La provocazione è un'importante tecnica di pensiero laterale che permette di lavorare alla risoluzione di problemi attraverso un uso della mente al di fuori degli schemi e di percorsi già sperimentati. Si tratta di una tecnica utile a favorire il cambiamento e l'innovazione e a far emergere nuove idee e pensieri creativi. La parola «Provocazione» deriva dal verbo latino provocare e significa chiamare fuori. La provocazione può dunque effettivamente portare alla luce qualcosa di già esistente, ma che non si vede perché ben nascosto, mettere a nudo verità e suscitare, già soltanto per questo, reazioni concitate. Gli scopi possono essere molteplici, ma in liena di massima serve a catalizzare gli eventi, precipitando la situazione. O si giunge alla guerra...o alla pace. La provocazione può servire anche per cercare un contatto profondo tra le persone, che oltrepassi l'indifferenza e la buona educazione, scoprendo lati nascosti persino a noi stessi. La reazione impulsiva a una provocazione scopre parti nascoste di noi, rivela molto, serve a suscitare una risposta profonda. Aiuta a creare un terreno fertile su cui gettare le basi per un buon rapporto, qualunque ne sia la natura oppure contribuisce ad un allontanamento definitivo, mettendo a nudo l' inaccettabile. Il buon provocatore non ha remore, si fida solo di se stesso, è un ricercatore spronato dal desiderio di scoprire, conoscere e spingersi dentro i più profondi e nascosti pensieri, peccati e desideri di quelli con cui interagisce.