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Sensibilizzare è giusto, ma... basterà?


Il manifesto shock di Oliviero Toscani, come già in passato altre iniziative riguardanti la fame nel mondo o gli incidenti stradali, ha il merito di farci riflettere. Il problema, però, non è soltanto l'immagine del corpo di una donna anoressica. A tutti noi "normali" una visione del genere probabilmente fa pena mista a schifo. A chi, invece, ha questo problema, temo che l'immagine non faccia alcun effetto. Mi ricordo una mia collega, anni fa. Magra come un chiodo, era stata a casa qualche giorno per un'influenza ed era tornata felice, non tanto perché era guarita, quanto perché aveva buttato giù qualche altro chiletto. Possibile essere così deficienti? Un'altra, inspiegabilmente, era difficile da corteggiare anche perché rifiutava sistematicamente ogni mio invito a cena: aveva mascherato l'anoressia con tutta una serie di fobie alimentari. Quando ho deciso di farla uscire dalla mia vita si nutriva solo di succhi di frutta. L'ho incontrata recentemente: ancora più magra, devo dire che aveva trovato il modo migliore per non interessarmi più.