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Cistite


DiagnosiLa diagnosi di cistite è basata, oltre che sull'analisi dei sintomi riportati dal paziente, sull'esame specifico delle urine. Un livello di contaminazione vescicale minimo, fino a 10.000 colonie per ml, è considerato normale. Una concentrazione superiore a 100.000/ml potrebbe essere la conseguenza di un'infezione batterica in corso (cistite), a condizione che l'analisi sia stata eseguita sulle urine intermedie e con una tecnica procedurale adeguata. Si parla in questi casi di batteriuria.Rilevata una concentrazione batterica anomala si procede con l'antibiogramma, un esame necessario per testare la sensibilità della colonia batterica ai vari antibiotici.In caso di cistiti ricorrenti, per inquadrare meglio la situazione, oltre alla diagnosi microbiologica potrebbero essere necessari anche esami urologici, ginecologici, gastroenterologici ed endocrinologici, proprio a causa della natura multifattoriale dell'infezione.Chi è a rischio, come si previene la cistiteIl germe più frequentemente responsabile della cistite è l'Escherichia coli, seguito in ordine di importanza dal Proteus Vulgaris e dal Klebsiella. I veicoli di infezione sono molteplici e, almeno in linea teorica, la cistite potrebbe essere anche la conseguenza di una banale salvietta, in grado di trasportare i batteri in prossimità dell'apertura uretrale durante le normali operazioni di igiene quotidiana.Vediamo ora alcune semplici regole di comportamento per prevenire la cistite:bere molto e spesso: il consumo di acqua aiuta a prevenire l'insorgenza della cistite, evitando che l'urina ristagni per lungo tempo all'interno della vescica;evitare di trattenere troppo a lungo la pipì, poiché la rarefazione delle minzioni agevolerebbe la moltiplicazione batterica;seguire una dieta sana ed equilibrata, concedersi saltuariamente delle pause rigeneranti e praticare regolare esercizio fisico; tali norme comportamentali sono importantissime per garantire l'ottimale efficienza del sistema immunitario;evitare i rapporti sessuali con persone a rischio od utilizzare perlomeno delle precauzioni;bere alcuni bicchieri di acqua, urinare e detergere le zone intime dopo il rapporto sessuale;evitare l'utilizzo comune di asciugamani e biancheria intima, a casa, in albergo, o in qualsiasi altra condizione;evitare di stare a lungo con il costume da bagno umido;non indossare pantaloni, biancheria intima o altri indumenti troppo stretti;meglio scegliere il cotone che rispetto alle fibre sintetiche garantisce una miglior traspirazione.