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RESTA CU' ME

       A volte non credo di avere la pazienza di aspettare eppure è una vita che aspetto. (rossella porro)

 

L'esortazione conosci te stesso è un motto greco, iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi e può ben riassumere l'insegnamento di Socrate, in quanto esortazione a trovare la verità dentro di sé anziché nel mondo delle apparenze.

 

donne: diavoli senza i quali la vita sarebbe un inferno

 

L'ATTESA

L'ATTESA DEL PIACERE è ESSA STESSA PIACERE 

 



 

VANITà

 

VENIRSENE

lei è la sua fi**

eterna, la sua fi** eterna è lei.

c'è un luogo o un istante di morte in vita.

è il piacere nel finale.

venirsene e venirsene in quel mondo.

lei è la sua fi**, di donna, calda e vera.

lei è i suoi occhi, socchiusi o maledettamente spalancati.

lei è il gesto ultimo nel quale sprofondare.

c'è un ritorno alla vita in quella morte in vita.

c'è una condizione di volo arrendevole.

ci sono miliardi di donne ed occhi e vino e c'è una notte che andrebbe bene per ogni donna.

e per ogni uomo.

c'è un seme di piacere che va a chiudere il cerchio dei suoni sul filo del collo di una donna, se riesci, se ti sforzi, e riesci a sfiorarlo, con le labbra, mentre prendi quella che è la rivincita che prendi dalla vita.

lei non è lo strumento, non è uno strumento.

ti suoni in tutte le apparenze possibili, ogni santo giorno.

non in quel momento.

non in quel tempo in cui te ne stai a scorrere, uomo fiume, in lei.

se riesci, se riesci, posa le labbra sul suo collo mentre ti spremi la vita, finendo il principio dell'inizio dell'amarla, in quella sua carne.

una disperazione trattenuta, conservata, sciolta.

lei è la tua disperazione, il tuo secondo vino, senza vetro. eppure di quella trasparenza che è perfetta, anche nel buio più totale.

lei è la sua fi**, e la sua fi** è lei che si fa donna in quel modo di darsi che solo le donne hanno.

le donne non fnano l'amore, le donne, quando amano, te lo fanno vedere, cosa sia l'amore.

quando stai per finire quella morte in vita, posale le tue labbra di uomo su quel collo di quella donna che è la tua sconsiderata fuga dall'esistere quotidiano.

solo in quel preciso momento, mentre stai per strapparti a questo ed ad ogni altro mondo reale, quando stai per compiere quell'ascesa e quella fuga dal probabile, finisci per capire ogni improbabile necessità.

lei è la sua fi**, e la sua fi** è il luogo, l'unico luogo, dove perdere il senno.

non c'è vino, droga, religione, che sappia rivelare la rivoluzione che è la vita, che non sia quel luogo, quella donna, che ti regala il ricordo della tua stessa nascita. (GGINOPINO)

 

 

A volte l'uomo inciampa nella verità,ma la maggior parte dei casi,si rialza e continua per la sua strada

QUESTO BLOG NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA, DATO CHE NON E' AGGIORNATO PERIODICAMENTE E NON HA FINI DI LUCRO: AI SENSI DELLA NORMATIVA VIGENTE, NON PUO' CONSIDERARSI UN PRODOTTO EDITORIALE (L.62 DEL 7/3/'01).

PER QUANTO ATTIENE AL COPYRIGHT DELLE IMMAGINI E I VIDEO USATI, PRESI DALLA RETE, NON HO ALCUN PROBLEMA AD ELIMINARLE...

 

 

 

 

FUNZIONE: ruolo ricoperto in un determinato contesto

Post n°213 pubblicato il 29 Marzo 2014 da vesirene
 

Il  corpo della donna -sessualmente- com'è configurato ha la funzione di accogliere l'altro. Possiamo paragonare il corpo a una casa ,a un rifugio, ma  non è  una chiesa, un ospedale, un ricovero per senza tetto. Nella casa si ospita chi è educato, chi rispetta regole , chi ha comportamenti adeguati, chi è gentile.

Il corpo dell'uomo -sessualmente - com'è configurato ha la funzione di entrare e di donare. L'uomo per natura, " generoso" (iihihii) com'è, non si domanda- (quasi mai)   in che casa sto entrando?- l'importante è entrare. Chi è la proprietarla della casa?- che gli frega;  lui ama entrare e donare, ma sopratutto ama trovar un posto accogliente. Il corpo dell'uomo ironicamente parlando ha funzione pubblica; in diritto e nel significato più generale del termine e l'attività svolta da un soggetto non nel proprio interesse ma nell'interesse della collettività.


 

 
 
 

e la danza continua

Post n°212 pubblicato il 28 Gennaio 2014 da vesirene
 

Aver fiducia in qualcuno è sempre buona cosa .

Aver fiducia nell'altro  ci rende sereni perchè sappiamo che possiamo contare su

qualcuno che ci vuol bene .

Non dar fiducia, equivale a star sempre sulla difensiva, ci costringe ad

esser sempre guardinghi e raffredda i rapporti che siano di amicizia o d'amore.

Quando mettiamo muri tra noi e l'altro ,l'altro si sentirà offeso dalla nostra non

fiducia. Nei rapporti interpersonali è buona norma non lasciarsi sempre dettare

dalla razionalità e da paure, e bene lasciar sempre una porta aperta; ma cio non

significa  che dobbiamo dar le chiavi a chicchessia, non significa esser

creduloni e non  dobbiamo  per forza berci tutto quello che ci viene propinato,

ma significa  solo esser prudenti.

Mi domando allora:" dove inizia e finisce il confine tra dar fiducia e esser

prudenti? Tutelarsi,  esser prudenti  cosa implica?

Implica che  dobbiamo star attenti ai campanelli d'allarme, ma spesso 

non prestiamo attenzione  a questi segnali o se pur  li ascoltiamo, diamo

all'altro il beneficio del dubbio e rimandiamo il parlar chiaro per "paura" delle

conseguenze, per paura che il nostro dubbio sia vero.

Allora ,cosa è meglio fare?

aspettar  che sia il tir a investirci? -cosa non consigliata- :-))

o è meglio  prender il toro dalle corna e parlar chiaro?

 

 
 
 

SE NON ORA, QUANDO

Post n°211 pubblicato il 10 Gennaio 2014 da vesirene
 

 

Una frase  che sento spesso che mi fa ribollir il sangue  - sopratutto

perchè la dicono donne-  è: "la colpa è delle donne

se la famiglia non funziona, la società non funziona "

-si! si sono emancipate troppo.

-non vogliono fare piu le donne,non son piu femminili.

-è stata stuprata? ma si, se l'e' cercata: aveva atteggiamento

lascivo, indossava  gonna inguinale, ect ect.

Premetto: ci sono comportamenti che anch'io non approvo, ma c'è sempre un

ma. Mi allaccio a quello che ho letto in giro: "Le donne adesso sono piu

intrapredenti; assumono comportamenti maschili."

Pur essendo d'accordo che la donna qualche volta  esagera, che va'

oltre il buon gusto, oltre la femminilità, è anche giusto dire che ha il diritto 

di esser  libera, di prendersi cio che  vuole, cio che desidera senza essere

aditata, senza esser crocifissa.

- Basta! Non dobbiamo per forza sottostare a certi canoni sociali

che la vogliono  donna, lavoratrice, mamma, amante , squattera, badante, e

puttana ( ma solo nelle mura domestiche) ma..non troppo, e mai sia invece 

cerca di uscire dal seminario cercando di essere  intraprendente,  l'uomo poi la

catalogherà come la classica donna con le palle. (che non sempre è sinonimo benevolo)

All' uomo, una donna con le palle non piace, fa' paura.

L'uomo vuole una donna rassicurante  (geisha)per  sentirsi macho .

"Le donne devono far le donne " questo sento spesso dire.

e cosa significa questa frase?

Che dobbiamo essere sottomesse per essere femminili e rassicuranti?

Star un passo indietro all'uomo affichè l'uomo si senta uomo e uomo

appagato?  Imparate voi  uomini a non far del vittimismo a non  incolparci

per le vostre frustrazioni e noi impareremo ad aver  giusta misura;

e la giusta misura si ottiene (qui si va ad occhio,

quando si parla di uomo e donna non c'è la bilancia di precisione)

provando e riprovando e se qualche volta la donna  ""esagera""  l'uomo non si

deve sentir meno macho , meno uomo o ancor peggio deleggittimato.

E se non siete, non vi sentite  alla nostra "altezza" incolpate solo voi stessi.

Cambiate! e cambiate il modo di vederci.

Siamo state per secoli mille passi indietro, che scusate se Forse si, alcune di noi

 qualche volta si comprortano come voi.

Per secoli   c'avete propinato modi di comportamento maschilista tanto  da

averli fatti nostri, e  si sa... i  cattivi compotamenti sono i piu facili da

seguire  e i cambiamenti invece sono lenti, e faticosì .

Non ci sono soluzioni immediate, non si hanno soluzioni nel  cassetto, e non è

facile arrivare a idee condivisibili, ma sicuramente  tra uno scossone e l'altro si

arriverà a trovar giusti compromessi.

 SE non ora quando.

 
 
 

Velate verità

Post n°210 pubblicato il 28 Dicembre 2013 da vesirene
 

Quando  una persona o  fidanzata, o accompagnata ,o  coniugata

cerca altra distrazione due sono le motivazioni:

1) é un seduttore/ seduttrice seriale

2) cerca altro perchè quello che ha non lo soddisfa piu; le motivazioni poi, possono/ sono molteplici  (ma questo è un altro capitolo)

 
 
 

Niente buonismo

Post n°209 pubblicato il 23 Dicembre 2013 da vesirene

Non credo nell'amicizia  in generale, in particolare non ci credo

perchè spesso ti delude peggio di un amore

ma quando  si riceve questo tipo di email

(lo so che è natale e sono tutti piu buoni)

poco poco  scuote fin nel profondo


buongiorno cara ....... :-) nonostante tutte le tue vicissitudini, credo che un giorno di tregua ... ti spetti di diritto ... e il miglior giorno x ottenerlo è senza il minimo dubbio la vigilia di natale ...il giorno in cui .. .tutti e dico tutti... ritornano bambini... il giorno in cui è facile... sorridere ... è facile stare allegri ... è facile sentirsi felici..... anche se, intorno, il mondo sta cadendo a pezzi. è questo... quello che ti auguro... di passare in serenità il natale con chi ti sta vicino... anche con me... eh si ... perchè quel giorno nn so quando  nn so dove ... io sarò lì... vicino a te!!
Un abbraccio speciale ad un'amica speciale
tanti auguri.

Dopo questa email non ci sono parole.

 

 

 
 
 

Donna avvisata mezza salvata

Post n°208 pubblicato il 22 Dicembre 2013 da vesirene
 

Ci sono  tanti tipi di uomini, come ci sono tanti modi di comportarsi;

 ma ci sono due tipi di  comportamento veramente sgradevoli.

Il comportamento (tecnica di caccia) dell'uomo stronzo e dell'uomo bugiardo.

Nessuno dei due comportamenti sono apprezzati

da una donna logicamente,ma tra i due modi di fare è

""meglio"" l'uomo stronzo che quello bugiardo.

Dall'uomo stronzo sai sempre cosa aspettarti: niente!

Non si nasconde dietro belle parole, non aspettatevi corteggiamenti;

il suo intento è chiaro: scopare e andar oltre.

Sia chiaro... anche l'uomo bugiardo vuol solo scopare

Tutti  lo vogliono (non siamo nate ieri)

ma è il modo  di fare che cambia che fa la differenza.

L'uomo bugiardo è subdolo fa leva sulla parte di voi

piu sensibile, vi manipola vi fa credere ciochè non c'è.

Approfittare calpestando emozioni è certamente piu crudele .


 

 
 
 

ma poi, siamo veramentei educati?

Post n°207 pubblicato il 20 Dicembre 2013 da vesirene

Perchè... non stiamo attenti alle parole che usiamo?

La parola educare significa secondo il dizionario:

far crescere e maturare qlcu.dal punto di vista

morale e intellettuale; in un contesto generale

è una bella parola ricca di significato.

Etmologicamente significa: sviluppare, affinare con l'insegnamento.

Dal latino: [educare] composto di [e] fuori e [duco]

condurre. Tirar fuori.

Ma quando poi  la parola  la usiamo per dire:

"Ti ho scritto, ti ho risposto, ti sto parlando per educazione "

acquista per chi la subisce un significato sgradevole,

(eppure la persona ci sta dicendo che è educato)

infatti  alle nostre orecchie ci arriva, ci suona come:

"se  non fossi moralmente intellettualmente affinato ti manderei  a fan..."

Sentirsi dire  questa frase da una persona

a cui  si vuol bene, a cui hai dedicato tempo pazienza , amicizia è

devastante; sopratutto quando pensi di non aver fatto niente da

meritare un tal trattamento.

Spesso la gente pensa di esser gentile usando parole dal significato positivo,

ma ...impariamo che tutto dipende: dipende da come usi

la parola, in che contesto la usi e con chi la usi.

 

 

 

 
 
 

Agente 007 con licenza di ....

Post n°206 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da vesirene
 

Quante di noi sanno codificare i segnali verbali e non verbali

 di un uomo?  Sono quasi sicura al 100x 100 ,tutte;

ma facciamo l'errore di dar a quei messaggi il beneficio del dubbio.

1 segnale)  Dolce: "non ti merito"

- te credo ...chissa chi ti sta meritando?

2) Mi  sei stata  molto vicino ,di molto aiuto quando ne ho avuto bisogno.

- qui gatta ci cova :"non ha ""piu bisogno"" di me?!!

3) POi quando non ci cercano piu come prima, la risposta che ci diamo

è sempre la stessa: " ma siii... sono piu occupati!"

4) gli sms si riducono?!

-  colpa del gestore telefonico: la ricarica telefonica è sempre piu salata!

-ma ....non aveva la tariffa 1000 sms al mese?

boh!!!

5) "mi dispiace... ho la testa piena, è un brutto periodo, voglio star da solo.

- da solo? come no .... da solo? in compagnia di chi? e la vera domanda.

6) Non posso venire all'appuntamento :" ho l'idraulico in casa"

"é saltato l'impianto elettrico, sto aspettando l'elettricista"

"la caldaia si è bloccata"

" ho la schiena a pezzi "

"il cane deve fare pipì"

- gli imprevisti capitano e come non credere al fato, alla sfiga ?

- saremmo  poi tacciate come mal fidate .

-mannaggia!!..... tutte a lui capitano.

7) "perdonami, scusami ,solo questo posso dirti adesso"

- e qui un  dubbio dovrebbe balenarci ?!!

Ma noi...... siamo come S.Tommaso, abbiamo bisogno che ci dicano

chiaro tondo: " Sei stata una piacevole parentesi"

Ehmm!..... ma , cosa avrà voluto dire con sta frase?  :-)

 

 
 
 

parlatene bene, parlatene male purché ne parliate

Post n°205 pubblicato il 02 Dicembre 2013 da vesirene
 

Odio e amore:  Due sentimenti forti

uno l'opposto dell'altro

ma entrambi con una propria luce, ed energia vitale.

Quando proviamo uno dei due sentimenti per

qualcuno che sia positivo o negativo,

diamo  a quella persona un' importanza.

Nel momento in cui non proviamo piu nessuno dei due sentimenti

ma  ignoriamo ("sentimento " neutro)

lo facciamo perchè non abbiamo piu nessun  interesse.

Penso  e credo che ignorare qualcuno

è la cosa piu brutta che gli si possa fare, equivale

a una non considerazione; a un non esisti!

 

 
 
 

ruoli contraposti

Post n°204 pubblicato il 29 Novembre 2013 da vesirene
 

Interpretare due ruoli nella stessa commedia è difficile.

Non si puo' interpretare sia la vittima che il carnefice,

il dotto e il cretino, l'eroe e il cattivo.

Devi per forza interpretare uno, uno solo di questi  perchè

ne esca un ruolo convincente .

Interpretare due ruoli significa condizionare

annullare, contaminare entrambi i ruoli.

Nella vita succede medesima situazione.

Alcune persone quelle piu sensibili , piu empatiche

si immedesimano troppo nell'altro

e interpretano se' stessi e l'altro.

Pensano  come si comporterebbe l'altro

sostenendo le ragioni dell'altro e le proprie  in una continua contradizione.

Ma in una situazione in una discussione

che coinvolge entrambi interpretare due ruoli:se stesso e l'altro

non è auspicabile, ne nasce  un equilibrio insano.

Si verifica che entrambi ognuno dal suo punto di vista ha ragione

e quello che interpreta i due ruoli si troverà combattuto,

si troverà tra l' lncudine e il martello.

Soluzione così non c'è

o  si soccombe alle ragione dell'altro o  si resterà in bilico

su una continua altalena.

IN tutte le battaglie per forza di cose c'è sempre 

un vincitore e un vinto; c'è sempre una ragione ,un'idea piu forte, ma

sopratutto conta avere una forte personalità

convincente che non si lasci forviare dalla ragione

dell'altro e/o da facile empatia.

Purtroppo quando si hanno idee diverse i compromessi non sevono.

Spesso i compromessi in queste situazioni  non sono ne zuppa ne pan bagnato


 

 

 
 
 

dimmi che aggettivo usi e ti dirò chi sei.

Post n°203 pubblicato il 24 Novembre 2013 da vesirene
 

Arrogante: Che si comporta con insolenza e aggressività,

sinonimo tracotante; che ha un atteggiamento

di superiorità e di disprezzo persona presuntuosa

Stronzo: persona stupida, inetto, odioso, cattivo.

Quando interagiamo con gli altri, spesso la sicurezza

di saper sempre cosa dire e la consapevolezza di come siamo ci fa

(chi piu chi meno)

comportare da stronzi o da arroganti.

Pensiamo di aver in tasca la verità e con odiosa  cattiveria,

con aggressività, insolenza e presuntuosità

la scioriniamo agli altri.

Meno male però, che c'è un ma, c'è una

sottile linea  che fa la differenza tra persona

intelligenti e sensibili,  da persona piena di se'.

La differenza sta appunto nel capire mentre ci poniamo agli altri

che grado di stronzaggini stiamo dicendo;

nel capire quando è il momento

di tacere , di metter da parte orgoglio e arroganza.

Ma la cosa piu importante

sta nel dosare la giusta stonzaggina o la giusta arroganza

senza  mai abbinarle insieme

Usare con gli altri  entrambi gli aggettivi

nello stesso medesimo

momento ci  renderebbe ,ci rende  persone

con una sensibilità pari allo zero, persone ciniche

con un super ego smisurato.

E di persone così... ne ho incontrate.

 

 
 
 

basta un poco di zucchero e ...

Post n°202 pubblicato il 23 Novembre 2013 da vesirene
 

Non tutti i "ti voglio bene "sono uguali;

posso voler bene a una persona senza però  ci sia anche

la componente, l'addizione:

ti voglio bene + per te farei...

ti voglio bene + ci tengo anche a te .

Tutti, chi piu chi meno  siamo bravi a dire "ti voglio bene"

lo diciamo continuamente

ai figli , all'amico /a, all'amante, al marito/moglie

lo diciamo perfino al nostro cane, gatto, pappagallo.

ma quanti realmente "ti  voglio bene" scaturiscono da dentro?

dall'intimo piu profondo?

Voler bene a qualcuno e tenerci è molto piu complesso;

significa che per quel qualcuno potrei

limitare la mia libertà, il mio egoismo:

non piu io al centro del mio universo (vita) ma insieme.

Tenere : verbo tr. significa: stringere, prendere, afferrare,

impugnare, reggere, sostenere.

E tenere a qualcuno non implica per forza  che debbo

fare cose eclatanti per dimostrarlo del tipo :"per te mi butterei da un ponte"

ma  basta vivere la quotidianità pensando, facendo cose 

che farebbe piacere all'altro.

- un bacio inaspettato.

-una parola carina

-una parola sensuale

-il suo dolce preferito.

-un gesto

-una sorriso

-una battuta scherzosa-ironica

-far oscillare l'ago della bilancia anziche

da una parte,ma dall'altra

- una rinuncia

-un ..........

 

 
 
 

Che rompicapo sei?

Post n°201 pubblicato il 11 Novembre 2013 da vesirene
 

Il gioco da tavola rompicapo per eccellenza è il puzzlè.

Il puzzlè è composto da piu elementi di varia forma

che s'incastrano uno nell'altro, e come risultato  finale 

ci dà un immagine. Immagine che spesso conosciamo già, e

questo dovrebbe rendere piu facile completare il puzzle; ma non

sempre è così, i pezzi sono tanti e ci si confonde

facilmente: osserviamo il pezzo e...

sembra proprio il pezzo giusto e

 cerchiamo di farlo combaciare : lo giriamo a destra a

sinistra sopra, sotto , lo forziamo ...ma non va!

eppure... sembrava proprio il pezzo giusto.

Quante volte succede la stessa cosa nei rapporti interpersonali?

Quante volte crediamo di aver detto la cosa giusta;

fatto la cosa giusta,al momento giusto, ma.. qualcosa non  scatta.

Il pezzo non s'incastra.

Nel puzzle lo capisci quasi subito, invece

nei rapporti, ci sbatti la testa piu e piu volte.

E le domande piu soventi  che ci facciamo sono:

Sono sbagliata io? o e l'altro sbagliato.

Sono io che non capisco ? e o e l'altro che non capisce.

Sono io che non so esprimermi o e l'altro che è ottuso

Sono io che sono ottusa a spiegar qualcosa che l'altro

non puo  e non potrà capire? O sono io che sono ottusa e 

pecco di superbia  affidandomi alla logica come unicà verità.

La logica spesso  confonde, ti rende sicuro,

troppo sicuro nel modo di vedere l'oggetto.

SIcuro di esser nel giusto,ma non sempre

si è nel giusto; e anche se fossimo nel giusto

non è giusto andar avanti come  buldozer

Bisogna aspettare i tempi dell'altro.

E' bene, fermarsi e aspettare se  teniamo veramente all'altro

 

 

 
 
 

Giusto e/o sbagliato

Post n°200 pubblicato il 29 Settembre 2013 da vesirene
 

Si fanno o si dicono cose che sono o giuste o sbagliate.

Possono esser giuste per noi e sbagliate per altri

e questo è nella natura delle cose: avere visioni diverse.

Ma puo succedere che siano sbagliate anche per noi,

e qui allora la cosa diventa piu complicata, la consapevolezza che siano sbagliate, ma continuiamo ugualmente a farle a sbagliare.

Giustifichiamo la cosa con: ci fanno star bene.

SI, ci fanno star bene  ma forse fanno star male chi ci sta intorno.

C'interessa piu che stia bene l'io soggetto?

o c'interessa piu il tu, il voi.

Il noi sarebbe l'ideale, ma è difficile che aspirazioni, idee, 

hobby, priorità del noi coincidano;

il noi non va sempre a braccetto.

O spesso è così sottile la linea di confine tra

giusto o sbagliato che facciamo fatica a vederla.

 
 
 

Ho visto cose che voi umani

Post n°199 pubblicato il 12 Settembre 2013 da vesirene
 

Noi umani: così strani, così pragmatici, così formali, così semplici.

Ricordo che tra  bambini si usava dir una frase: " tu dai una cosa a me io do una cosa a te"

Tra adulti usiamo fare e dire stesse cose con l'unica differenza che i bambini sono naturali e semplici noi invece seguiamo etichette.

Non voglio criticare questo modo di fare, è anche giusto aver regole, doveri,seguire etichetta, ma vorrei che non sempre aspettassimo il ricevere per dare.

Non voglio neanche impostare il discorso sul bene incondizionato, su quant'è bello donare senza aspettarsi niente (non sarei la persona piu adatta a parlarne) ma voglio sottolineare un modo di fare, un modo troppo formale di comportamento che spesso ci rende persone poco elastiche e troppo impostate.

Faccio  esempio banalissimo

- Se invito a pranzo una persona, non mi aspetto che la stessa  ricambi invito per seguire etichetta, e la rinviterò (anche se la stessa non ricambia) per il semplice piacere della sua compagnia.

- Se mi inviti a pranzo, io poi  ti inviterò non per ricambiare, ma per piacere di farlo e ti inviterò quando ho il piacere di farlo, senza obblighi, senza formalismi.

 

 
 
 

la critica della ragion non pura

Post n°198 pubblicato il 08 Settembre 2013 da vesirene
 

Quante volte ho sentito affermare questa frase: "anche se crudele preferisco la verità"; ma quanti di noi sono in grado di sopportarla?

credo pochissimi: fra il dire è il fare c'è di mezzo il mare.

Facile è affermare di voler ascoltare tutta verità , nient'altro che la verità ,difficile è poi  sopportare critiche, restare tranquilli prendendone  coscienza.

I modi di reazione alla critica sono tanti.

1) Guardiamo l'interlocutore con freddezza, e con tono alterato, increduli e scettici a cio che abbiamo appena  udito  rispondiamo con un:"non credevo che pensassi questo di me"

- oppure "se pensi questo di me non sei la persona che credevo"

e nella peggiore della ipotesi"aggrediamo" la persona con un:" se io sono così ,tu sei peggio di me"

2) Restiamo senza parole prendiamo atto di quello che abbiamo sentito non convinti e pensiamo :"ma no, realmente non pensa quel che ha detto"

3)Restiamo allibiti e cerchiamo di fargli cambiare opinione giustificando i nostri difetti.

4) Prendiamo atto della critica, sappiamo che è la verità, ma non ci frega piu di tanto e giusto per completare il quadro aggiungiamo alla lista altri nostri difetti: " caso mai non si fosse accorto di quanto siamo ..."

5) dopo la critica appena ascoltata assumiamo un atteggiamento di sufficenza pensando :" Se fosse una critica costruttiva la prenderei in considerazione, ma così non è"

Quanti di noi sono capaci di accettare una critica?

e ancor meno quanti sono capaci di migliorsi dopo una critica?


 

 

 
 
 

chi trova il sarcasmo trova un tesoro

Post n°197 pubblicato il 20 Agosto 2013 da vesirene

ll  sarcasmo viene utilizzato molto spesso per ferire con eleganza l'altro. Il sarcasmo viene usato come si usa l'umorismo e l'ironia, ma non sempre come l'ironia è benevolo; dipende, appunto sempre, a chi è rivolto il nostro sarcasmo.

Il termine sarcasmo deriva da greco sarkazein, che significa "fare a brani la carne come potrebbe fare un cane" Il dizionario recita così : sarcasmo "Aspra affermazione, penetrante o amara; scherno o rimprovero tagliente";una serie di considerazione amare, caustiche o pungenti, che esprimono disprezzo, spesso facendo uso di un'affermazione invertita o ironica, in risposta a qualche offesa o dispetto subiti, con l'intento di ferire i sentimenti altrui".

Quando usiamo il sarcasmo, lo usiamo per nascondere la nostra aggressività spesso inconscia; aggressività che non possiamo esprimere direttamente, e in risposta al torto subito o al dissenso che non possiamo esprimere ( perchè la persona "è ottusa" perchè sono parole al vento ect ect ) usiamo il sarcasmo per danneggiare l'autostima dell'oggetto bersaglio, o di diminuirne il prestigio agli occhi degli altri.

In genere questo modo di comportarsi, questo sarcasmo cattivo  lo usiamo con persone che poco stimiamo. Tutt'altra cosa è invece usare il sarcasmo  con le persone importanti ai nostri occhi; usiamo il sarcasmo  per non offendere la persona in maniera troppo diretta; lo usiamo quasi in forma giocosa per non  annoiare  ripetendo sempre la stessa tiritera, lo stesso dissenso. Usiamo il sarcasmo anche  per nascondere una nostra debolezza-fragilità; lo usiamo come uno scudo per camuffare le continue delusione che ci da l'altra persona che viaggia forse sul binario parallelo

 

 

 

 
 
 

Un binario unico ,tempi diversi.

Post n°196 pubblicato il 22 Luglio 2013 da vesirene
 
Tag: Tempo, treno

C'è un tempo per tutto.

C'è un tempo per correre.

C'è un tempo per riflettere.

C'è un tempo per godere attimi.

C'è un tempo che è il mio tempo; il tempo della maturità.

Un tempo lento da gustare piano.

E' il tempo che sfugge,ma non importa se resto indietro, non importa

se il treno passa: di treni ne passeranno ancora.

Adesso, meglio godersi il panorama che prendere quel treno al volo.

 

 
 
 

fottere [fót-te-re] v. (ind.pres. fótto ecc., pass.rem. fottéi, fottésti, fotté ecc., 3ª pl. fottérono)

Post n°195 pubblicato il 20 Luglio 2013 da vesirene
 
Tag: fottere

 v.tr. [sogg-v-arg] volg. 1 Possedere qlcu. sessualmente; avere rapporti sessuali.

La parola fottere significa anche: imbrogliare, ingannare, bocciare (fottere) qualcuno o vincere qualcuno; esemp. gli avversari ci hanno fottuti. Significa anche rubare : mi hanno fottuto l'auto. Nella forma fottersene significa non curarsi di qualcuno o di qualcosa, infischiarsene.

SE fottere è un sinonimo per indicare che si sta possedendo qualcuno sessualmente e come voler dire, che sessualmente imbrogliamo, inganniamo, non ci curiamo dell'altro,anzi ci  infischiamo dell'altro; quindi fottere qualcuno sessualmente significa fregarsene dell'altro per il proprio rendiconto.

Gergo piu usato nel vocabolario maschile :"me la sono fottuta" Logicamente sto parlando di sesso, non dell'amore. Far l'amore dovrebbe escludere di per se la parola fottere.

 

 
 
 

presunzione d'innocenza.

Post n°194 pubblicato il 19 Luglio 2013 da vesirene
 

La buona fede corrisponde all'agire di un soggetto che non intende ledere nessuno, né ha un minimo sospetto che il suo comportamento possa essere lesivo.

esempio: Se un soggetto afferma una cosa sulla propria persona l'altro appunto in buona fede non dovrebbe metter in dubbio che non sia verità, sopratutto se l'argomento il fatto in questione non giova a nessuno dei due affermare il contrario. Ma spesso valutiamo gli altri secondo il nostro metro di vedere. E' una forma di proiezione la nostra: quella di attribuire ad altri  ciò che rifiutiamo di noi stessi.

-se noi siamo bugiardi incosciamente pensiamo che  anche gli altri hanno qualcosa da nascondere

-se tradiamo, anche l'altro molto probabbilmente è un traditore.

-se molte  donne fingono  (per motivi x)di provare orgasmo di conseguenza per semplice equazione tutte fingono. Incosciamente o consciamente fingono.

Spesso la  presunzione di sapere, di capire l'altro non ci fa vedere al di la del naso.

 

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: vesirene
Data di creazione: 08/12/2009
 

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Non importa a cosa credi,l'importante è credere!

 

Il desiderio è come fuoco che si alimenta dalla stessa aria che consuma per bruciare....più brucia e più si alimenta !!!

(pin7p)

 

Sei donna e
sei chi sei e
sei la donna che
è irrequieta
tranquillamente indomita
ti tieni a bada

(gginopino)

 

Quando non farò piu domande... è perchè non m'interessano più le risposte..                                                                          

 

Brivido dara' la carezza a quel vello che il dolce monte ricopre ed esplorar con umide ed ansimanti labbra quel che cela all'ignaro occhio. E far si che, anche dal nero manto, sbocci il roseo fiore della passione.

(L. paolo)

 

La bellezza di una donna s'esprime nell'armonia tra corpo e mente

Quella del vino  nell'armonia  di sapori e profumi

Il rischio di un uomo in entrambi i casi è..... d'ubriacarsi

(Lopez N.)

 

ANIME

CONQUISTARE LEI AFFINCHè MI DONI LA SUA ANIMA

ED ESSERNE CONQUISTATO AFFFICHè LEI COCCOLI LA MIA ANIMA

(Kriss321)

 

Colui al quale  confidate il vostro segreto,diventa padrone della vostra libertà

(Francois de la Rochefoucauld)

 

 

!

SOLO PER TE IO CAMBIERò PELLE!

 

SAKAMOTO

COSA SEDUCE UNA DONNA CON LA D MAIUSCOLA

IL FASCINO DELLA MENTE. 
LA SEDUZIONE DELLE PAROLE. 
GLI UOMINI,CHE FANNO PAZZIE PER UNA DONNA
.

 

 

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Quando si guarda a lungo nell'abisso....Poi l'abisso guarda dentro te


 

La giusta posizione del filosofo non consiste nell'affermare, ma nell'interrogare; non una risposta a tutte le domande, ma una domanda ad ogni risposta. Mettere in evidenza le opposizioni, renderle lampanti, portare la comunità all'altezza della situazione e quindi chiederle di trovare una soluzione, o di ammettere che esiste una contraddizione irriducibile..

 

 

 

PENSACI!!!

SE UN UOMO TI TRATTA  COME SE NON GLI è NE FREGASSE UN CAZ.. DI TE,

NON CLI è NE FREGA UN CAZ.... DI TE, DAVVERO, SENZA ECCEZIONI

http://www.youtube.com/watch?v=vMSB37rrlTs&feature=youtu.be

 

 

LA DONNA SA DONARE L'ANIMA PRIMA DI CEDERE IL SUO CORPO

 

In realtà temiamo il domani solo perché
non sappiamo costruire il presente
e quando non sappiamo costruire
il presente ci illudiamo
che saremo capaci di farlo domani, e
rimaniamo fregati perché domani finisce
sempre per diventare oggi.

-- Muriel Barbery

 

 

La cosa più importante nella vita è amare qualcuno.

La seconda cosa più importante nella vita è avere qualcuno che ti ami.

La terza cosa più importante è che le prime due accadano in contemporanea.

H. Schneider

 


GLI UOMINI VORREBBERO ESSERE SEMPRE IL PRIMO AMORE, QUESTA è LA LORO SCIOCCA VANITà. LE DONNE HANNO UN ISTINTO PIU SOTTILE, A LORO PIACE ESSERE L'ULTIMO AMORE DI UN UOMO

 

un cervello che iucula alla stessa velocità di un pisello eccitato

pruduce la stessima cazzata

 
 

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