1 destino

Post N° 90


Ognuno di noi si sarà trovato almeno
una volta nella vita ad avvertire il peso di aspettative altrui verso la propria persona. Non è piacevole. Da piccoli i nostri genitori. Da grandi il nostro partner, i nostri figli...E’ terribile il vissuto, ci sentiamo invasi, vampirizzati, divorati, assolutamente "non visti" nei nostri desideri spontanei, assolutamente rifiutati nella nostra contraddittorietà. Siamo trattati come dei bonsai: piante che devono restare piccole sotto la sapiente tortura della rigidità altrui che, travestita d’amore disinteressato e come doloroso fil di ferro, ci costringe a deviare il corso della nostra "libera" crescita.Oh, come lo sappiamo bene quanto male faccia e quante poche parole abbiamo per dire al nostro partner come ci sentiamo! Però scordiamo molto facilmente di osservarci quando noi stessi ci trasformiamo con gli altri in coltivatori di bonsai. "Ma no! Io ad avere aspettative? No! Non posso averne perchè vedi, so bene che avere aspettative significa perdere l’altro, significa farne una pedina di un progetto personale, egoistico, che passa sopra la sua testa. Ma no, io non ho aspettative!Le aspettative sono un anticipo del futuro nel presente , tenendo conto del passato, che troppo spesso pesa.