Patrizia

Ostalgie - Per chi ama leggere poesie che non siano solo d'amore


              
             Titolo:  Ostalgie - Raccolta di poesie           Autore: Fila Floriano Rubiano           Editore: Edizioni Colibrì           ISBN 978-88-86345-93-4           Pagine: 128             L'opera poetica di Fila Floriano Rubiano, rivolge il suo sguardo verso un passato costellato di sconfitte e fallimenti, che si risolve in un'accorata elegia in cui il destino di una generazione viene trasfigurato tramite il linguaggio poetico che custodisce il prezioso retaggio di una speranza alla quale non si sa rinunciare. Il titolo "Ostalgie" è un neologismo tedesco, che sintetizza lo stato d'animo del rimpianto per ciò che non si riusciti a vivere, stato d'animo che genera quella malinconia propria di chi è consapevole delle scofitte, ma che ancora non ha smesso di sperare.E' qundi un canto della generazione che ha vissuto il '68, di chi ha motivato la propria esperienza esistenziale con l'anelito di rinnovamento e di rivolta. Le opere poetiche di Ostalgie sono percorse da un cupo pessimismo, ma le parole di Fila Floriano, con pazienza artigiana sono cesellate di ricami che conferiscono alla sua arte una consapevolezza pedagogica.L'autore dichiara che il suo è un percorso a ritroso nel tempo da lui vissuto. E' un voltarsi indietro per capire non solo il passato, ma anche il presente per poi poter guardare avanti lasciandosi alle spalle il minor numero possibile di rimozioni e di problemi irrisolti. È anche un cammino dentro la fine del 900. Un periodo storico tra i più violenti, ma anche uno dei più ricchi di fermenti culturali e di splendide voci nel cantare, denunciare e combattere a favore dell'emancipazione dei deboli e degli oppressi di tutto il mondo. "Sono anni che la mia generazione ha attraversato come una meteora bruciante, facendo sentire la propria di voce nel bene e nel male. Mi sento partecipe di questo cammino senza rinnegare nulla, anche se le delusioni sono state molte e le sconfitte troppe, ma credo di appartenere ad una generazione che non ha ancora esaurito il suo compito: quello di custodire e mantenere viva un'utopia. Penso che l'intento di chi scrive sia quello di dare fiato alla propria "anima" e nel contempo toccare le corde dell'anima altrui, non trascurando, in ultima analisi, anche l'importanza di farsi capire. Agli artigiani della parola come me basta suscitare qualche emozione a chi ha vissuto le stesse mie sensazioni, le mie stesse gioie, ansie e turbamenti, senza nessuna pretesa di elargire morali o messaggi. Se qualcuno trarrà da queste parole un sentimento, un fremito o almeno una riflessione, allora questo mio percorso del tutto personale diventerà un po' di pubblica utilità."                                                                           Patriza M.