Flashback di ricordi

Bussana Vecchia: l'ultimo ventennio ed il turismo


Nel 1984 la Finanza stabilì definitivamente che gli edifici del vecchio borgo non appartenevano agli abitanti di Bussana, ma erano di proprietà statale, tuttavia, coloro che risiedevano in paese da più di vent’anni continuarono la lotta contro lo Stato per vedere riconosciuta per usucapione la loro proprietà delle case ristrutturate. Tutte queste battaglie, non ancora concluse, sono state estenuanti e ancor oggi si protraggono a colpi di carte bollate.Tuttavia, il paese è tutto una scoperta, poiché ovunque vi sono degli angoli molto pittoreschi, anche per l'aspetto ottocentesco del borgo mantenuto con cura dai residenti. Una delle maggiori attrattive è rappresentata dalle piccole botteghe caratteristiche e dagli atelier degli artisti, che si trovano un po' ovunque. La vecchia chiesa di Sant'Egidio, mai ristrutturata dopo i crolli parziali, mostra ancora tracce degli stucchi e delle pitture di un tempo; è però visitabile solo dall'esterno, in quanto tuttora pericolante. Il campanile della chiesa, scampato al sisma, rende caratteristico l’aspetto del vecchio borgo ed è considerato dagli abitanti di Bussana Vecchia una sorta di simbolo. Anche l’Oratorio di  San Giovanni Battista, posto nella zona ad est, ed anch’esso gravemente danneggiato dal sisma, è visitabile solo dall'esterno. Oggigiorno, diverse manifestazioni teatrali, musica dal vivo, ed esposizioni d'arte vengono svolte nelle sere d'estate a Bussana Vecchia e sono attività sempre molto frequentate. Attualmente, l'economia è fondata prevalentemente sul turismo. Il paese offre diversi ristorantini che propongono specialità della cucina ligure, qualche bar, altri tipi di locali e soprattutto molte botteghe di artigianato ed atelier di artisti che vendono ai turisti le loro produzioni. Ancora adesso, il borgo, solo in piccola parte ristrutturato, con parti inagibili sempre evidenti, mantiene intatte le ferite infertegli dal sisma e vanta una certa fama come meta turistica "di nicchia", per appassionati di borghi suggestivi… Ultimo dettaglio: il percorso del paese si fa totalmente a piedi e richiede una camminata di circa un’ora, che tuttavia non presenta particolari difficoltà. La violenza del terremoto del 1887, il più catastrofico del XIX secolo per queste zone, ha quindi alla fine determinato a distanza di tanto tempo, un destino insolito, positivo e forse unico per un borgo medioevale non molto diverso dagli altri vicini ed è molto interessante, in effetti, per chi ama le atmosfere d’un mondo ormai scomparso, camminare tra case e vicoli, alla ricerca di tracce di vita passata rese uniche da un tragico avvenimento….La stessa cosa, cioè un accadimento del passato, per certi aspetti ancor più tragico, perché dovuto non ad eventi naturali come qua, ma alla follia umana, ha dato, a distanza di molto tempo, nuovi stimoli culturali ed un positivo impulso economico ad un altro antico borgo non lontano da questo… e sarà proprio quella la trama della mia prossima storia.