Ho buttato nel greto di un fiume le antiche mie ali della salvezza. Eran consunte, fin troppo pesanti per cieli che ora sono severi In questa cruenta realtà le nuvole nere e rabbiose han tolto speranza al tuo volo di pace e dolcezza sognato Ma, io, non amavo la vita? Le forme, i colori, i dritti e i rovesci che, me consenziente, lei stabiliva? Dio, come si cambia... La nostra natura ci porta a sperare e nel cambiamento dover camminare. Riprendi le ali che inzuppate ora sono e lasciale al sole per farle asciugare Ascolto la voce di chi mi vuol bene, ripesco le ali e all’istante le indosso. Mi piego, mi sdraio sulla riva del fiume e, dopo un suo bacio, aspetterò il soleAurelio Zucchi e Patrizia M. (giugno 2009 )