L' altalena

VOLTO D' ESTATE.


La distensiva musica suonata dal silenzio è interrotta soltanto dal ronzìo di qualche zanzara. Pronta a pungere ed a sparire. Sono le sue ultime, consuete, azioni: prima che il caldo lasci spazio all' autunno. La stagione, professionalmente, che dà l' inizio all' anno. Ottobre è il Gennaio con la valigetta. Si riparte, con addosso qualche residuo d' abbronzatura ed in testa qualche granello di sabbia.In un post, scritto lo scorso mese, tentavo di descrivere il fascino della notte d'estate; la paragonavo alla sensualità di una donna, alla misteriosità femminile, alla sensazione che provoca. Un esempio, più o meno poetico, voglioso di staccarsi dal pensiero immaginato e di concretizzarsi liberamente. Realmente.La notte d' estate  "equivale" alla sensualità di una ragazza, le cui fossette, da sempre, rappresentano due semi/lune poggiate su un ovale sinuoso. E misterioso. Un rebus avvolto dalla limpida scurità dei suoi capelli corvini. Netti nel loro colore, capaci di incorniciarla perfettamente. Lei che, inconsapevolmente, "offusca" nell' anonimato qualsiasi altra graziosità circostante. E' lei la mora preferita dalla notte. Ho spesso pensato che il suo magnetismo estetico derivasse proprio da quell' inconsapevolezza: della sua inusuale sensualità. Il suo aspetto è dolcemente affascinante e non maliziosamente provocante. E' femminile in molte delle sue manifestazioni: dallo sguardo alle movenze; a come esce dall' acqua. Del mare. Mi ricordo un episodio in cui la mia, cronica, criticità fu sconfitta. Avvenne quando la vidi ritornare dalla riva dopo un tuffo: la spiaggia affollata divenne, per me, priva di tutto ed il pallone, compagno di mille giornate al mare, un peso ingombrante tra i piedi. Fu un miraggio estemporaneo prima di ricadere nella realtà della mia fantasia.E' coinvolgente come la notte d' estate la morbida Esmeralda! Però come la calda stagione dura il tempo di far sorridere il pensiero.La mente. La mia mente, poi, ammira rimanendo distante dal mio cuore. Rigido nell' amare o probabilmente smanioso di una bellezza scelta da lui stesso. Una bellezza simile ma con occhi diversi, in grado di svestire un aedo: dedito ai sogni, ai racconti. Occhi indefiniti...ma questa è un' altra storia. Scritta in un libro ancora da completare...