(12:11:37)B: l'hocapito ma tu cerchi che io approvi la tua scelta
(12:11:49)B: nonvuoi i parepi degli altri vuoi solo conferme
(12:11:57)B: persentirti meno in colpa
(12:12:45)U: incolpa si deve sentire chi mi agredisce con il mobbing
(12:13:08)U: echi copre e appoggia questo modo di fare
(12:13:28)B: seitu che stai li a subire, nessuno ti obbliga
(12:13:35)B: lorohanno scelto di fare così e basta
(12:13:39)B: noncambieranno
(12:13:40)U: questae casa mia
(12:13:56)B: bene,vedi che è come dico, tu hai scelto di soffrirew
(12:14:08)B: nessunoti ha dato quella casa, te la sei scelta tu
(12:14:12)U: eccoperchè non parlo più con te
(12:14:23)U: lacolpa non è di chi aggredisce
(12:14:28)B:taci
(12:14:29)U:ingiustamente
(12:14:39)B: tuvuoi solo conferme della tua strada
(12:14:54)B: seuno ti indica qualcos'altro tu fuggi, HAI PAURA
(12:14:55)U: niente può giustificare un aggressione
(12:15:04)U: è solo una violenza
(12:15:06)B: non è un'aggrassione la mia
(12:15:15)B: è uno stimolo per scuotere la tua mente e il tuo cuore
(12:15:20)U: una tortura psicologica che ti spoglia dell dignità
(12:15:35)B: se non me ne importasse nula ti compatirei, ti direi poverino midispiace
(12:15:47)U: chila approva è colpevole tanto quanto chi la pratica
(12:17:31)B: echi la vuole subire è più colpevole
(12:17:40)B: perchètu permetti a loro di fare
(12:17:54)U: certo,adesso scappo come un fringuello
(12:18:03)U: questaè la scelta giusta
(12:18:11)U: megliomorire combattendo
(12:18:23)U: chevivere nella vigliaccheria
(12:18:33)U: dichi pratica queste violenze
(12:18:34)B:U. ,sta li, soffri pure e allora ti dico "oh come mi dispiace, queibrutti cattivi che ti fanno male meritano la galera"
(12:18:41)B: vabene coisì?
(12:18:47)B: vuoisentirmi dire questo?
(12:19:14)U: semi volessi bene mi aiuteresti a realizzarmi e denunceresti questicrimini
(12:19:20)B: Dettofatto:DAI U. BRAVO, SI LOTTA CONTRO I MURI, SPACVCATI LA TESTAFINOAROMPERLA, MEGLIO LA LOTTA A SANGUE CHE LA FELICITA'
(12:19:22)B:bene
(12:19:34)B: iodovrei denunciare?
(12:19:52)B: nonso chi siano e cosa facciano e tu non hai catene ai piedi
(12:20:10)B: nonmi risulta che loro costringano le persone a soffrire
(12:20:10)U: cheme ne vada è quello che vogliono
(12:20:24)U:dobbiamo far vincere la prepotenza eil soppruso
(12:20:33)B: eallora se vuoi stare li e soffrire fallo, sei libero
(12:20:41)U:certo
(12:20:54)U: meglioquesto cghe perdere la dignità
(12:20:59)B: eallora cosa vuoi? (notare il cambiamento di atteggiamento, l'unica cosa che conta e difendere i mobber, costi quel costi, anche la dignità)

 
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PAR II Discussione on line con mobber (TUTTO VERO)

Post n°38 pubblicato il 03 Novembre 2009 da one.single.man



(12:21:20)U: voglioessere libero di vivere la mia scelta liberamente
(12:21:25)B: EDUCALITU
(12:21:32)B:insegnalitu cos'è l'amore
(12:21:42)B: lorosi comportano così perchè non hanno amore
(12:21:48)B: edi conseguenza non sanno amare
(12:21:53)U: chisbaglia deve prendersi le sue reponsabilità
(12:21:57)B: allaviolenza rispondi con l'amore
(12:22:19)U: questoè educativo
(12:22:19)B: staraimolto meglio tu e con il tempo l'amore che gli dai plasmerà i lorocuori
(12:22:25)B: questaè l'unica cosa che puoi fare
(12:22:30)U:no
(12:22:43)B:denunciarliè uno stimolo e una incitazione ad aumentare la loro ira
(12:22:46)B: possoabbattere questo sistema con la verità
(12:24:11)B: cristoè morto in croce per amore, lasciati flagellare e quando avrannofinito sono certa che dal tuo sangue nascerà una speranza
(12:24:33)U: perchèproteggi qesti criminali?
(12:24:52)U: allorafacciamo così anche con la mafia
(12:25:03)U:faccimaoci flaggellare
(12:25:22)U: tili stai difendendo
(12:25:32)U: stadifendendo dei criminali
(12:25:34)B: bene,allora l'alternativa cos'è? vai alle armi? Mi pare che Cristo abbialasciato un messaggio di amore
(12:25:42)B: fate, come credi meglio per te allora
(12:25:59)U: cristoha denunciato l'ipocrisia e l'ingiustizia ed io faròaltrettanto
(12:26:01)B: iopersonalmente non sarei rimasta a giocare sporco con loro
(12:26:11)B: ioavrei scelto la mia felicità e non la guerra
(12:26:25)B: sivive una volta sola, meglio vivere in pace e in armonia
(12:26:38)B: matu hai altre idee, e quindi fa pure come credi meglio perte
(12:26:59)B: Cristoaveva un'avvocato? ha denunciato a Pilato?
(12:27:09)B: mmmmmi risulta che abbia guarito con l'amore e l'esempio
(12:27:13)U: vuoiproteggere il sistema che difende l'ipocrisia nella chiesa
(12:27:17)B: forsenon ho letto bene il vangelo
(12:27:25)U: hogià parlato con dei vescovi
(12:27:32)B: eche dicono?
(12:27:35)U: emi hanno confermato la cosa
(12:27:41)B: equindi che si fa?
(12:27:52)U:niente
(12:28:14)U: sifregheranno da soli
(12:28:28)B: intantoperò fregano i tuoi anni migliori
(12:28:31)U: questagentaglia sarà smascherata
(12:28:39)U: nonhanno servito cristo
(12:28:43)U: malkoro stessi
(12:28:48)U: eil loro potere
(12:28:57)U: hannousato la religione
(12:29:10)Buffetti:guardala storia della chiesa......questa gente c'è sempre stata e sempreci sarà
(12:29:11)U: CHESCHIFO
(12:29:15)B: comei politici
(12:29:19)B: ecome la mafia
(12:29:24)B: nonc'è nulla da fare
(12:29:31)B: èla legge del male e del bene
(12:29:37)U: C'ÈDA FARE
(12:29:46)U: C'ÈLA LEGALITÀ
(12:29:56)U:L'ONESTA
(12:30:09)B: aspettae spera
(12:30:09)U: ILRISPETTO
(12:30:14)U: LADIGNITÀ
(12:30:26)B: intantotu muori dentro giorno dopo giorno e loro se la godono
(12:30:47)U: vivitu adesso nel tuo mondo dove i cattivi vincono e buoni soffronosempre
(12:31:06)U: questonon è il mio mondo
(12:31:30)U: ilmondo che voglio è fatto di rispetto amore e lealtà
(12:31:39)U: lotteròper questo
(12:32:10)B: oklotta, sono anni che lotti, quando avrai ottenuto qualcosa fammelosapere
(12:32:19)B: campacavallo che l'erba cresce
(12:32:37)U: loottenuto adesso
(12:32:45)U: testene sono cadute
(12:33:00)U: ene continueranno a cadere
(12:33:10)U: esono loro stessi
(12:33:16)U: iloro traditori
(12:33:24)U:hahahahah
(12:33:28)U: cheridere
(12:33:29)B: telo auguro
(12:33:42)B: orami devi scusare ma devo chiudere
(12:33:46)B: ilnegozio
(12:33:48)B::(
(12:33:50)B:perdonami
(12:33:50)U: chiudibene
(12:33:56)B: quandopuoi scrivimi qui
(12:34:01)B: iniziasolo con un trillo
(12:34:03)B: oun cia
(12:34:05)B:ciao
(12:34:08)B: Uffa
(12:34:11)B: unCiao
(12:34:15)U: ritrovala tua dignità
(12:34:20)Buffetti:ioce l'ho (arghhhh! ndr)
(12:34:26)B: esono felice ora
(12:34:30)U:ciao
(12:34:36)B: Unabbraccio forte
(12:34:38)B: apresto



 
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Ne ero cosciente

Post n°37 pubblicato il 01 Aprile 2009 da one.single.man

Sapevo che i miei appelli non sarebbero stati ascoltati e accolti, che sarei stato ignorato, ma ciò non mi impedirà di continuare quello che sto facendo. In alcuni regimi totalitari, quando uno scrittore o un artista non si sottometteva al perverso meccanismo di potere che lo caratterizzava veniva isolato per un lungo periodo dal resto del mondo, questo distruggeva nell'artista o lo scrittore la sua fiducia nelle capacità comunicative e quasi matematicamente smetteva di scrivere.  Queste sono le applicazioni malvagie delle conoscenze psicologiche. Un caso del genere è descritto nel film "Le vite degli altri". Ambientato nella germania dell'est del periodo totalitarista. Ma queste cose succedono anche da noi, a quanto pare...

 
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Come sfuggire alla macchina della diffamazione dei mobber

Post n°36 pubblicato il 29 Marzo 2009 da one.single.man

Bn ritrovati, ricomincio le mie cronache da mobbizzato. Quello che questa gente trova assai divertente è distruggere la tua immagine difronte agli altri, ingigantendo i tuoi difetti e sminuendo i pregi. più sono sottili nel farlo più sono efficaci e pericolosi perciò in campana. non contate troppo sulla loro umanità, al loro volta sono stati plagiati, hanno una idea dei diritti e del valore umano che oscilla dalla venerazione al più insensato disprezzo a secondo della volontà del manipolatore di turno. Se vi attaccano, probabilmente la vostra unica colpa è stata quella di essere stati resistenti alla loro manipolazione. non saranno contenti ne si fermeranno semplicemente perchè glielo chiedete. dovete incastrarli è la vostra unica possibilità senx. Dovete diventare pericolosi, devono temervi. Daltronde se vi vedono come bestie lo sono diventate al loro volta e quindi bisogna agire di conseguenza. Non fate la cavolata di reagire violentemente e la reazione che meglio sanno trarre a proprio vantaggio. Dovete cercare assolutamente dei contatti esterni, più ne avete meglio è, temono la cattiva pubblicità, cercate di fare della vostra persecuzione qualcosa che vada contro i loro interessi: è tutto quello che gli sta a cuore. Assolutamente qualcuno, al di fuori del vostro ambiente di vita normale, deve accorgersi del vostro valore e dovrete trovare la maniera di far venire a conoscenza della vostra situazione senza che si faccia un'idea sbagliata di voi, deve acorgersene da sola se possibile. Se vedete che fa finta di niente lasciate perdere: è complice. Provate con le varie associazioni, ma attenzioni, potreste sentirvi rispondere che il tipo di problematica non è di loro interesse, come è successo a me! Solo perchè la mia problematica non si sviluppa all'interno di un ambiente lavorativo. Se pensate di essere soli forse avete ragione, ma non mollate mai, lottate sempre con l'astuzia, svelate al mondo la loro grande menzogna!

 
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Allegra rappresentazione del mobbing

Post n°35 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da one.single.man
 

 

 

Questo video è davvero spassoso... per chi non conosce il mobbing.

 

 
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Siete stati mai vittime di Gaslighting?

Post n°34 pubblicato il 24 Dicembre 2008 da one.single.man

Qui di seguito lo stralcio di un articolo scritto da un noto psicologo

"Il Gaslighting che è una tecnica di crudele ed infida manipolazione mentale. Il termine è derivato dal titolo del film “Gaslight” (1944) del regista americano Georg Cukor, uscito in italiano con il titolo di “Angoscia” e tratto dalla pièce teatrale “Angel Street”. Si tratta di un melodramma psicologico che narra della vita matrimoniale tra un uomo affascinante ed una bellissima donna. Dopo un periodo felice il rapporto si incrina ed il marito, con una diabolica ed artificiosa tecnica psicologica, alterando le luci delle lampade a gas della casa, spinge la moglie sull'orlo della pazzia. Solo l'intervento di un detective riuscirà a ristabilire la verità, scoprendo che il marito della vittima è uno psicopatico criminale.

Il gaslighting è un comportamento che la persona abusante mette in atto per minare alla base la fiducia che la vittima ripone in sé stessa, dei suoi giudizi di realtà, facendola sentire confusa fino a dubitare di stare impazzendo. E' una subdola azione di manipolazione mentale con la quale il gaslighter, così si chiama l'agente di questo comportamento, mette in dubbio le reali percezioni dell'altra persona, facendola dubitare di se stessa, facendola sentire “sbagliata”.

Dott. Roberto Cavaliere"

il link-----> http://www.iltuopsicologo.it/mobbing_familiare.htm

 
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Come ferire in modo intelligente

Post n°33 pubblicato il 23 Dicembre 2008 da one.single.man

Una delle tecniche dei mobber (gente inutile)

Esempio: un genitore compra due maglioni e chiede al figlio: "Quale dei due preferisci?". Qualsiasi scelta qust'ultimo possa fare la risposta sarà sempre: "perchè l'altro non andava bene? Tutto quello che il ragazzo farà andra sempre male. I mmagginate tante situazioni del genere, ripetute quotidianamente. Il ragazzo sarà diviso nel giudicare il gesto del genitore come un dispetto o una buona azione, così che avrà una forte ambivalenza di sentimenti nei suoi confronti, odio e amore faranno a cazzotti in lui. Il tipo di trauma che sorge da situazioni come questa è  una della cause maggiori di instabilità psichica nell'eta adultà. Questo succede quando gli stessi genitori nutrono un sentimento contraddittorio verso il proprio figlio.

Questo applicato nell'ambito consiste nel sforzarsi di trovare un errore in quello che il soggetto di mobbing fa. Anche le concessioni e i "regali" sono un modo per ferire. profondamente disorientato e combattuto da questa ambivalenza di sentimenti il mobbizzato rinuncera sempre più ad avere iniziative  e piano piano perderà anche la capacità di fare ciò che è ordinario.

 
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Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 23 Dicembre 2008 da one.single.man

Buon Natale!

 
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Nulla...

Post n°31 pubblicato il 25 Novembre 2008 da one.single.man

Se ho smesso di scrivere non è perchè le cose sono migliorate ma perchè le cos che succedono sono sempre le stesse, e finirei con il diventare ripetitivo. La morsa continua stringere, io continuo a lottare, il tempo di aprire una breccia nel nuro dell'indifferenza che subito trovano la maniera di tapparla, con i loro sporchi mezzi.

in un paese che si dice civile e democratico, difensore dei diritti umani, questi vengono sistematicamente calpestati davanti a tanti testimoni senza che questi alzino un dito, ma anzi spalleggiando questo vergognoso modo di fare. Questa gente non ha onore, ha bisogno di nascondere il proprio operato, non può parlare apertamente,perchè ciò che fa non ha niente di leggittimo e giustificabile.

Le mie sono parole di rabbia che gonfiano il mio cuore... vorrebbe esplodere...

 
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Buona se#a

Post n°30 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da one.single.man

Un'altro tipo di tortura molto sottile che allo scopo preciso di distruggere l'autostima di chi la subisce è quella di incaricare una ragazza carina di fare prima lo sdruscio sulla vittima e poi cambiare improvvisamente il bersaglio delle proprie attenzioni. Questo è come un colpo allo stomaco... ti toglie il fiato... L'arma migliore in questo caso è valutare il livello di morale di chi si presta a tali pratiche e giungere facilmente alla conclusione più ovvia... non si è perso nulla! 

 
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Una testimonianza da rendere pubblica

Post n°29 pubblicato il 14 Settembre 2008 da one.single.man

Ciao, mi chiamo
Fabio ed anch'io sono un mobbizzato del momento. Io sono assunto in una
ditta privata da 18 anni in qualita di impiegato, ma svolgo anche
mansioni di magazziniere, quindi lavoro sia al computer in ufficio che
materialmente in magazzino, negli anni mi hanno prima trasformato
l'orario facendomi lavorare il sabato mattina al posto del venerdì
pomeriggio, poi tornato dopo anni alla normalità visto che non aveva
ottenuto l'effetto da loro voluto, mi hanno letteralmente buttato fuori
dall'ufficio e relegato in magazzino adibendo quest'ultimo con un
computer a ufficio mio dove ho dovuto svolgere il lavoro per anni
rimanendo sempre solo tutto il giorno e con le continue richieste tipo
fai questo o quello, vieni sù, questo non và e cose del genere. Ora
dopo 18 anni mi vogliono mandare via, accusandomi di non lavorare
affatto, mi hanno ingiuriato di essere un ladro, che dovrei
vergognarmi, mi hanno cacciato dal magazzino dicendomi di stare a casa
e che avrebbero fatto valutare il mio lavoro da un esperto. Sono andato
dal sindacato che mi ha fatto fare un semplice telegramma di
contestazione per l'allontanamento ingiustificato. Questo è bastato per
far recipitare ulteriormente la situazione, presentatomi il giorno dopo
ho trovato il piccolo ufficietto tutto smontato, adibito a magazzino
degli attrezzi, la mia roba che usavo per lavorare sparsa per terra e
ingiurie successive, dopo che avevo cercato di adattarmi come meglio
potevo tipo cercare di tornare in ufficio per il lavoro al computer e
utilizzando tavoli della mensa o altro per smistare il materiale, mi
hanno risbattuto di nuovo fuori dall'ufficio dicendomi che me l'ero
cercata, che dovevo lavorare per terra come un cane perchè mi meritavo
solo questo. Naturalmente sono tornato dal sindacato ed ero in piena
chisi emotiva e consigliatomi di rivolgermi al mio medico mi ha
diagnosticato una depressione ansiosa e 20 giorni di riposo con
assunzione di xanax r successiva visita psichiatrica. rientrato nemmeno
hanno voluto parlare con me, mi è stato comunicato che per me non c'era
più posto in azienda che dovevo finire le ferie e poi o firmavo lettera
di licenziamento o provvedevano loro a spedirmela a casa. Nuova crisi e
nuovo periodo di malattia 15 giorni, alla fine dei quali, mi ripresento
e subisco nuovamente le stesse ingiurie della volta precedente con
l'aggiunta della minaccia di chiamare i carabinieri se non mi
allontanavo dalla loro proprietà privata, il tutto a parole senza che
mi fosse stato dato foglio di autorizzazione alle ferie o lettera di
licenziamento come da me richiesto. Passati 2 giorni senza copertura
alcuna, ho fatto la visita psichiatrica e mi ha riscontrado la
depressione ansiosa da stress lavorativo, con prima prognosi di 60
giorni con assunzione il meno possibile di medicinali a meno che non
indispensabili e normale vita sociale avendo relazione con altre
persone, cosa per me molto difficoltosa perchè a causa dell'isolamento
forzato per anni mi viene molto difficoltoso conoscere e parlare con
persone nuove e le vecchie amicizie ormai le ho perse. Intanto il
sindacato mi ha fatto parlare con un avvocato che dopo aver raccontato
i fatti mi ha fatto lasciare fotocopia di tutti i documenti raccolti,
pochissimi in realtà, solo le raccomandate che ho fatto e ricevuto e i
fogli medici del mio medico curante e della psichiatra....sono in
malattia e il mio datore di lavoro mi ha convocato per parlare dei
fatti avvenuti, ho la tremarella e un attacco d'ansia spaventoso, per
fortuna l'avvocato mi ha detto che finchè sono in malattia questo
incontro non si può fare e già mi sento meglio....12/7 oggi la
psichiatra dopo l'ennesima visita mi ha allungato il periodo di
malattia altri 60 giorni....10/9 è giunto la fine del periodo di
malattia e l'avvocato mi ha detto che bisogna adempiere all'incontro
come previsto dalla legge, l'ansia, la tachicardia, la sudarella, tutto
come se il tempo non fosse passato, sono di nuovo con me, ma non sarò
da solo ad affrontarlo...12/9 giorno programmato, entriamo nell'ufficio
e scopro che lui non c'è, il codardo senza dignità e senza palle, ha
delegato il lecchino all'incontro insieme al suo avvocato, non ha avuto
nemmeno il coraggio di farsi trovare ed affrontare la situazione, cosa
che invece io ho fatto e questo mi fà sentire subito bene, perchè io
sono migliore di lui e questa ne è la prova lampante...è solo la
formalità dell'incontro, stipuliamo verbale che certifica incontro e
rimaniamo nelle nostre posizioni e tra qualche giorno mi arriverà la
lettera di licenziamento...la mia paura più grande, quella di doiver
tornare lì è scongiurata, non sono riusciti a farmi licenziare, se mi
vogliono cacciare lo facciano pure, ma poi dovranno subire tutte le
conseguenze...ora mi sono tolto un peso, mi sento più libero...libero
di cominciare veramente la lotta per essere risarcito di tutto quello
che ho subito e sono certo di farcela...VINCERO'.........(Ciao amico,
non è strano che non hai trovato molti che ti scrivono su questo
argomento, ognuno reagisce come può, io non avendo amici reali ho
trovato conforto e forza scrivendo e sfogandomi nei vari blog e con gli
amici che ho trovato qui ed ora mi sento meglio e più forte di
prima,però trovo strano che non ti abbiano almeno espresso la
solidarietà che ognuno merita quando subisce queste cose, anche solo
con frasi di circostanza...non sò se questa mia ti aiuterà nel tuo
cammino o no, io dal canto mio ti ringrazio tantissimo perchè grazie a
te ho potuto di nuovo raccontarmi e mi sento un pò meglio...Grazie :)
Fabio)
 

 
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Dolce far niente

Post n°28 pubblicato il 12 Settembre 2008 da one.single.man

È vero: il lavoro nobilità l'uomo, lo aiuta a realizzarsi, a indiuviduare il suo scopo vitale e dare così un senso alla sua esistenza. Un uomo senza lavoro è dunque un uomo senza ruolo, che non riesce ad inserirsi nel suo ambiente, non contribuisce alla vita della comunità e teme di essere considerato da essa inutile. Il mobber cosciente di questo sa bene come far di questa esigenza umana un' arma micidiale per distruggere l'autostima della sua vittima, e ovvio che questo èb il diretto effetto di portarti ad odiare la tua stessa esistenza. Non aver nessun ruolo in affidamento vuol dire essere inadeguati, inutili, ed è questo insulto annientante che il mobber proferisce attraverso il demansionamento nei confronti della suo bersaglio. Chi lo riceve si trova disorientato, si chiede il perchè, si aggira come un fantasma nei suoi spazi vitali, si sente, come dire, carne morta. A questo si può ovviare creandosi degli hobby impegnativi, che possano dimostrare il contrario di ciò che il tuo persecutore vuole dirti e far credere a te stesso e agli altri... Non esistono altre vie, in bocca al lupo!

 
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Sabotaggio

Post n°27 pubblicato il 08 Settembre 2008 da one.single.man

Una delle pratiche di mobbing più diffuse ed efficaci (nel senso che producono nel mobbizzato danni gravi alla sua salute psichica e, non di rado, anche fisica), e il sabotaggio. Se questo avviene nell' ambiente di lavoro si tratta di danneggiare l'attività produttiva del soggetto, altrimenti, come ad esempio può avvenire in una famiglia, si attaccano gli oggetti ad uso personale: il pc, lo stereo, abiti, etc. Il danno è procurato inmaniera tale da essere difficilmente provabile come atto lesivo volontario e voluto.
Lo sconforto e l'angoscia che atti come questo producono nella vittima sono notevoli. Ci si sente assediati da una potenza invisibile e inafferrabile. la rabbia senza sfogo diventa a questo punto frustrazione o ira che può esplodere da un momento all'altro con il rischio di coinvolgere anche persone estranee o innocenti. In ogni caso il vissuto interiore o relazionale della vittima e completamente sconvolto. Tecniche di training autogeno possono in qiesti casi essere molto utili. Consultate questo sito

http://www.sportraining.net/tecnicherilasstrainingaut.htm

 
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Se il cerchio si chiude

Post n°26 pubblicato il 31 Agosto 2008 da one.single.man

Ogni mobber intelligente sa bene che le sue vessazioni devono restare invisibili il più possibile. Questa condizione si realizza solo se l'ambiente in cui la persecuzione avviene è perfettamente controllato, se il pericolo della comparsa di possibili testimoni è scongiurato, quindi il mobbing è relativamente sicuro per chi criminalmente se ne serve solo quando il cerchò è chiuso, cioè quando il mobbizzato non ha più nessun contatto che possa risultare pericoloso al mobber. Fate di tutto perchè il vostro cerchio non si chiuda, coltivate amicizie, rinnovatele, redetevi visibili, o sraete a rischio, vulnerabili ai mobber.

 
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Associazione a Delinquere?

Post n°25 pubblicato il 28 Agosto 2008 da one.single.man

I mobber si accordano fra di loro per apportare danni esistenziali, morali, fisici e psicologici all'oggetto delle loro aggressioni per fini lucrativi o ludici, questo fa di loro un'associazione a delinquere a tutti gli effetti, ma una sentenza che renda giustizia a questa loro offesa alla dignità umana, alla nostra società e non ultima alle nostre istituzioni nelle quali, non di rado, questo male serpeggia per arrecare danno a tutti. Mi appello alle istituzioni preposte alla tutela del cittadino, a quelle che difendono e lottano sia per i diritti dell'uomo sia di chi onestamente lavora per vivere dignitosamente, non siate indifferenti, parlate, informate, non permettete che il loro potere cresca, che altri uomini subiscano quello che ho subito io, o arrivino a tentare il suicidio solo per il tornaconto personale di qualcuno! Grazie per il vostro impegno.

 
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L'insulto

Post n°24 pubblicato il 27 Agosto 2008 da one.single.man

Ancora un' altra stupenda avventura!

Una cara ragazza aveva un debole per me (il classico fascino attira crocerossine) decise di avvicinarsi a me nonstante tutto o forse perchè non sapeva niente della mia condanna. Era visibilmente attrata da me, lo capivo dai suoi occhi sgranati e dal suo nervosismo. Tutti la guardavano, alcuni sussuravano fra di loro. Uno (che contava) esclamo alla presenza di tutti: "Puttana, devilasciarlo stare". Lei si girò improvvisò un sorriso glaciale e si allontanò. Non si è più avvicinata a me da allora, anche se qualche volta ci siamo contattati attraverso vari modi. Forse vi sembrarà assurdo, ma questa storia come tutto quello che ho scritto  VERO!!!


 
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