Bimba Cattiva

Post N° 8


sono giorni che sto aspettando, ormai sono vicina alla data stabilita e mi ritrovo  troppo spesso a fare il conto alla rovescia delle ore che mi separano da quel momento...                  non sono mai stata una cima in matematica ma mi stupisco a far fare alla mia mente conti di ore e minuti con una precisione svizzera..      i mancano "3 giorni", diventano subito "- 37" e poi "- 35 e 30 minuti" e addirittura "- 34 e 21 minuti" ...            da li il passo è breve per convincermi che sono un genio, ho sviluppato in poco tempo l'Einstein sopito in me..è bastato poco ed è uscito fuori.                                           l'autostrada è affollata, ma si procede comunque ad andatura sostenuta, tra l'altro il nervosismo e la tensione mi portano a pigiare sull'accelleratore con la tipica naturalezza dell'incosciente.. cerco di occupare la mente con pensieri leggeri e visto che la musica non riesco proprio a sentirla (anche se sta urlando ormai da venti minuti), mi concentro sul numero di km percorsi (un tempo non molto lontano, i numeri avevano su di me un effetto soporifero)..                                 45 km percorsi e un anticipo che mi inorridisce.. non è da me, non ho mai rispettato gli orari, perderò la fama dell'eterna ritardataria, un fama costruita nell'arco di anni (non lo dirò a nessuno, meglio tacere)...- 2 ore e 15 minuticavolo, il tempo non passa mai, quella maledetta lancetta sembra bloccata.. non si sarà mica rotta ?? guardo l'ora sul cellulare e poi sull'altro.. non può essere che si sono rotti tutti.. segnano tutti la stessa ora..!!! SONO VITTIMA DI UNA CONGIURA                    intanto credo che il nervosismo sia alle stelle e quindi cerco di placarlo bevendo caffè e red bull (quello lo bevo sempre, fra un pò lo metterò sul comodino al posto dell'acqua).                               sono a Palermo da un bel pezzo e mentre l'ultimo tratto di Via Regione Siciliana contribuisce a sfinire i miei nervi ormai provati, decido di prendere tempo, per scaricare un po' di tensione.. mi dirigo verso il primo bar che incontro.. compro qualcosa, giusto per spezzare una fame violenta che mi sta contorcendo lo stomaco, e non lo mangio.. accendo una sigaretta e mentre la fumo mi accorgo che sto facendo per la quarta volta il giro attorno alla mia auto.. mi sento una deficente (ma credo che anche chi mi sta guardando sta pensando la stessa cosa)..- 1 ora e 8 minutimi dirigo verso l'aeroporto.- 36 minutidopo 15 giri attorno ai parcheggi pubblici e privati, dove invano ho consumato 5 Euro di benzina, trovo un povero cristo che si offre di controllare che la mia auto non finisca, suo malgrado, su un qualunque carro attrezzi..         scendo dall'auto e mi accorgo che le ginocchia non reggono i miei 52 kg di peso..      a fatica raggiungo l'ingresso degli arrivi...             Credo che una delle cose più destabilizzanti sia l'attesa.. in quello stato è facile che si smarriscano, per attimi eterni, le regole del normale vivere in società, intendo il non apparire necessariamente pazza, isterica e cose del genere.. ma dopo aver rosicchiato in maniera convulsa il portachiavi di acciaio che stringo in mano o l'essermi controllata cento volte che non si aprisse la camicia sotto gli occhi di tutti o l'aver cambiato sedia almeno 15 volte o per ultimo (ma non per importanza), l'aver "letto" al contrario una figura pubblicitaria stampata sul giornale di Sicilia, dopo tutte ste cose ormai credo che chi mi sta intorno mi abbia inquadrata a puntino..- 3 minutinon capisco perchè ho la strana sensazione di dovermela dare a gambe...io in questo momento vorrei essere altrove.. rifarei di sana pianta gli esami di maturità e mi proporrei come volontaria per recitare a memoria tutta la divina commedia.0e non succede nulla, non vedo nessuno se non un centinaio di figure che si abbracciano e si baciano..+ 3 minutipassati 3 minuti.. a questo punto decido di non guardare più verso l'uscita. Do le spalle alla porta e cerco di tirare sospiri profondi. Sono in piedi e sono riuscita a fermare quell'impulso che mi faceva muovere di continuo.                   Nella vita di ogni uomo non sono forse gli incontri a tessere la trama imprevista e concreta dell’esistenza?        Sono convinta che questo incontro porterà con se qualcosa di magico e surreale che sarà difficile  da ignorare.          mi sono appena voltata ed ho incontrato i suoi occhi.. accenno un sorriso e gli vado incontro.. se chiudo gli occhi sento ancora le sue braccia che mi stanno stringendo e posso percepire anche la mia tensione che lascia pian piano spazio ad altre sensazioni..                   la gioia incontenibile che vorrei urlare mi sta scoppiando dentro e mentre stringo la sua mano affinchè lo senta il più vicino possibile, mi accorgo che non riesco neanche a guardarlo negli occhi... non sono timida e di norma guardo la gente dritta negli occhi..           mi piacerebbe avere il potere di fermare il tempo, per far durare in eterno quei momenti..credo che Mondello rimarrà nel mio cuore per aver contribuito a rendere tutto ancora più bello... i suoi colori, il suo mare e l'aria quasi estiva, i profumi di fritture varie per la strada, la vista incantevole, quel grande promontorio che somiglia ad un cane e ancora quella grande struttura costruita in acqua, hanno fatto la loro parte..                       purtroppo la magia è difficile da raccontare, si rischia di sminuirla utilizzando termini sbagliati o peggio si rischia di ridurla ad un normale attimo in cui ci sentiamo particolarmente bene... la magia ha in se qualcosa di più intangibile, è come guardare le cose attraverso una lente..      cambiano le dimensioni dell'immagine e tutto assume uno spessore e un'intensità sconosciute..dicono che nell'arco di una vita siamo destinati a vivere tre giorni di un'intensità tale, da rimanere saldamente incisi nella nostra mente.. questi giorni hanno il potere di modificare il corso dei nostri pensieri e delle nostre azioni future.. credo di averne già vissuto uno...