verso ovest

una notte.


una notte breve. Fatta di brevi sonni. Lunghe veglie. Di strane paure. Di momenti di bellissimi sogni. Mi addormento stretto da un abbraccio forte che arriva da lontano. Sorridendo. Quasi. Milano del suo solito colore fa finta che non sia primavera. Io ho bisogno di colpi di vento. Di cieli tersi. Di un uragano di accordi maggiori. Di un tsunami di boleri di un tango di piazzolla. Di una mano che si mima gli accordi sulla spalla.