Patrizia

Firenze...


......Un solo giorno non è sufficiente per visitarla e non perdere nulla di quello che offre, ma è sufficiente per immergersi in una città dove il fascino dell’arte trabocca da ogni angolo. Infatti Firenze, importante centro culturale nel Medioevo, considerata luogo d’origine del Rinascimento, è una città bellissima, dal grande sviluppo letterario ed artistico riconosciuta come una delle culle del Rinascimento, con un immenso patrimonio di architettura, dipinti, sculture. Al solo vedere Piazza della Signoria, cuore della città, c’è da perdere la testa. Ed è quello che è successo una volta sentita a pelle l’atmosfera dei tempi passati, trovandosi nell’imbarazzo di non saper decidere da dove iniziare a godere di tanta beltà.
Con l’immancabile macchina fotografica inizio ad immortalare le statue presenti nella Piazza e nella Loggia della Signoria (o dei Lanzi, anche se alcune non sono gli originali) che commemorano i più importanti eventi della storia di questa città, per poi addentrami dentro Palazzo Vecchio scegliendo l’entrata dal Cortile di Michelozzo.Maestoso il Salone dei Cinquecento, dove si riunivano i cinquecento membri del Consiglio maggiore (da qui il nome) voluto da Fra Girolamo Savonarola, con i grandi affreschi alle pareti che rappresentano battaglie militari e lo stupendo soffitto composto da 39 pannelli che rappresentano gli episodi più importanti della vita di Cosimo I, i quartieri della città e al cento la nomina a Granduca di Toscana ( per vedere bene tutto si rischia il torcicollo, ma è impossibile resistere e non guardare tutto con grande attenzione). Al piano superiore si possono visitare i quartieri degli Elementi, di Eleonora, dei Priori e del Mezzanino.All’interno di Palazzo Vecchio, dopo essere passati nella luce soffusa dello Studiolo (opera del Vasari) dove Francesco I si rinchiudeva per scrivere e per effettuare i suoi esperimenti scientifici e di alchimia, si accede in una stanza completamente oscurata (la Sala del Duca Cosimo) dove è stato posto in mostra (in una teca trasparente) "For the Love of God", il Teschio in Diamanti di Damien Hirst, calco di platino di un teschio umano a grandezza naturale, completamente tempestato di piccoli diamanti, con sulla fronte un grande diamante rosa a forma di goccia, noto come la "stella del teschio" (i denti sono invece di un teschio vero del Settecento acquistato dall’artista a Londra).  
(immagine dal web)Un effetto molto particolare, a mio parere, quello al quale si assiste con questo binomio "ombra-luce" (essendo il teschio al centro di un fascio di luce aumentata dal riflesso di tutti i diamanti) e "arte rinascimentale-arte contemporanea" (purtroppo assoluto divieto di fare foto e quindi mi sono dovuta accontentare di fotografare solamente uno dei cartelli che lo pubblicizzavano) e via via tutte le altre sale: Sala di Leone X, Sala di Cosimo il Vecchio, Sala di Lorenzo il Magnifico, Sala di Cosimo i, Sala di Giovanni dalle Bande Nere.Visita dunque breve la mia a Firenze, conclusasi troppo presto, ma che però non mi ha impedito di visitare anche il Duomo (Cattedrale di S. Maria del Fiore) maestoso all’esterno, più semplice all’interno, ma ugualmente incantevole; e il Battistero di San Giovanni con la cupola ottagonale tutta rivestita di mosaici che rappresentano: Giudizio Universale, Gerarchie angeliche,Storie della Genesi, Storie di Giuseppe, Storie di Maria e di Cristo, Storie del Battista ed altro ancora.
Ad un certo punto ho anche pensato alla "sindrome di Stendhal ed al perché si manifesta; in effetti gira la testa davanti a tanta magnificenza, alle emozioni che si sovrappongono una all’altra, alla passione che ogni opera scatena e sembra di entrare quasi in un altro mondo, direi in "estasi". Ci sarebbe tanto da scrivere, ma lascio "la parola" alle foto, anche se non proprio bellissime, perchè all’interno dei luoghi visitati non si poteva usare il flash e non sempre, per chi non è professionista, è facile fare buone fotografie con l’illuminazione presente.Ma una cosa è sicura, a Firenze devo tornarci per visitare altre meraviglie e godere ancora di tanta bellezza ed arte…Patrizia M.
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