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Post N° 42


Mi sento profondamente desolata questa sera. Non trovo più la forza di andare in quel posto a lavorare, oggi pomeriggio sono rimasta a casa perché ero arrivata al limite della sopportazione. Ho passato un bruttissimo pomeriggio a casa, avevo la paura di sapere che il tempo passava e che presto sarebbe arrivato il momento andare a letto e poi di svegliarsi domani mattina per andare là, però allo stesso tempo avevo paura di vedere che il tempo passava lentamente, minuto dopo minuto, perché se fossi stata a lavorare avrei dovuto passarli lì quegli infiniti minuti. Pensavo che finalmente aver trovato un posto di lavoro mi avrebbe dato una mano a risollevarmi dall’angoscia dei 5 mesi passati a casa a “decidere” cosa fare, se fosse veramente giusto non continuare gli studi e cose del genere. Invece è stato l’inizio di una catastrofe, sono caduta in un tubo nero profondo che non ha mai fine, o almeno io non la vedo. Lavoro 8 ore al giorno 4 di mattina e 4 di pomeriggio e questo fa si che non ho un minuto per fare nulla per me stessa. Arrivando a casa alle 6 di pomeriggio passate, mi restano poche ore da passare dedicandomi alle cose a me care, e questo mi fa male, mi fa sentire in trappola quando sono a lavorare. Come si può vivere una vita intera facendo questi orari, usando tutto il giorno per lavorare per altre persone? (perché alla fine l’azienda è così grande che non mi sento facente parte di un qualcosa, insomma mi sento di lavorare per altre persone e per nulla per me stessa). Prima o poi mi dovrò rassegnare perché dovrò lavorare tutta la vita così probabilmente, oramai i lavori da segretaria o ragioniera sono divisi tra mattino e pomeriggio e volendo o no mi brucio quasi tutta la giornata della mia vita per fare cose di altri. Anche se non disprezzo il lavoro che faccio, perché comunque mi sembra come di essere a scuola nelle ore di economia o informatica, però è opprimente guardare l’orologio e vedere che sono le 10 e che anche se l’orario di pranzo si avvicina, dovrò rifare le stesse 4 ore durante il mio pomeriggio. Forse io pretendo troppo, ma ricordo quando ero in un'altra azienda, in cui lavoravo d’estate, lì mi divertivo anche, con i colleghi si scambiavano sempre due parole, si rideva sempre un po’ durante il giorno, non era solo lavoro e silenzio (avevamo anche la musica). In questo posto invece c’è calma piatta, silenzio puro, solo alcune istruzioni e domande di lavoro e null’altro, non di ride mai se non con alcuni sorrisi di circostanza. E forse è anche questo che non mi fa passare il tempo e che mi deprime un po’, io ho bisogno di dialogare durante il giorno, non sono una macchina, odio il silenzio (almeno in questa circostanza). E’ proprio una brutta sensazione dentro di me, mi sento come se fossi intrappolata e non potessi scappare neanche volendo, e so che questa trappola mi dovrà accompagnare per tutta la vita. Come faccio?Per il resto la sera quando esco mi diverto sempre tantissimo, almeno mi distraggo e molte volte riesco a non pensare al giorno lavorativo successivo. Ieri sera mitico Rutto Sound a Reggiolo! Non ero molto entusiasta all’inizio, ma appena mi sono resa conto di cosa era in realtà (non essendoci mai stata prima) mi sono divertita tanto. E poi ero con il mio Amore e con i miei amici e mi sono rilassata molto! Bhe almeno l’angoscia del lavoro non mi distrugge completamente le giornate, speriamo senti così da questo punto di vista. Questo fine settimana torneremo finalmente ad immergerci nel mondo celtico, andando a Dumenza in provincia di Varese per la seconda nostra festa celtica! Spero di rivivere un’esperienza come la precedente al Venigallia perché mi mancano quelle emozioni e quella serenità!Ora l’ora che il giorno è ormai arrivato a termine vi saluto e vi auguro una buona notte e speriamo che Dio mi accompagni nella giornata lavorativa di domani.