La parola...

Momenti perfetti


Una volta (più d'una a dire il vero) in ansia per mamma, una volta per Bruno, una volta per me, una volta per i figli, una volta per persone di famiglia, in questi ultimi giorni per una mia carissima amica... negli ultimi 6 anni la mia vita è stata una catena di stress che si sono susseguiti senza soluzione di continuità.Io li chiamo i 'momenti imperfetti', quelli nei quali l'immagine del futuro è scomposta, fumosa, strana; imperfetta, appunto. Quando questa imperfezione dura troppo a lungo vado in grave sofferenza perché, nonostante io provi a cambiarli, i momenti restano imperfetti rendendomi difficilissimo ricaricare la batteria della positività, che è la mia forza per affrontare la vita.E siccome nel reale non ci riesco, cerco forza nel ricordo dei momenti perfetti già vissuti.Ce ne sono tanti nella mia vita, come in quella di tutti, credo; il momento in cui si è conosciuto il compagno della nostra vita, il matrimonio, la nascita dei figli, vederli crescere. Momenti unici, impagabili, ma comuni a tanti di noi.Oltre a questi, però, ognuno di noi ha il suo momento perfetto per eccellenza, quello unico, solo nostro.Il mio momento perfetto per eccellenza risale a trentotto anni fa. Estate 1976. Maturità. 60, il massimo. La fierezza di un traguardo per il quale avevo tanto lavorato e la libertà concessa dalla mia famiglia per premio: potevamo andare, pendolari ovviamente, da sole al mare, io e mia cugina. Giornate in costiera, bagno in un paradiso, nel pomeriggio 150 scalini di corsa per prendere il pullman e tornare in tempo per andare a spasso per il corso dove ci sentivamo belle, perché in tanti ci corteggiavano.  Un'intera estate senza nessun pensiero, nessuna insicurezza, nessuna fumosità: il futuro lo conoscevo già, avrei fatto il quinto anno per iscrivermi poi a matematica, e per il futuro ulteriore nessuna ansia: c'era papà, a casa, di cosa dovevo mai preoccuparmi?Ecco, vorrei ritrovare per un attimo quella sensazione di momento perfetto di allora.Ne avrei proprio bisogno.