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  ...sicuramente qualcuno se ne dispiacerà, ma i panni dell'avvilito calpestato non mi si addicono (troppo stretti)... Sono peccatore per serena vocazione e, se ne ho, non nascondo le mie intenzioni, né gli errori, quando li commetto. Per costituzione e convinzione, sono refrattario alla maldicenza, al pettegolume, alla delazione. Non so farmene strumento e, quando ne sono l'oggetto, non riesco a non sorriderne perchè mi diverte la stupidità dell'inutile fatica di inventar colpe per me che ne ho già tante (ma tante!) di vere, concrete, palesi. Mah... e pensare che certa gentucola, essendo adusa a nascondersi e a nascondere, poi va pure implorando discrezione e segretezza.  Uno dei preziosissimi insegnamenti che compongono la immensa eredità morale lasciatami da mio padre, dice: parlano alle nostre spalle coloro che non sono degni di camminare al nostro fianco... perché, si sa, "...delatores et maledicos, hominum genus pestiferum et exsecrandum" (Bartolomeo Sacchi, detto il Platina).d.