Bimba Cattiva

Post N° 64


CARO DIARIO...
Riapro diari dimenticati e vi scopro parole che avevo oscurato dalla mia mente, che forse tenevo chiuse in un archivio segreto con la chiave appesa ad un chiodo; visibile, lì, davanti ai miei occhi indifferenti che si rifiutavano di considerarla.Riapro questi diari e vi riscopro mondi rabbiosi e delusi, un po troppo sofferenti per averli oggi dimenticati.Mi chiedo come sia possibile dimenticare le ferite sanguinanti che hanno segnato il corpo; mi chiedo come si possa familirizzare con l'arma che ci ha tatuato l'anima.Il dolore, quello che ci spegne dentro e ci spinge giù, sempre più giù, ha il potere di renderci immuni, vaccinati al cospetto di nuovi dolori... anestetizza la parte più sensibile di noi e ci fortifica. Forse non ci guarisce in profondità, non cancella le ferite, ma ci tempra.Oggi, leggendo casualmente delle parole buttate su un foglio, ho rivissuto con sgomento quel dolore che qualche tempo fa mi aveva risucchiata in un vortice di sofferenza, dal quale facevo fatica ad uscire...Ai tempi avevo scelto la terapia più ovvia, quella di procurare agli altri (e con sadismo-consapevole) lo stesso dolore. Facevo loro pagare le colpe di chi mi aveva fatto male. Ne sono uscita ed è come uscire da un tunnel di dipendenza.Ho esorcizzato il fantasma del disincanto e del disamore ed ho riacquistato il mio equilibrio.Adesso, richiudendo quella pagina del mio diario passato, mi accorgo che anche il dolore, a volte, è necessario. E' la palestra della vita; ci rafforza, ci fa cresceree ci rende, nel tempo, più consapevoli di noi stessi...