Vertigine

Il prezzo di certe stelle


 "Figurarsi se dormo in un tre stelle, io. Insomma, ora arrivo alla reception, sono il vicepresidente di questa azienda e mi faccio dare una camera in un tre stelle. Che figura ci faccio, e poi non ci dormirei neppure dovessi pagare di tasca mia". La tiritera è durata mezza mattina, tra gli sguardi allibiti di noi poveri mortali che l'albergo, quando ce n'è stato bisogno, ce lo siamo sempre pagato di tasca nostra. Orogogliosamente, aggiungo, di tasca mia. Sia che sia stato un cinque stelle che una stella. Il vicepresidente è un pallone gonfiato con poca concorrenza nel suo genere. Bei vestiti, bella macchina (pagata dall'azienda), pc portatile di ultima generazione (pagato dall'azienda), carta di credito gold (di proprietà dell'azienda), viaggi a destra e a sinistra (pagati dall'azienda), pranzi offerti a go-go (pagati dall'azienda) ecc. ecc. Per chiarire: azienda pubblica. E già questo... Ad un certo punto, questo imbecille mi fa: "Se vado nel 5 stelle l'azienda copre solo fino a 350 euro, ma costa un po' di più. Però se porto qualcuno, il rimborso arriva a 700 euro e avanza per il 5 stelle. Secondo te, viene Marco"?"Il rimborso è totale su una camera, dovresti prenotare la matrimoniale o la doppia", faccio io, serafica. "Giusto, non ci avevo pensato. Lo chiedo allora a una signora o signorina, però mi sembra brutto chiedere di dividere la stanza, magari pensa male". Sergio, che è magnifico quando ci si mette, ha tolto l'impiccio: "Senti, se becchi una notte come ieri puoi dormire in un mille stelle, ti sdrai su una panchina e senza spendere stai come un pascià". Il vicepresidente ha girato i tacchi e.. finalmente.. se n'è andato. A fare in culo, si spera.