Sveglia presto tutte le mattine,viaggio infinito in un baraccone che parlatutte le lingue della Torre di Babele,giungere al porto gelato per bereun orzo caldo al cospetto di giovani giullarie saltimbanchi.Provare ad essere all'altezza minuto dopominuto.Fare il viaggio opposto per tornare al nido.Sarà la prima volta che lo chiamo così.Intristirsi per la solitudineinvolontariamente mainevitabilmente provocata.Svendere parole per potersi permetterel'acquisto di altre.Provare con magici unguenti e calorea debellare una spina nel fiancoche provoca fitte, malumore ed ennesima attesa,dai nefasti pensieri.Svegliarsi a metà e ricominciare.Guardando in facciaa pieno visotutte le novità.Quando arrivano.E questa io la chiamo vita.