my magic life with R

Se il futuro è alle spalle il passato non è lontano quanto dovrebbe.


E' macinando chilometri che si fanno le scoperte migliori. Anche se il viaggio o la sua ripetizione in serie sono pressochè identici, poichè circoncidono lo spazio andando sempre e solo nella stessa direzione e viceversa, tagliando a cesoia tutte le infinite possibilità che a raggiera si espandono attorno a te che segui quella linea dritta con una meta banale ma sempre sconosciuta.E' macinando questi dannati chilometri che ho scoperto di non soffrire di mal da movimento se siedo in direzione contraria a quella di marcia del mezzo, qualunque esso sia. Che ogni spostamento ha bisogno di un compagno, di un buon libro e di qualcuno che si occupi del resto.Mi piace, a differenza di molti altri passeggeri distratti ed astratti, guardare non le cose a cui vado incontro ma quelle che si allontanano. Non sto dalla parte del condottiero ma dalla parte dello spettatore. Che sceglie di avere il futuro alle spalle e di gettare l'ultimo sguardo verso quello che non tornerà a vista se non ventiquattr'ore più in là.I colori non sono mai gli stessi, le sensazioni si accavallano e si stratificano ma non somigliano mai a quelle di ieri eppure non è questo, ad una più attenta riflessione s'intende, il miglior modo per approfittare della catarsi dello spostamento.Se il futuro è alle spalle il passato non è lontano quanto dovrebbe.E che sia rimpiato, malinconia o addio, è dall'altro lato che bisognerebbe guardare. Ma io, lo lascio fare a tutti gli altri.