desert rose
meglio immaginarsi che viversiSon qui disteso nella mia confusione,
il ricordo vaga penetrante tra gli anni vissuti.
Una vecchia melodia,
avvolge le pareti del mio rifugio.
Canta la tristezza di un uomo distrutto,
distrutto dalla vita,questa folle vita.
L'eco esorbitante dei pensieri,
irrompe questo indeclinabile presente,
atto a svegliare incubi di lontana espressione.
Mi ritrovo negli inferi,tra i subumani,
gente capace di possedere la vita,
atterrirla nella massima insignificanza.
Fuggo via,dilaniato dall'esasperazione,
crude mani sanguinanti afferrano i miei piedi
ed un vortice mi trascina giù,
cado in basso,distrutto.
Un buio immenso trapassa la mia quiete,
di straziante dolore smarrisco tutto ciò che mi possiedo,imperterrito,
il peregrinare mi attrae
in luride pozze cenciose.
Il boia accattivante,sghigna di goduta enfasi,
nelle viscere surreali,
ammazza codesti umani traditori.
Perpetui di ipocrita coscienza,
or' qui trasumati in morte d'esistenza,
spalanca un vuoto,ansimante,
attendo che tutto sia un'immagine,
un'immagine riflessa dell'ignoto...
E' vita,è morte,tutto è nulla.
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ANIMA STRUGGENTE
Ove sei,armonia portatrice di simile patibolo?
desta in me,tra cupe vicissitudini di pianto
il sorriso che anima il mio confidare.
Questo impervio amarti,disillumina passionatamente
ciò che lambivo in te,ogni viver di te.
Arde l'incèsso astio che mai ti riproverò,
dissapori ed intrighi non fruttano l'inulto,
in me inturgidisce ogni desiderio misantropo.
Un cauto bisbiglio,penetre nel mio tempo silenzioso,
l'estro che avvolgeva il mio sfogo sudicio,
subitaneamente flagella la mia quiete.
Ho terrore di te,immancabilmente sprezzanti lamenti
riemergono dall'oscura parte di me.
E' il richiamo del tuo osannato amor.
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Inviato da: vicarious81
il 21/06/2007 alle 22:55
Inviato da: dany226
il 21/06/2007 alle 22:46