Verso la mia vita

E' tutto merito di Iside!


E' giovedì, fa freddo nella mia Torino. Ho ben 3 ore da "perdere", devo aspettare un referto in Ospedale e l'idea di risalire in metropolitana, parcheggiarmi a casa e poi ripetere i miei passi non m'aggrada particolarmente. Un parco, il mio sushi e un libro, questo si che è un bel modo! trovo un opuscoletto di Raffaele Morelli, perché le donne non ne possono più ... degli uomini! accattivante, simpatico e la copertina fumettistica mi fa pensare a qualcosa di non troppo impegnativo, offerta speciale e il libro finisce nella borsa! bacchette e salsa di soia alla mano, davanti ad una deserta pista di pattinaggio, sgranocchio riso con pesce crudo e comincio ... Amo leggere le introduzioni (in realtà ho letto, per ora, solo quella! mi sono fermata a ragionarci su, insieme al caffè), non ti raccontano solo perché esiste quel testo, ma anche qualcosa sull'autore. So che Morelli ormai lo conosciamo tutti, ma credo che le sue diverse apparizioni televisive, specialmente in contesti banali, lo abbiano screditato e quindi decido di andare più a fondo...Ma dov'è finita l'interiorità? dove si è rifugiata? queste sono le prime due frasi! ora capite che per me che amo le domande, vivo di domande e di esse mi nutro, dopo dodici pagine mi ci voleva un caffè!!Interiorità: il significato è talmente lampante, esteso, intimo e profondo che un po' son delusa, mi sembra una frase fatta, o almeno per me che mi chiedo cose simili da trent'anni! ma veramente stiamo parlando di persone che preferiscono estetizzare più che affondare i propri artigli nelle medesime carni? siamo nel 2010, la cassa integrazione galoppa sulle renne con Babbo Natale, alla prima settimana si sono finiti i fondi (disponibili e non), i figli vanno a scuola e ormai non capiscono più un accidenti di quello che è il PICCOLO MONDO DEI GRANDI, dalle università si scappa, c'è ancora l'AIDS, il cancro e si può morire di parto ... forse è anche legittimo che dopo dieci ore di lavoro mal retribuito un uomo voglia vedersi la partita e disconnettere completamente il cervello? io sono del parere che lo sia!Ma andiamo avanti.Sì, mi sta parlando proprio  della paura di stare con noi stessi, io sola con me ... ma prendiamo sempre l'omino che sta per andare in cassa o magari per racimolare due soldi è costretto a fare avanti e indietro da Verrone, o peggio da Napoli deve venire a fare il muratore a Torino, secondo me non ha alcuna voglia di deprimersi con i suoi dannati pensieri!Io lo so, conosco perfettamente l'importanza di ragionarSI e viverSI, so l'importanza di approfondirSI, amarSI e pensarSI! Conosco la forza del pensiero, la teoria di Masaru Emoto, leggo Napoleon Hill e studio la PNL, ma se l'omino su citato se ne frega altamente posso giudicarlo?Morelli, a mio parere, svincola tutte queste risposte "incolpando" ISIDE! perché in questo contesto non parliamo dell'omino FIAT, ma della Donna che si è stufata, va bene, ci sto e vado avanti. Lei, la Dea tra le Dee, colei che cambia nome e aspetto, Iside per Apuleio, ma poi è Venere, Minerva, Giunone... arriva poi ad essere Miriam per gli Ebrei e Sofia per i filosofi (cito testualmente, pag.10). In breve, per Morelli, Iside è il femminile, che alberga anche nell'uomo, colei che instrada la donna, lei che pretende ATTENZIONE, affetto... Non le interessano più gli uomini dominatori e quindi sussurra all'orecchio delle donne quel che in realtà vogliono (o forse Lei ha deciso di volere), rendendo così il maschile solo un ammasso di fragilità e perdizione ... Mi piace questa teoria, fa perdere me! quindi colpa di Iside se ci sono tutti questi divorzi, se le donne sono insoddisfatte, se siamo una manciata a saper fare la besciamella o il punto croce (Iside non vuole più donne relegate ai fornelli con il "solo" compito di essere madre e moglie),ed un'altra serie di "capricci" che Iside impone. Ma la buona notizia è che anche per l'omino FIAT, Iside fa qualcosa ed ha un progetto! ossia aiutarlo (lui e tutto il genere maschile) ad incontrarsi con la propria interiorità, la propria saggezza e anima .... Iside (cito testualmente) di cui nessuno ha mai visto il volto, la regina della notte, ci sta regalando, attraverso le donne, la possibilità di essere noi stessi. di più la Dea non poteva e non doveva fare. Detto questo il mio naturale dualismo incalza; la prima cosa è cercare su http://www.culturabarocca.com/imperia/diana.htm le informazioni su Iside (devo capire se son felice che mi "governi" o se questa cosa un po' mi disturba), poi un sospetto: ho sempre sostenuto che l'uomo che non fa "pace" con la sua parte femminile (e viceversa) è destinato a lunghi periodi di insoddisfazione, limitazione, sofferenza ... allora che sia Iside! Lei colpevole della difficoltà che hanno i nostri uomini a divenire più "attenti ed interiori"? e che sia sempre lei a rendere noi donne "tanto spirituali"? ma poi: SARA' PROPRIO COSI??? ricordo il mio articolo sulla SECCHIOPUPIZZAZIONE, e il mio ultimo libro Le InAmabili, che presto uscirà ... e mi rendo conto che sto scivolando in un altro chliché, tutte le DONNE e tutti gli UOMINI! siamo diversi l'uno con l'altro, ne meglio ne peggio!  e se proprio Iside ci consiglia... bhè mi pare che QUALCUNO ci abbia fornito di libero arbitrio!Detto ciò resto ancora della mia idea, la cassa integrazione è decisamente più vincolante di Iside e vado a mettere l'aglio in ammollo nel latte per la bagna cuda di stasera!Immagine tratta da http://www.culturabarocca.com/imperia/diana.htm