Severn Suzuki, nel 1992, era una bambina. Ora ha 30 anni come me, ma nel 1992 ne aveva 12.Con il suo vestitino carino e sistemato, con la sua grinta, la sua voce forte e ferma... era lì, di fronte ai potenti del Mondo a gridare la sua rabbia.Una bambina di quell'età te la immagineresti a discutere con la mamma perchè vuole andare a giocare con le amiche o nella sua cameretta rosa a sognare castelli e principi azzurri... non a “fare la morale” ai potenti del mondo.Eppure lei lo ha fatto. Gli ha fatto la morale. E non aveva il timore referenziale di fronte al “potente”. Non aveva il timore delle conseguenze, non era un’arrogante e non si avvertiva nelle sue parole la superbia tipica di chi si può permettere di “cantargliene quattro” a qualcuno.No! La sua voce, le sue parole semplici, di bambina, erano pallottole che colpivano al cuore i potenti. Lei da bambina con un futuro tutto da vivere, aveva in mente un Mondo meraviglioso, senza guerre, senza povertà, con foreste lussureggianti e animali di tutte le specie.Una vera e propria utopia, oserei dire.Si, perchè ormai sono passati quasi 20 anni e le cose non sono di certo migliorate.La sua, forse, era l'ingenuità o la banalità di una bambina. Ma la verità sta proprio in quell'ingenuità, in quelle domande semplici ed imbarazzanti, che solo i bambini sanno fare.Perchè le parole di una bambina arrabbiata nascono dal cuore ed escono così come sono e la rabbia è pura come solo un bambino sa esserlo.Con tutto quello che sta succedendo prima in Giappone e poi in Libia, trovo il suo discorso attuale ed efficace ancora oggi... purtroppo!!!Severn voleva cambiare il Mondo, voleva infondere un pò di coscienza a quegli uomini che hanno in mano il nostro Mondo, ma, purtroppo, ci sono uomini senza coscienza!
La bambina che zittì il mondo (era il 1992)
Severn Suzuki, nel 1992, era una bambina. Ora ha 30 anni come me, ma nel 1992 ne aveva 12.Con il suo vestitino carino e sistemato, con la sua grinta, la sua voce forte e ferma... era lì, di fronte ai potenti del Mondo a gridare la sua rabbia.Una bambina di quell'età te la immagineresti a discutere con la mamma perchè vuole andare a giocare con le amiche o nella sua cameretta rosa a sognare castelli e principi azzurri... non a “fare la morale” ai potenti del mondo.Eppure lei lo ha fatto. Gli ha fatto la morale. E non aveva il timore referenziale di fronte al “potente”. Non aveva il timore delle conseguenze, non era un’arrogante e non si avvertiva nelle sue parole la superbia tipica di chi si può permettere di “cantargliene quattro” a qualcuno.No! La sua voce, le sue parole semplici, di bambina, erano pallottole che colpivano al cuore i potenti. Lei da bambina con un futuro tutto da vivere, aveva in mente un Mondo meraviglioso, senza guerre, senza povertà, con foreste lussureggianti e animali di tutte le specie.Una vera e propria utopia, oserei dire.Si, perchè ormai sono passati quasi 20 anni e le cose non sono di certo migliorate.La sua, forse, era l'ingenuità o la banalità di una bambina. Ma la verità sta proprio in quell'ingenuità, in quelle domande semplici ed imbarazzanti, che solo i bambini sanno fare.Perchè le parole di una bambina arrabbiata nascono dal cuore ed escono così come sono e la rabbia è pura come solo un bambino sa esserlo.Con tutto quello che sta succedendo prima in Giappone e poi in Libia, trovo il suo discorso attuale ed efficace ancora oggi... purtroppo!!!Severn voleva cambiare il Mondo, voleva infondere un pò di coscienza a quegli uomini che hanno in mano il nostro Mondo, ma, purtroppo, ci sono uomini senza coscienza!