Flashback di ricordi

Sintesi storica sulla stregoneria


       
Prima di addentrarmi nel racconto dei tragici fatti di Triora, per far comprender meglio il contesto in cui avvennero anche a chi non è avvezzo a trattare l’affascinante ma complesso mondo della storia, farò una breve premessa sul fenomeno della stregoneria, che, come essere umano di sesso femminile, mi ha sempre un po’ turbata, poiché, le accuse di questo genere, nel periodo fra il 1400 e il 1700 sono state rivolte nell’80% dei casi a donne. La stregoneria fu una grande macchia della Cristianità di quelle epoche e la responsabilità colpì sia l’Europa cristiana che, dopo la Riforma, quella protestante, anzi, i seguaci di Lutero e Calvino prevalsero nell’ossessione della strega. I protestanti agirono con particolare ferocia fra il 1560 e il 1570, in Svizzera, Germania, Olanda, Polonia, Inghilterra, Scozia e Paesi scandinavi, condannando spesso a morte chi era colpito da questa accusa. I cattolici, invece, si scatenarono in Francia ai tempi della guerra contro gli Ugonotti e nelle città tedesche durante la Guerra dei Trent’anni. Poche furono invece, al confronto, le streghe finite sul rogo in Spagna, Portogallo, Italia, dove, contrariamente a quanto si crede, l’antico tribunale dell’Inquisizione, istituito nel Medioevo e ripristinato all’epoca della Controriforma, agì spesso per controllare e moderare gli eccessi. Le denunce, comunque, erano solite partire non dai giudici, ma dai cittadini di un quartiere o dai contadini di un borgo, che improvvisamente si eccitavano a vicenda, rinfocolavano vecchi rancori e, con le accuse di stregoneria, trovavano un modo per farsi giustizia da soli (e fu questo, in definitiva, che accadde a Triora).