Creato da veuve_cliquot il 10/01/2011

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"Non mi piace la via che conduce qui e là. Non bevo alla fonte verso cui tutti s'intruppano. Detesto ciò che é comune, popolare e senza regole" Callimaco

 

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POLEMICHE

Post n°117 pubblicato il 06 Febbraio 2012 da veuve_cliquot

C. Monet: Strada sotto la neve

 

Il termine polemica deriva dal greco "πολεμικός" che significa "attinente alla guerra", e designa quindi una sorta di guerra, per lo più verbale, condotta contro un avversario detto bersaglio della polemica…. Le caratteristiche del discorso polemico sarebbero le seguenti: 1) l'individuazione di un avversario, detto appunto bersaglio della polemica, che spesso viene nominato, nell'enunciato, con uno o più atti di aggressione;2)  l'allargamento del discorso: dai fatti, dall'argomento originale della discussione, si passa alle parole del bersaglio (spesso l'interlocutore stesso). Il discorso dell'avversario viene analizzato, ripreso e strumentalizzato ai propri fini. 3) un ulteriore, secondo allargamento del discorso: partendo dai fatti e dall'enunciato contrario si passa a parlare anche del bersaglio stesso, inteso come persona… “

Ho preso questa definizione da Wikipedia perché ormai la parola “polemica” è diventata di uso comune nei giornali e nei telegiornali quando succede qualche cosa. Dopo qualsiasi disastro, disagio o fatto fuori dal comune, subito si inizia a parlare di polemiche. Che un treno ritardi, che una nave affondi, che nevichi un po’ di più, dal secondo giorno ci sono le “polemiche”: sulle carenze, sui ritardi, sui soccorsi.

L’ultima riguarda la nevicata su Roma, sui ritardi nel togliere la neve, sulle code che si sono formate “paralizzando” la città. Io capisco che a Roma nevichi ogni 25 anni, ma credono che nelle altre città (Torino, dove abito, per esempio), la neve sia stata tolta in due ore o che il primo giorno che ha nevicato non ci siano stati disagi, incolonnamenti, ritardi per tutti? Senza dubbio a Torino siamo un po’ più organizzati, molte persone come la sottoscritta nel mese di Novembre montano le gomme da neve (più per il ghiaccio che non per la neve) come anche i bus, abbiamo molti più spazzaneve, ma la neve dai marciapiedi non la toglie il comune ma i negozianti o i condomìni, i bus vanno a rilento e anche chi va in macchina, sa che quel giorno dovrà andare a passo d’uomo e arriverà in ritardo e passerà magari ore incolonnato. Per poi non parlare dei parcheggi, bloccati dai mucchi di neve accumulati dagli spazzaneve per cui parcheggiare diventa difficilissimo. Non so come la pensino i romani ma credo che un po’ di disagio 30 cm di neve lo provoca  ovunque per cui le polemiche tra il loro sindaco e la protezione civile mi sembrano non dico sterili, ma piuttosto ridicole.

Ma 30 cm di neve richiedono l’intervento della protezione civile? Questa è la prima domanda che mi sono posta. Ma cosa doveva fare la protezione civile, prendere in braccio le signore romane e far loro traversare la strada? Che poi il sindaco abbia capito 3 cm e non 30, non mi sembra che questo abbia provocato morti e distruzione! A Roma nevica raramente quindi è normale che siano meno attrezzati che non Torino o Milano, per cui anche quando quel po’ di neve arriva, credo stupido gridare all’incompetenza e all’incapacità dei singoli che non hanno previsto il disagio dei cittadini.

Le polemiche di cui si parla sempre dopo qualche evento che esce dal normale fluire degli eventi mi sembrano lo specchietto delle allodole per allontanare i cittadini dai reali problemi. Invece di polemizzare per 30 cm di neve a Roma, perché non si polemizza su tutti i soldi che prendono i partiti come rimborsi elettorali? La neve a Roma è arrivata come “il cacio sui maccheroni” per distoglierci dalla vergogna che il casi Lusi ha sollevato: dalla quantità di denaro che viene tolto ai cittadini sotto la voce “rimborsi elettorali”, all’inettitudine di chi dovrebbe governarci e che non si rende nemmeno conto che rubano anche a “casa loro”.  Sono letteralmente rimasta a bocca aperta quando ho sentito la cifra che viene data ai partiti come “rimborso” (il finanziamento era stato eliminato con un referendum…che finezza linguistica sostituire la parola finanziamento con rimborso!) per le spese elettorali e che viene dato anche a partiti che non esistono più. Sinceramente che Lusi li abbia rubati, non me ne frega nulla: erano già soldi rubati! Sì, rubati agli italiani, alle loro pensioni, agli asili nido, agli handicappati, alle scuole, alle borse di studio, ai monumenti, alla ricerca. Per quel che mi riguarda si potrebbe anche fare a meno delle campagne elettorali: per eleggere sempre gli stessi senza possibilità di scelta, a che serve fare una campagna elettorale? Tanto, che scelta abbiamo?

 
Rispondi al commento:
lorifu
lorifu il 15/02/12 alle 12:26 via WEB
Sono d'accordo sul passaggio dalla neve ai reali problemi degli italiani non ultimo l'ennesimo caso di corruzione e ruberie che ormai mi pare abbia travolto tutto e tutti. E cavolo, mi chiedo : E' possibile che il Sig. Lusi, alla faccia di tutti gli italiani se la cavi soltanto patteggiando? :-))
 
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