Checcasino!!

FARMACI ON LINE


Non mi ero mai accorta di quanto fosse facile eludere la legge italiana in materia di farmaci...basta un pò di dimistichezza con il pc ed ecco che su siti approvati dall'UE si possono acquistare in tutta tranquillità anfetamine,anoressizzanti,ormoni,steroidi e famaci per cui è necessaria la prescrizione medica e lo stretto monitoraggio del medico curante..ora io dico che fortunatamente la pratica non è molto diffusa anche perchè pochi ancora si fidano di acquistare su internet ,però le conseguenze del "fai da te " sulla salute possono essere davvero deleterie..non a caso mi è capitato oggi di imbattermi in diversi siti ed articoli su internet proprio riguardanti le farmacie on line..per curiosità mi sono fatta un giro sui siti delle farmacie italiane e devo dire che fortunatamente non ho visto nulla di potenzialmente pericoloso..Però il resto è davvero davvero preoccupante!questo articolo,addirittura,è del 2001!Siamo nel 2007 capperi!! Ancora non si è fatto nulla.... 21-02-2001 DROGA: RAPPORTO ONU; E' ALLARME PER FARMACIE ON-LINE
(ANSA) - ROMA, 20 FEB - E' allarme per le farmacie e i Drugstore online su Internet che offrono illegalmente ai loro clienti in tutto il mondo sostanze sottoposte a prescrizione medica, incluse quelle sottoposte a controllo internazionale, senza chiedere le necessarie prescrizioni. A puntare i riflettori sul fenomeno e' il Rapporto 2000 dell'Incb. Internet, rileva l'organo internazionale delle Nazioni Unite per il controllo della droga nel suo Rapporto annuale, ''sta diventando un mezzo sempre piu' utilizzato nel campo del traffico di droga online, visto che sembra offrire facile accesso a sostanze illegali''. E non solo l'espansione delle vendite via Internet, ma anche la pubblicita' di sostanze illegali sono causa di preoccupazione per l'Incb. Naturalmente, le compagnie che operano illegalmente su Internet, afferma il Rapporto, ''agiscono in piena coscienza della natura illegale del loro commercio e operano in base all'assunzione che, a causa del grande numero di pacchi spediti per posta a livello internazionale, solo una frazione di tali spedizioni possa essere scoperta''. Il problema comunque, sottolinea l'organismo dell'Onu, non e' il commercio su Internet di per se'. L'utilizzo della Rete e della posta per assicurare un'adeguata distribuzione di medicinali ai cittadini e' infatti frequente in vari paesi come l'Australia, dove le condiziuoni geografiche rendono difficile una distribuzione adeguata in tutte le parti del paese attraverso i canali tadizionali. Tale commercio diventa invece un'attivita' illegale, spiega l'Incb, in tutti i casi in cui ''vengono infranti i trattati e le legislazioni internazionali, come nel caso in cui la compagnia che vende su Internet non disponga di adeguata licenza per trattare le sostanze controllate; o se tali sostanze sono vendute senza prescrizione obbligatoria; o se i farmaci sottoposti a controllo sono pubblicizzati al grande pubblico''. Solo pochi paesi, rileva l'Incb, hanno gia' intrapreso azioni legali specifiche per prevenire il cattivo uso di Internet e sono comunque ostacolati nei loro sforzi dalla mancanza, in altri paesi, di norme simili. Il Consiglio internazionale per il controllo dei narcotici dell'Onu invita, quindi, ad un'azione concertata a livello internazionale, poiche' le attivita' nazionali ''possono avere solo un impatto limitato''. L'invito dell'organismo Onu ai vari paesi e' di introdurre cambiamenti legislativi per bloccare le farmacie illegali su Internet, elaborando in questo campo un comune standard legale e coordinando le attivita' delle autorita' preposte al controllo contro il cattivo uso di Internet. L'Incb cita, a questo proposito, un valido esempio di cooperazione bilaterale volta a porre fine alle vendite illegali di sostanze controllate attraverso Internet: e' lo sforzo congiunto attuato dalle autorita' tailandesi e statunitensi per scoprire e chiudere le farmacie situate in Tailandia che vendevano online, illegalmente, proprio in prevalenza al mercato statunitense. (ANSA).