Creato da aedor il 16/07/2008

L' altalena

su e giù...che è un piacere!

 

 

...RIPOSO FORZATO...

Post n°34 pubblicato il 02 Settembre 2008 da aedor
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Non sono in carcere- ancora...- ma mi hanno fermato...troppo dinamismo, dicono, richiede un pit-stop. Km ad alto consumo con poca benzina nel motore hanno bloccato la mia macchina fisica. Ora sono ai box. Dopo il tagliando ritorno in pista...wuom

 
 
 

LA VERITA' RIPOSTA.

Post n°32 pubblicato il 26 Agosto 2008 da aedor
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Una festa come tante. Quella di qualche sera fà. Qualche rituale convenevole, qualche faccia nuova, qualche bella donna, molti cocktails e tanto cibo. Ingredienti sufficienti per un compleanno estivo, immerso nel verde del giardino di una casa al mare. Il festeggiato è un ragazzo/ uomo, con una camicia casual in seta grigia: è contento della gente che è venuta a festeggiarlo, è felice soprattutto per un invitato. Il suo invitato preferito. Il suo bel Riccardo. Chi è Riccardo? Un omone di centoottantasette centimetri per quasi 90kg., con il viso pacioso e l' aria da maldestro intellettuale. E' uno storico, scrive libri dal medioevo al Gladio, dai Babilonesi a Napoleone; conosce perfettamente le vicende della guerra di Crimea,ma anche quelle di Cenerentola che racconta al suo bimbo di 3 anni. Già, è sposato Riccardo con una fantastica ragazza bionda che stasera è a casa: domani lei lavorerà a differenza di noi sedicenti "professionisti". Probabilmente la sua bionda non l' avrebbe portata, si sarebbe inventato una riunione di lavoro per lasciarla a casa. Come spesso accade da 2 anni a questa parte. Riccardo è grande e grosso, nella sua stazza c'è spazio per tenere nascosto più di un segreto, per riporre una verità. La sua e quella di Michele, il festeggiato. Loro si amano, alla follia. Si guardano come fossero adolescenti, sperando che nessuno se ne accorga, aspettando il loro attimo di intimità: fanno così da mesi. E da mesi che Riccardo vive in parallelismo tra l' essere un padre impeccabile ed un amante insospettabile. Michele lo ama. Riccardo ama Michele ma adora la sua famiglia, la sua bionda dal sorriso solare. L' adora ma non la ama: lei rappresenta il suo nascondiglio, la sua panacea: le permette di non sentirsi in colpa con il mondo, con i suoi colleghi, con i suoi genitori. Che non ammettevano e non ammettono diversità estreme: pretendevano e  pretendono uniformità, desideravano moglie e figli per il proprio ragazzone. Un omo più etero degli altri, magari come molti. Che hanno il suo stesso, ancestrale, problema, il suo dubbio.
 Un dubbio che gli spunta quando resta solo senza Michele e senza il suo bimbo. Quando si trova in auto e ritorna a casa dopo aver fatto l' amore con il suo uomo. Un quesito che lo assilla: dare alla sua coscienza un pò di ossigeno e non soffocarla per il bene del conformismo. Il segreto di Riccardo lo immaginano in tanti, solo in pochi lo conosciamo. Ed in quei pochi che trova il coraggio e la spregiudicatezza per essere se stesso: ride. E' il suo attimo di spontaneità. Qualità che gli manca ancora per gridare a tutti la sua naturale identità. La vera verità. Quella da non riporre. 

 
 
 

Pali e Capitani.

Post n°31 pubblicato il 25 Agosto 2008 da aedor
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L' antipasto è finito. Anzi il degestivo è stato consumato. La supercoppa italiana è stata assegnata non come prologo dell' imminente campionato ma come chiusura della scorsa stagione - 2007/2008. L' Inter l' ha spuntata, meritatamente, sulla As Roma: ai calci di rigore. Quando i tempi, sia regolamentari che extra, si erano conclusi sul punteggio di parità. Un 2-2 che premiava la caparbietà dei giallorossi al cospetto della (troppa) leziosità dei nerazzurri. Che dal dischetto centravano l' obiettivo, anzi la porta.

Il destino nei piedi dei due capitani. Totti, alzando il tiro, colpiva la traversa facendo sfumare alla Roma il match- ball, mentre Capitan Zanetti siglava l' ottavo penalty. Decisivo per la vittoria.

 
 
 

SENSI...DI RISPETTO!

Post n°30 pubblicato il 21 Agosto 2008 da aedor
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1993. Abel Balbo, bomber profilico dell' Udinese, è conteso tra Milan, Inter e Roma. Quest' ultima, trascorsi  gli ultimi due anni sotto la presidenza naif di Giuseppe Ciarrapico, necessita di stabilità. Fu così che in quell' estate, Balbo preferì la capitale alle potenze del Nord. Il cannoniere argentino fu convinto da un uomo, un magnate petrolifero, di nome Franco Sensi. Che, prelevando l' As Roma da Ciarrapico, volle concedersi il primo sfizio di una campagna acquisti durata 15 anni. Il 1993 vide dunque il passaggio di consegne tra la breve reggenza Ciarrapico e quella di Sensi&Mezzaroma: una diarchia che durò pochi mesi fino a quando Sensi decise di rimanere il solo ed unico Presidente. Per i tifosi giallorossi di unico fino a quel momento c'era soltanto l' indimenticato e scudettato(1983) Dino Viola. Il presidente del tricolore, delle coppe italia(4), di Paulo Roberto Falcao, dell' amara sconfitta con il Liverpool e delle "battaglie" diplomatiche e burocratiche con le squadre del Nord. Quel Nord che Franco Sensi volle sfidare, cercando di allargare il potere spesso SETTENTRIONECENTRICO, dando visibilità non solo alla sua Roma ma anche alle realtà calcistiche minori.

Sfide sul campo ma anche in lega: memorabili furono le sue scaramuccie dialettiche con Moggi, Galliani, Giraudo, Carraro e Matarrese. "Pretendeva" maggior sperequazione e per questo decise insieme alla cugina Lazio- allora nelle mani di Sergio Cragnotti-  al Parma- che fu di Tanzi- ed alla  Fiorentina- con l' ex Presidente Cecchi Gori- di vendere i propri diritti alla nascente piattaforma televisiva: Stream. Un gesto di forza che presagiva ad una nuova era calcistica non più ristretta alle solite Inter, Juve e Milan ma anche altre "sorelle". Il campionato di quegl' anni- flop finanziari(!) a parte- fu avvincente. Per 2 anni (2000 e 2001) lo scudetto andò ad appannaggio delle due romane. Anche se fu una parentesi meno duratura di quanto s pensi: Moggiopoli lo testimonierà...Tuttavia il 2001 giallorosso consacrò Sensi come il Presidente vincente in campo e autoritario in Lega.

IL 17 giugno 2001 la città si vestì a  festa "delirando" per il terzo tricolore della storia: Sensi, finalmente, portato in trionfo alla stregua di un Totti, di un Montella o del ReLeone Gabriel Batistuta.

Un trionfo che ha faticato ad arrivare nei primi anni della sua presidenza.I tifosi gli contestavano scarsi risultati ed acquisti non esaltanti. Con la scelta dell' allenatore Zdenek Zeman(1997-1999) il gioco della Roma divenne veloce e produttivo in fatto di reti fatte...e ahiloro subite...Ciononostante divenne una squadra in grado di vincere ovunque e forse,per questo, che in qualche gara venne "defraudata". L' accoppiata "pane/pane&vino/vino" formata da Sensi e Zeman s' inimicò qualche simpatia...L' estate del 1998 Zeman evidenziò alcune alterazioni fisiche di qualche giocatore dichiarando che LO SPORT DOVREBBE USCIRE DALLE FAMACIE...una frase che fece scalpore ed aprì eterni dossier legali. Sensi stimava il suo allenatore boemo, ma capì che il "palazzo" era stato leso. Scelse di cambiare rotta: Capello era l'uomo nuovo da mettere in panchina. Tra loro non sempre ci fu feeling: due personalità forti ed ingombranti rilassate però dai risultati della squadra. Nel 2004 Capello andò via, Sensi non era più in splendide condizioni fisiche ma sempre lucido.E sensibile quando accettò le dimissioni di mister Prandelli, il quale dovette abdicare, nel giro di un mese, alla guida della Roma per correre al capezzale della moglie malata.

Franco è stato un uomo forte, a volte brusco nei modi, paterno negli atteggiamenti e fiero nell' affrontare qualsiasi situazione. Ha creato un impero economico sapendolo gestire; aveva 82 anni ed era nato 1 anno prima della nascita della sua squadra. Nati tutti e due sotto il segno del Leone. Un ruggito che ci mancherà, ma difficilmente evitermo di scordare!

 
 
 

NOTTI LIETE.

Post n°29 pubblicato il 20 Agosto 2008 da aedor
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......La notte d' estate: è coinvolgente ed affascinante. Proprio come la sensualità di una donna: sai com' è fatta però non ti stanchi mai di osservarla, di volerla sfiorare: di doverla vivere. Di notte, ci si stanca, se non si dorme. Anzi di giorno si è stanchi se di notte non si riposa: è il prezzo da pagare. Come la sensualità femminile...è unica e non si può escludere solo perchè l' indomani si è fiacchi. La notte ha il colore del caffè accompagnato dallo zucchero delle stelle o dall' amaro del cielo coperto...ma è estate: il grande carro sovrasta gli occhi...che ne osservano il disegno in cielo. La notte d' estate è calda, spinge al dialogo, all' inventiva, alla conquista, all' edonismo,alle riflessioni, alle piacevoli sensazioni. Che svaniscono, sovente,durante la giornata... fino a quando il buio non riappare ed allora ripercorrerle diventa un gioioso obbligo...A breve,l' estate andrà in letargo: lasciamole qualche altra notte per farla sognare...

 
 
 

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