1 destino

Post N° 114


Sono seduto in laboratorio,solo 4 alunni oggi causa sciopero.Fuori dalla finestra il sole accenna timidi raggi di sole.E' ormai qualche giorno che sento arrivare qualcosa dallo stomaco,sintomi che conosco bene.Sono 8 domani,già,8 anni..E' un automatico reload,come sempre il film si ferma su quei fotogrammi sempre vivi e dolenti.E' una ferita sempre aperta.Spesso ho dei flash di sogni,ricordi di infanzia;ti vedo sotto il patio di casa con lo stereo acceso,gli occhiali da lettura calati sul naso,un libro tra le mani,sul piatto del giradischi il disco di Gassman "Il Trasloco" che declamavi tra la lettura di una pagina del libro e l'altra.Nei passi che conoscevi meglio ,ti lasciavi trasportare dall'enfasi suscitando sempre ilarità in me che,all'epoca,consideravo eccessivo quel trasporto.Mi sorprendo a fare cose molto simili ora anch'io,sotto lo sguardo divertito di tua nipote.I miei occhi si illuminano di una malinconica luce e il sospiro di chi non si sente più completo.Manca un pezzo importante,da allora ho imparato a camminare anche zoppo,ho modificato la mia andatura cercando di rimanere su quella strada tracciata con amore ,ostinazione, coraggio.Canticchio sottovoce la tua canzone preferita:"Che ne sai, di questo jolly Che sorride alla fortuna anche per te, Cosa vuoi da questo Jolly, Una burla o un’altra storia che non c’è .Che sia lì se il piatto piange Perché il gioco resti ancora in mano a te. Che ne sai che forse un Jolly Qualche volta ride amaro e non ci sta Che ne sai che pure un Jolly Una sera abbia la luna che non va.Mi rendo conto di quanto ti somigli il testo, di quanto jolly fossi,sempre pronto a dare un sorriso anche quando avevi l'animo spento.Di quanto tu sia stato bravo a nascondere tutto fino all'ultimo,a tenere quel tuo lato all'oscuro di tutti,perfino a chi ha condiviso 40 anni di vita insieme a te,scuotendo sempre i  sonagli del cappello multicolore.Mi riconosco in te,testardo,coerente all'eccesso,passionale,curioso,estroverso,ma anche maledettamente chiuso.Mai domo,mai pago,egocentrico,sempre alla ricerca di qualcosa.Sono tanti 8 anni papà,ma sembrano così pochi quando il dolore si fa forte.Mi restano i ricordi,le parole,gli odori che inseguo ogni qual volta mi manchi tanto come oggi.Mi piacerebbe dire e fare ciò che non ho detto e fatto.Mi piacerebbe mostrarti i quadri acquistati,sono certo ti sarebbero piaciuti,mi hai trasmesso tu questa passione.Guardare ancora insieme "Padri e figli",raccontarti questi 8 anni,assistere a un bel match tra la tua testardagine e quella di tua nipote.Quanto ti somiglia papà,spesso la osservo e vedo i tuoi gesti,le tue espressioni che sono anche le mie.Avresti avuto pane per i tuoi denti.Ti immagino carponi con lei sulla schiena come facevi con me ,inventare sempre giochi nuovi,riproporle le storie che raccontavi a me,fare insieme il presepe e litigare  su dove mettere le pecorelle...2 cocciuti doc.La campane di fine ora mi riporta alla realtà:Prendo le mie cose,meccanicamente frugo nelle tasche cercando qualcosa,non ho nulla da cercare,forse  solo un altro piccolo ricordo di te.Mi manchi papà