Creato da veuve_cliquot il 10/01/2011

La Specola

"Non mi piace la via che conduce qui e là. Non bevo alla fonte verso cui tutti s'intruppano. Detesto ciò che é comune, popolare e senza regole" Callimaco

 

« LEGGEREMANTA »

MEDITERRANEO

Post n°66 pubblicato il 15 Maggio 2011 da veuve_cliquot

 

I greci lo chiamavano “il mare tra le terre”, i romani “il nostro mare” e gli arabi “mare di mezzo”. Il mediterraneo ha 46000 Km di coste lungo le quali vivono quasi 130 milioni di persone. Milioni di persone vivono grazie alle sue risorse, ma è proprio a causa dello sviluppo demografico e industriale dei paesi del mediterraneo che oggi il nostro mare interno è super sfruttato.

L’Italia è  “teoricamente” il paese più virtuoso tra quelli che si affacciano sul Mediterraneo, con ben 29 aree protette che coprono 3000 km2 . Ma questo primato è solo virtuale perché molte di queste aree protette non funzionano affatto: solo 12 fra tutte le aree protette italiane del Mediterraneo, hanno requisita indispensabili per una corretta tutela. Di fatto molte di queste aree esistono solo sulla carta: soffrono della pressione del turismo e dell’urbanizzazione delle coste e al loro interno si pratica la pesca di frodo e si naviga liberamente. Come al solito i finanziamenti sono scarsi e non esistono leggi adeguate per far rispettare i divieti. Eppure nelle poche aree in cui si riesce a far rispettare le leggi (Portofino, Tavolara, Porto Guaceto e Miramare) i fondali sono ritornati pieni di vita con un recupero in pochi anni della vita marina. Certamente bisogna considerare anche l’economia del luogo, di chi vive di pesca e di turismo, eppure, a Torre Guaceto, in cui i pescatori si sono astenuti per qualche anno dalla pesca nella zona protetta, attualmente al di fuori dei confini dell’area la pesca è triplicata in quanto l’area protetta è diventata un luogo di riproduzione da cui poi i pesci migrano e possono essere pescati.

Eppure tutto ciò non viene capito e il grosso problema è lo scontro tra la conservazione dell’ambiente e l’economia a breve termine: riuscire a far capire a tutti che le due esigenze a lungo termine, coincidono, non è semplice. Questa delle aree marine protette è il tipico esempio dell’assoluta mancanza di lungimiranza, di programmi a scadenza più lunga di una legislatura (ammesso che ci si arrivi), tipica dei nostri governi. La protezione dell’interesse a breve termine, senza nessun interesse per quello che succederà in futuro, avrà solo degli effetti catastrofici che pagheranno le generazioni future.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

QUESTO BLOG

Perché un altro blog? Non credo che il mondo ne abbia necessità ed esso non nasce nemmeno da un mio bisogno di esprimere fatti o sensazioni personali.

Non sarà quindi né un diario personale, né una valvola di sfogo di sentimenti ed emozioni.

Scriverò di fatti, articoli di giornali, libri, frasi che mi hanno fatto pensare, ragionare, riflettere, che mi sono piaciuti o non piaciuti, che hanno risvegliato il mio senso critico e anche qualche rotellina un po' arrugginita del mio cervello.

Sarà il blog di una persona che ritiene ancora di avere un cervello pensante libero da ideologie, dottrine, fedi e prese di posizione o di campo acefale.

 

ULTIMI COMMENTI

ULTIME VISITE AL BLOG

trixtyFlaneur69claudio.960viaggiodglmetro.nomoSolesdemarlord_of_bordernessundubbioTi_cerco_over60evaristo.pozzohjdroxveuve_cliquotoceanomare14ossimora
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963