Creato da siddhartaj il 15/11/2007
viatico di opinioni
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ieri sera su raidue, come ogni giovedì, si è vista in onda forse l'unica trasmissione guardabile rimasta sul panorama televisivo: "Annozero", condotta da Michele Santoro, non a caso epurato per cinque anni dal centrodestra. il tema: lo svolgimento del g8 a Genova nel 2001. la storia è nota a tutti, ma forse solo quella ufficiale, perchè vedere le immagini è davvero una sofferenza. ma è utile per vedere che cos'è la polizia in italia: manganelli, sevizie, torture, irruzioni su manifestanti pacifici (e non sui black block, lasciati liberi di devastare). a discuterne in studio, oltre ad alcuni testimoni di quelle giornate tragiche, l'eurodeputato di rifondazione comunista Vittorio Agnoletto e Ignazio La Russa (necessita di presentazioni?). e alcune domande sorgono spontanee attorno a quei giorni: perchè la polizia non ha placcato i black block (ma chi sono questi black block? nulla esclude che vi possano essere stati numerosi infiltrati dei servizi), ma ha aggredito, picchiato, di fatto sospendendo per qualche giorno la democrazia in italia, i manifestanti pacifici, i migranti, le tute bianche? perchè nella centrale operativa dei carabinieri vi erano diversi politici di an? risposte a queste domande si spera arrivino dalle indagini giudiziarie, mentre non arriveranno dalla commissione d'inchiesta sul g8, bloccata dal centrodestra, insieme a mastella e a di pietro (che delusione...).
di fatto, recita amnesty international, vi è stata la più importante sospensione dei diritti umani in europa nel dopoguerra. fare giustizia è l'imperativo: non solo per le vittime pacifiche e incolpevoli di quei giorni, ma anche per pulire l'immagine di una polizia diversa, dedita alla sicurezza dei cittadini e alla legalità, non a rendersi protagonista di carneficine e macellerie messicane in tipico stile squadrista.
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è ora alla ribalta l'ennesimo omicidio in nazionalvisione: quello di Perugia. e via al valzer di dichiarazioni, confessioni, smentite, moventi dubbi, alibi probabili. il tutto condito dalla "giusta" dose di pettegolezzo e voyeurismo, indispensabili per rendere un normale delitto, come ne avvengono molti in tutti i paesi del mondo, abbastanza spettacolare da giustificare la sua onnipresenza nei palinsesti e nelle prime pagine dei giornali. quella degli omicidi in tv è la più florida delle fiction: dal capostipite di Cogne, fino a Erba e a Garlasco, non c'è nulla di più continuo e ininterrotto. ma, aggiungerei io, di più inutile: dov'è l'interesse nel seguire con tale morbosità normali omicidi? lasciamo scorrere tranquillamente le indagini dei giudici, senza quella ormai insopportabile spettacolarizzazione dei morti.
naturalmente questa attenzione tuttosommato recente ai delitti del nostro paese non è immotivata: è la solita e già sperimentata tecnica del parlar d'altro: perchè, senza Cogne, Erba, Garlasco e Perugia, il tg2, il tg5, Porta a Porta, Matrix, di cosa potrebbero parlare? forse di notizie vere, di problemi reali. e non sarebbe certo il caso.
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Inviato da: break_the_silence
il 20/04/2008 alle 14:21
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 17:50
Inviato da: robbigalli
il 10/03/2008 alle 21:15
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 23:50
Inviato da: robbigalli
il 10/12/2007 alle 19:51