Strada facendo...

Chissà...


Mi arrabbio ancora oggi, con me stesso, perché nonostante tutto ci tengo a te e alla tua presenza, è un controsenso ma è difficile da spiegare: spesso sei una voce interiore con cui fare i conti, altre volte il ricordo di un comportamento buffo, è come se la parte migliore della nostra amicizia avesse preso corpo.Dopotutto sono state le parole a dividerci, tra di noi è sempre stato così, ci univano le situazioni e le emozioni ma eravamo un disastro a trasformarle in fatti, uno diceva una cosa e l'altra capiva l'incontrario, e viceversa... non c'è da meravigliarsi che sia finita e che sia così difficile risentirci, per quanto mi riguarda ho sempre l'impressione di camminare su uno stagno ghiacchiato, ma di ghiaccio fino. La fortuna è che mi piace pattinare e sciare e giocare in tutti i modi con la neve e il ghiaccio, nonostante il timore del punto di rottura sempre imminente... Ma non amo soffrire o far soffrire o la negatività prolungata: prosciugano la voglia di vivere, e di questa non posso fare a meno, anche a costo di separarmi da chi mi è caro.Quindi non chiedermi di tornare a sentirmi la ruota di scorta, il puntello di una vita non mia, abbiamo provato a fare un po' di strada insieme ma non siamo fatti per questo. Ci tenevo solo a farti sapere che hai fatto di me un uomo, migliore chissà...