La parola...

E si ricomincia


Si ricomincia il tran tran quotidiano della spesa, dei servizi da fare, della casa da riordinare. Si ricomincia la scuola, con i colleghi da salutare, gli orari da definire, i registri da compilare, gli adempimenti da espletare.Si ricomincia con la sveglia che suona, Bruno col caffè, il gatto che viene a prendersi le sue coccole.Si ricomincia.Solo nella stanza di mamma è tutto fermo ancora. Almeno per un po'. Verrà anche il tempo di ricominciare lì, lavando, smontando, pulendo, sostituendo, buttando, riverniciando.Per adesso però no, non ancora. Ci sono odori, ci sono tracce, ci sono ombre, ci sono impronte che ancora per un po' mi piace che restino lì.Solo Artù non sente la sacralità del ricordo: quella stanza gli era vietata prima, e non gli pare vero ora di poter andare a prendere il sole dietro i vetri, saltellare un po' sul letto, aprire i cassetti dei comodini, sonnecchiare nell'armadio.E io lo lascio fare. Forse perché, senza di lui, in quella camera non ricomincerei mai.Speriamo che mamma, vedendolo padrone incontrastato del campo, non se ne abbia troppo a male.