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IL PRINCIPE SAUDITA NON HA PIU’ SOLDI...


MA NON SI PREOCCUPA, CI PENSA L’INPS AD AIUTARLO
Questa è la storia di un principe e dei suoi impiegati, ma non è una favola a lieto fine. E’ la storia di HH Prince Fahd Bin Khalid Bin Abdullah Bin Abdulrahman Al Saud, proprietario del Mawarid Group, grande multinazionale saudita (come si può vedere dal sito tiene molto alla discrezione), che chiama da tutto il mondo professionisti del cinema e della TV per dare vita a Roma alla tv satellitare Orbit. Poi, quando non gli servono più, li abbandona in un paese straniero senza pagare quello che spetta loro per aver lavorato 13 anni nella sua televisione, e senza farsi scrupolo di utilizzare il sistema previdenziale italiano che aiuta le “aziende in crisi” e che fornisce un sostegno economico ai suoi impiegati che stanno per essere licenziati. Era il 1993 quando la Pay-Tv satellitare Orbit aveva cominciato a lanciare dalla sede principale di Roma i suoi primi canali in lingua araba e in lingua inglese per telespettatori del Medio Oriente e del Nord Africa. Così, tanti anni fa centinaia di professionisti provenienti da Italia, Inghilterra, Stati Uniti ma soprattutto da molti paesi arabi si sono ritrovati a lavorare insieme in questa nuova realtà multiculturale. Da circa due anni è però in atto un processo di ristrutturazione che ha visto il trasferimento della maggior parte delle attività produttive televisive in altre sedi, principalmente in Bahrein e in Libano. Orbit fa capo a Mawarid, che è composto da 30 società che operano insieme in una enorme varietà di business in tutto il mondo. La portata delle attività del Gruppo può essere ben compresa attraverso la sua estesa rete di relazioni con altre multinazionali e importanti società. Per esempio, la Mawarid possiede il 50% dell’American Express GCC, in accordo con l’American Express Corporation che distribuisce le carte di credito in Arabia Saudita, Kuwait, Barhain, Qatar, UAE e Oman. Catene di ristorazione come Pizza Hut, Wendy’s e Taco Bell tra le tante, sono interamente gestite dal Gruppo. Il nome del Mawarid è legato a marchi come “The Halston” e “Princess Marcella Borghese” ma anche Revlon, Etienne Aigner Cosmetics, Helene Curtis, Christian Dior, Salvatore Ferragamo, Prenatal e Kickers. Questo per avere un’idea del giro di affari in cui è coinvolto il Gruppo e non trova spiegazioni il trattamento riservato a chi ci ha lavorato con impegno per tanti anni. Ma per la Orbit CC Italia la Mawarid non ha più soldi e lo stato italiano, con le tasse dei suoi contribuenti, si trova “obbligato” ad aiutare questi “imprenditori in difficoltà”. Molti dei lavoratori Orbit sono stranieri, professionisti di madrelingua araba con famiglia. Ora si trovano in una situazione di estrema difficoltà perché non sanno come risolvere la loro situazione: se restano qua non trovano lavoro, di questi tempi è difficile anche per i cittadini italiani, ma se tornano nel loro paese non è più garantito un futuro né per loro né per i loro figli.(Vedi il testo originale in inglese)