La parola...

Bilanci e bilance


Manca ancora qualche piccolo sforzo, ma è realistico affermare che il peggio è superato: sebbene non indenne, sono uscita anche da questo Natale.Ora si tratta di valutare i danni.Il primo, il più evidente anche a fronte dei pantaloni che prima entravano e ora non entrano più,  è quello derivato da una mancata prevenzione prima e da un surplus di strufoli, torrone e cassatone poi. Il tutto si è stronzamente accumulato soprattutto nel doppio mento e nella zona addominale: la bazza sembra quella di un pellicano e le cosiddette maniglie dell'amore hanno ormai dimensioni da maniglione antipanico (e stenderei un velo pietoso sull'epa e sul posteriore...) con grave disdoro della mia immagine esteriore.Il secondo danno è lo sfacelo sociale, dovuto alle figuracce fatte con parenti e amici a cui non ho fatto gli auguri; sto provando a recuperare, giustificandomi con una ormai conclamata demenza galoppante, il che, se rattoppa rapporti grazie ad un sentimento di pietà (poverella, ancora giovane e già accossì rincoglionita) danneggia anche la mia immagine interiore.Sulla crisi di identità causata ogni anno dai regali dei miei cari stenderei un velo pietoso... a volte mi chiedo se non mi conoscono bene o se, proprio perché mi conoscono, mi vogliono dire che dovrei cambiare, e anche in questo caso la mia immagine, interiore ed esteriore, non ne esce troppo bene.Se poco poco le feste durassero una settimana in più, dovrei contrattare con la banca un mutuo per pagarmi un corso di autostima!