verso ovest

ventiduesima tappa (ultima onda)


notte insonne. Prima dell'ultima onda. La giornata è ripida e aspra come la salita. Notte da occhi umidi. Ibuprofene in corpo. La meta vicina. Troppo. O troppo lontana. Stanchezza. Fatica. Mollare il colpo. E poi si fa giorno. E davanti la montagna. Odore di bruciato. Asfalto. Calore. In cima voglia di gridare il suo nome. Forte da perdere la voce. Perché sentano fino in capo al modo. E poi ancora la salita. Gli scatti del pirata. Il respiro pesante. La cima avvolta dal bianco. Un chilometro infinito. E il vento freddo che spazza le colline di domani. E sonno.