L' altalena

LA STATICITA' DELL' AQUILA...IL PENSIERO DI 1ANNO Fà


Eppure non sono ancora ispirato.Non riesco a creare come vorrei. C'erano volte in cui stando sul letto, assonnato, venivo rapito dalla voglia di scrivere: ed alzarmi dall'ozio del riposo non mi pesava.Quelle volte in cui l' imput di scrivere, innescato dalla mia mente, era talmente intenso da scuotere qualunque sonno.  Oggi la tastiera ha sostituito il ruolo della coppia carta/penna e ciò rappresenta il sintomo della meccanicità del mio piacere, divenuto normalità ma non spontaneità.Probabilmente legato più al talento che alla genialità del gesto. IL talento è un' esasperazione di una dote, la genialità germoglia nel cuore dell' imponderabile, dell' imprevedibile. Oggi il mio piacere è consapevole del suo limite, sa di gioire ma non è in grado di trascendere verso l' unicità, saprebbe come arrivarci ma è troppo maturo e forte per prendersi in giro.IL mio piacere simboleggia l' aquila, animale nobile e maestoso,celato amore dell'aria...Potrebbe essere un corvo abilissimo nel dimenarsi in terra come in volo,attento a non inimicarsi i due elementi e perfetto nel saper comunicare con gli altri esseri.Infatti la differenza tra i due volatili sta nella conseguenza della premessa da cui un inconfutabile assioma: il corvo vola a schiera, mentre l' aquila vola sola. IL mio piacere è un' aquila pigra,sa di aver talento ma nn ha più genialità...beato il corvo che con la sua volontà sopperisce alle sue falle.Lui se ha sonno dorme, si riposa e prosegue senza domande...con unico difetto nn aver provato a nn dormire quando avrebbe potuto volare senza altri corvi...