L' altalena

UN ILARE SENTIMENTO...


Quando pensi di avere avuto molto. Che gli errori commessi siano solo il trampolino per un ulteriore miglioramento, quando credi che la vita è un guardare oltre... Ecco il cervello.Che irritato comunica  con il cuore dicendogli che la filosofia non può sempre rappresentare un rifugio perenne, non può identificarsi in un nascondiglio in cui le sensazioni più profonde si vanno ad infilare lasciando il campo ad altre emozioni. E' giusto scontrarsi con il proprio intimo, scrollarsi quel quintale d' orgoglio che puntualmente subentra nella decisione più solenne. Ridi, sei spavaldo, con una sicumera invidiabile poichè allenata da delusioni, però quando è il momento di pensare all' amore: tutto si ferma...NON SI PUò GUARDARE oltre...vorrebbe lei. Il passato proiettato nel cervello che, stanco di continui ghirigori o futili giustificazioni, prende il cuore e gli dice: "BASTA CON QUESTA RIDICOLA DIGNITà, qualsiasi cosa porta a lei". Si ma lei è il passato che mi ha dimenticato, che ho offeso, che mi ha indebolito, che mi ha fortificato. Lei è il passato. Così remoto da restare il presente più presente, non importa se il suo pensiero non contempli il mio IO, ma il mio IO è pieno di lei. Posso cantare, nuotare,lavorare, dedicare composizioni floro-scritte ad incredibili fanciulle, uscire con donne belle e divertenti: ma l' interno rimane bisbetico. E poi frena pensando sempre agli stessi occhi. Quanti poeti, cantanti, scrittori, artisti hanno etichettato il loro successo con una spinta che derivava dalla delusione d' amore più grande? Tanti. Spesso però il loro grido appassionato, descritto oralmente o sulla carta, raggiungeva le vette della notorietà rimanendo fine a se stesso. La lei fuggita era  il sinonimo di una rabbia che scatenava emozioni da materializzare con l' arte. Nonostante lei  non tornasse e non torni più. Vorrei continuare ad essere anonimo e senza successo...