Verso la mia vita

Provocazione !!!


Ma cosa potrà mai realmente significare donna? E quanti significati ha avuto ed assume tutt’ora questa “condizione”? perché di questo si tratta, uno status, uomo vs donna. Ma pare di vivere in un’epoca di profonda confusione, non mi riferisco all’omosessualità, conosco uomini, gay, talmente donne che proprio pare che la natura abbia giocato con loro una partita a poker stando bendata e non conoscendo le regole. Oppure donne che sono uomini meravigliosi. (RIF. http://www.culturabarocca.com/abczeta/pecca1.htm#omoF) Ma la donna è cambiata nei secoli o è cambiata la “richiesta” di ciò che la donna deve essere? Donna … resto appesa ad un filo, tanto sono ormai abituata a paragonarmi, o meglio a misurarmi, con la mia paladina Suor Arcangela Tarabotti. Maestosa e forte nella sua umile condizione di monaca forzata, nella fragilità dell’ignoranza imposta, nei limiti di una condizione fisica che le ha proibito di essere “buona da marito”, la mia piccola immensa suora che combattendo draghi e mostri è riuscita, da autodidatta, a divenire uno dei più importanti esponenti letterari dell’epoca (1604-1652), stabilire contatti politici decisamente difficili anche per un uomo, a imporre una dignità e verità impossibile da pronunciare, a far parlare di se ancora oggi e ne sono certa pure domani (RIF. http://www.culturabarocca.com/donne-nei-secoli.htm). Donna … o forse sarebbe più appropriato, nel mio caso, proiettare le ricerche verso il XVII secolo, postazioni intellettuali in bilico tra antifemminismo e misoginia. Sono rimasta per qualche minuto a “bocca aperta” dinnanzi a questa stampa http://www.culturabarocca.com/DONN.htm, uno dei più perfetti interrogativi a mio avviso, il titolo originario era “lo specchio della vita e della morte” pendolo tra la donna di “casa o chiesa” e “intellettuale, scrittrice, libertina o strega”; già la divisione dei gruppi fa ragionare su cosa si desidera, o desiderava, o imponeva ad una donna. Strega non solo per le supposte opere di magia, ma anche per la capacità di “ingannare un uomo per via dell’attrazione sessuale”!!! (RIF: http://www.culturabarocca.com/abczeta/R2.htm#IMPEGNO). Analizzo, ripercorro per l’ennesima volta ogni singolo collegamento del calderone di www.culturabarocca.com e comincio a preoccuparmi; per quanti aspetti in realtà le cose non sono così tanto cambiate come ci si aspetterebbe nel transito dei secoli? Recentemente mi sono imbattuta in una realtà che avrei preferito non conoscere, o meglio, continuare a far finta di non vedere; donne che debbono combattere per i loro diritti, donne, costrette a vedere il mondo attraverso un velo, giovani prendere decisioni per il loro futuro di donne, in base alle pressioni di uomini, donne che con i denti devono strappare brandelli di personalità ad una società ingessata nella grettezza; donne che fanno paura per la loro intelligenza e determinazione, violenze, soprusi, vera cattiveria … (non ho un riferimento diretto al sito in questo caso, ma posso darvi una cartina dell’Italia) … una riflessione è obbligata, ma cosa potrà mai realmente significare donna? Non scordo le madri che abbandonano i figli, coloro che fanno violenza, donne che vendono il loro corpo in plastiche pose o in abuso di chirurgia, coloro che hanno anteposto una taglia di reggiseno all’indispensabile cervello, chi ha deciso una strada lastricata di agi pagandone il prezzo della perduta dignità … ma allora cosa potrà mai realmente significare donna? A mio avviso la donna e l’uomo sono due realtà opposte, due fili che non potranno mai realmente congiungersi in una fune, imparagonabili, diversi … sostengo fermamente che non ci sia modo di raffrontare e pensare che una sia meglio dell’altro (donna vs uomo) ma … a volte penso di essere una maschilista … per il semplice fatto che pretendo dalla donna molto di più, credo che possa dare qualcosa che un uomo, nella sua magnificenza, non potrebbe mai neppure comprendere, non solo un’altra vita, ma la capacità di essere artefice di se stessa, divenire ciò che più desidera avendo la capacità e la forza di vincere ogni sopruso e quindi mi viene molto più facile perdonare gli errori di un uomo … ai posteri l’ardua sentenza! Una cosa e certa, e lo sostengo da donna, è molto più semplice comprendere un uomo. Sheyla Bobba