ECCO L'ENNESIMA DONNA MUTA!!SE NE SENTIVA LA MANCANZA...:))E L'UTILITA' AI FINI COMMERCIALI!JULIA ROBERTS (45 ANNI)IN VERSIONE BOTTICELLIANA, MUTA, SORRIDE E FA' L'OCCHIOLINO...45 SECONDI DI GRANDE INTERPRETAZIONE PER LA MODICA CIFRA DI 1.200.000 EURO...OLTRE L'ASSURDITA' DELLA PUBBLICITA',(PERCHE' I COSIDETTI CREATIVI NON CREANO VERAMENTE QUALCOSA?)VORREI SOTTOLINEAREI AI SIGNORI PADRONI DELLA NOTA MARCA DI CAFFE' CHE QUESTO MODELLO DI DONNA NON ESISTE;CHE CON UN MESSAGGIO DEL GENERE,UNA COME ME,CHE VA' A FARE LA SPESA E COMPRA ORMAI DA ANNI SOLO CAFFE' ECOSOLIDALE,E' ANCORA PIU' CONVINTA DI AVER FATTO LA SCELTA GIUSTA!HO LETTO UN'INTERESSANTE ARTICOLO DI SABINA AMBROGI,ECCONE ALCUNI PASSAGGI..."Sentivamo in questa società decomposta dall'industria sottoculturale e dal marketing, e dalla politica che li avalla e che si esaurisce nella sola comunicazione, la mancanza di una pubblicità Lavazza con Julia Roberts che sorride, muta? Ancora? Con quei due che ritraggono l'Italia repressa, moralista e frustrata di Berlusconi? E per le donne, qual è il messaggio di quello spot? Quante donne si sentirebbero felici a farsi corteggiare, in quel modo anni' 50, da uno come Bonolis? Ancora una volta devono essere belle e stare zitte? Con l'Italia e l'America che affondano senza soldi, con una crisi economica feroce, è giusto pagare una tizia un milione e mezzo di euro per restare muta e comunicare a milioni di destinatari di quello spot la metafora di un paese inchiodato alla sua arretratezza? E poco importa che quella è una star mondiale. Anzi, rafforza la potenza del messaggio, che suona pauroso e fuori luogo"................................................................................................................................"Ricordiamo infine a Confindustria, nello specifico Lavazza, e Armando Testa (agenzia pubblicitaria autrice dello spot) che i cambiamenti e il progresso avvengono, anche attraverso questi messaggi, che come è noto sono ingiunzioni di comportamento. Quindi si cambia e si fa impresa non solo licenziando, e riducendo i minuti di pausa degli operai che massacrano il corpo alla catena di montaggio, o facendo firmare lettere di impegno di non-maternità alle donne, o facendo impresa in Romania. E che quando un'industriale parla di riforme e di progresso, capisca prima molto, ma molto bene quello che dice e di che mezzi si serve per rappresentare se stesso, in quali spazi di subcultura investe per farsi pubblicità, il paese in cui si trova, e come comunica al suo primo sostentamento, cioè ai consumatori. Perché poi sentirli piagnucolare o discettare su progressi e riforme dopo aver incoraggiato in tutti i modi la decomposizione sociale è veramente insopportabile"LA GIORNALISTA HA VERAMENTE IL DENTE AVVELENATO, COME NON DARGLI TORTO...:)IN QUESTO POST HO BISTRATTATO UNA BRAVA ATTRICE,UN PO' SE LE CERCATA...IN QUESTO VIDEO C'E' LA JULIA CHE PREFERISCO...